Rassegna di informazioni e notizie

OTTOBRE 2011

 

 

 

 LIBRI

COME RISVEGLIARE LA MENTE CON I LIBRI

Talvolta la mente gioca brutti scherzi. Ed è la memoria che si blocca. Non è l’età, perché giovani e anziani hanno momenti in cui non riescono a ricordare. Esistono eccezioni, che non stiamo qui ad elencare. Un rimedio c’è. Ed è, a nostro avviso, la lettura, che mantiene attiva la mente e naturalmente la memoria. I libri sono la medicina, lo stimolo, l’incentivo ad attivare sempre la mente e la memoria. Chi non ricorda Margherita di Savoia, Regina d’Italia, moglie di Umberto, ucciso da tre colpi di pistola dall’anarchico Gaetano Bresci a Monza il 29 luglio 1900? Regina d’arte e di cultura Margherita di Savoia abitò per molto tempo a Bordighera, in una meravigliosa villa in via Romana, fatta costruire appositamente da lei. Ora, Villa Regina Margherita, tra gli edifici di maggior pregio di tutto il territorio ligure, dopo due anni di impegnativi restauri, è tornata al suo splendore, grazie alla Città di Bordighera, la Provincia di Imperia e la Regione Liguria. In questa stupenda cornice, sede della Fondazione Famiglia Terruzzi, Villa Regina Margherita ospita in permanenza un nucleo cospicuo di opere scelte della straordinaria collezione Terruzzi. Skira editore ha pubblicato un bellissimo volume “Margherita, Regina d’arte e di cultura” (pagine 200, euro 35), a cura di Annalisa Scarpa e Michelangelo Lupo, in cui il lettore può vivere e rivivere l’atmosfera seducente di una dimora d’epoca in un affascinante percorso, denso di storia e di ricordi.  Un altro libro degno di menzione e di essere letto in virtù del suo contenuto altamente culturale ed artistico, nonché storico, è “La nona di Beethoven”, di Sachs Harvey, edito da Garzanti Libri (pagine 286, euro 22). Scrittore e storico della musica, l’autore esplora in maniera magistrale le complessità dell’ultima sinfonia beethoveniana e il modo in cui essa dà spazio al potere dell’individuo, celebrando lo spirito collettivo dell’umanità. In una lettura anticonvenzionale e provocatoria, il capolavoro della musica occidentale diventa una lente che permette di comprendere la politica, l’estetica e il clima complessivo di un’epoca. Longanesi ha pubblicato un volume che sta ottenendo uno strepitoso successo: “Genesis” di Andy McDermott (pagine 558, euro 19,60). Nel corso di una nuova missione al largo dell’isola di Giava, l’archeologa Nina Wilde trova delle misteriose tavolette che, in base a una prima ricostruzione, sembrano risalire a una civiltà antichissima, vissuta più di centomila anni prima di qualsiasi popolazione conosciuta. Una scoperta incredibile, che scardinerebbe le certezze di secoli di storia. Che cosa rappresentano le tavolette che Nina ha scoperto? Un intreccio tale da coinvolgere il lettore in un finale davvero sorprendente.
UGO LO RUSSO


Gino Valle - di Pierre-Alain Croset, Luka Skansi

A venti anni di distanza dall’uscita dell’unica monografia completa a lui dedicata, da tempo esaurita, il libro ricostruisce in 16 capitoli tematici, corredati con 75 schede descrittive delle principali opere, la complessa e intensa attività progettuale del maestro friulano, tracciando diversi percorsi di lettura attraverso i contesti geografici, i caratteri formali, i linguaggi costruttivi, i riferimenti intellettuali di un’opera che sfugge ad ogni classificazione. Fin dalle prime opere realizzate negli anni ’50 a Udine e nel Friuli, Gino Valle (1923-2003) fu riconosciuto dalla critica internazionale come una delle figure più originali e creative dell’architettura europea del dopoguerra. Il suo talento artistico, associato con una grande curiosità intellettuale e con un’autentica passione per la sperimentazione di nuove tecniche costruttive, portò Valle a elaborare un’opera architettonica decisamente aperta e multiforme. Editore Electa – collana Documenti di Architettura – pagine 400 – illustrazioni 630 – euro 75. In libreria.


La storia dell’arte raccontata da Flavio Caroli

A dieci anni dalla prima edizione, torna in libreria un’opera fondamentale per conoscere e approfondire la storia dell’arte occidentale, dal Rinascimento ai giorni nostri. Compendio di oltre trent’anni di riflessioni sul tema da parte del grande studioso, il libro appaga quel bisogno di magia nella lettura dell’opera d’arte, che è la grande richiesta del pubblico colto di oggi. Caroli legge e racconta, in questo volume, oltre seicento capolavori che appartengono al nostro immaginario collettivo. Un racconto avvincente in cui il lettore si sente coinvolto a partecipe nel “vedere l’arte per capire il passato, ovvero per cogliere il senso più profondo della nostra esistenza”. Formato cm 14,2 X 20 – pagine 568 – illustrazioni 645 a colori – pezzo euro 19,90 – editore Electa. In libreria.


Cosa mangiamo. La guida completa per conoscere i segreti e proprietà degli alimenti

Un vademecum completo per il consumatore di oggi, attento alla qualità degli alimenti e al valore salutare dei cibi protagonisti della nostra dieta quotidiana. Gli autori, un celebre enogastronomo e un autorevole dietologo, spiegano i segreti e le curiosità dei circa 250 alimenti presentati nel libro, descrivendone le proprietà e le virtù, la storia, la composizione e i principi nutrizionali e suggerendone l’utilizzo migliore in cucina. Dalla A alla Z: di acciughe, banane, fagioli… yogurt, zucche e zucchero si rivelano caratteristiche organolettiche ma anche curiosità, modalità di scelta e di acquisto nei banchi del mercato o negli scaffali del supermercato. Cosa mangiamo vuole essere un libro utile e pratico per chiunque ami nutrirsi bene senza rinunciare al gusto. Cosa mangiamo di Nicola Sorrentino, Allan Bay. Formato cm 14x21 – pagine 576 – illustrazioni 50 disegni – prezzo euro 19.90 – Editore Mondadori. In libreria.

ARTE & CULTURA

Il Germoglio dell’Arte di Giulia Bochi Marini

Il Germoglio dell’Arte mostra personale di Giulia Bochi Marini, si inaugura il 3 ottobre alle 18,30 presso la Sala Bauer – Società Umanitaria – Via San Barnaba, 38. La mostra è il connubio artistico tra l’idea isomorfica della “cottura” della terra: la terracotta appunto, e Cerere Dea del grano e delle messi dalle cui iDEAlizzate mani prendono forma le “Pagnotte e “fuocacce”: base di vita. Dal 3 al 9 ottobre. Orari mostra: ore 15,00 – 19,00.


Perugino inedito a Campione d’Italia

Dal 15 ottobre 2011 al 15 gennaio 2012 la Galleria civica San Zenone di Campione d’Italia propone “Perugino inedito”, mostra curata da Francesco Federico Mancini. L’esposizione di 12 opere del Maestro, che nasce dalla collaborazione tra il Comune di Campione d’Italia, la Soprintendenza per i Beni Storico-Artistici dell’Umbria e l’Università degli Studi di Perugia, è incentrata sulla presentazione di sei opere del Perugino conservate in una collezione privata del Canton Ticino. Quattro delle sei opere, appartenenti alla fase finale dell’attività del Vannucci, sono già state esposte presso la Galleria Nazionale dell’Umbria, in occasione di una recente mostra voluta e sostenuta dalla Fondazione Arte di Perugia. Le rimanenti due, mostrate per la prima volta in questa circostanza, sono invece cronologicamente situabili a immediato ridosso della documentata presenza di Perugino a Venezia (1494-1497). La mostra concepita per comprendere come si è giunti a riferire questi dipinti alla mano del grande maestro umbro, propone un eloquente confronto con dipinti di sicura autografia conservati presso la Galleria Nazionale dell’Umbria. Ciò consente di entrare nelle complesse dinamiche di uno dei laboratori d’arte più prestigiosi e prolifici del Rinascimento italiano. E’ noto infatti che il Perugino, da grande imprenditore e qual era, gestiva con abilità e fermezza una vera e propria “officina”. Molti furono gli artisti che lavorarono al suo fianco e che fecero tesoro non solo della sua straordinaria perizia tecnica ma anche della sua incomparabile capacità disegnativa. Lo stesso Raffaello, stando a quanto dice il vasari, mosse i primi passi nella bottega umbra del Vannucci.
Info:             (0039) 031 27 24 63                  (0041) 079 29 23 207      .


Il Secolo d’oro in festa

La festa è il tema della nuova mostra presso il Frans Hals Museum. L’inverno sarà festoso al Frans Hals Museum! L’esposizione Il Secolo d’oro in festa illustra la grande popolarità delle feste quale soggetto nell’arte del XVII secolo. Pittori come Jan Steen e Frans Hals hanno raffigurato personaggi e gruppi di persone immersi in festeggiamenti di ogni tipo, dalle fiere contadine e dal carnevale alle lussuose feste campestri, ai banchetti degli ufficiali della guardia civica. In occasione della mostra, il Frans Hals Museum espone una cinquantina di opere, tra queste alcuni capolavori provenienti dalla propria collezione oltre a prestiti dal Metropolitan Museum (New York), dalla Gemäldegalerie (Berlino) e da altri musei. Il Secolo d’oro in festa è aperta al pubblico dall’11 novembre 2011 al 6 maggio 2012. Info: Frans Hals Museum, Groot Heiligland 62, Haarlem. Tel.             0031-23-511 57 75      .


Venezia e l’Egitto

La mostra che si tiene a Venezia, dal 1 ottobre 2011 al 22 gennaio 2012, nella spettacolare Sala dello Scrutinio a Palazzo Ducale – cuore e simbolo della Serenissima – illustra i rapporti tra “Venezia e l’Egitto” nel corso di quasi due millenni: dai ritrovamenti archeologici che documentano relazioni in età classica, fino all’apertura del canale di Suez, un’iniziativa proposta dal governo marciano già nel primo ‘500 e realizzata solo nel 1869 su progetto dell’ingegnere trentino Negrelli all’epoca capo delle ferrovie del Lombardo-Veneto. Quello che emerge dalle sezioni in cui è articolata la mostra è un quadro vivido di contiguità, di famigliarità, di rapporti tra mondi diversi: paesi “lontani” per lingue, tradizioni, costumi e religioni che pure furono capaci di dar vita, grazie a relazioni protrattasi per secoli, a quella che può essere definita una “civiltà mediterranea”. Relazioni fortissime, se è vero che Venezia è l’unica città europea che sin dall’anno Mille ha un nome arabo distinto da quello originale: al-bunduqiyya”. Una vicenda culturale dunque complessa e articolata raccontata in una mostra che saprà sorprendere, per i risultati delle ricerche condotte e per l’eccezionalità di molte delle 300 opere riunite in questa occasione. Il progetto scientifico, curato da Enrico Maria Dal Pozzolo dell’Università degli Studi di Verona, e da Rosella Dorigo e Maria Pia Pedani dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, con progetto allestitivo di Michelangelo Lupo, ha visto infatti coinvolti quasi 70 specialisti tra comitato scientifico, schedatori ed esperti impegnati nell’analisi dei materiali e nelle indagini relative. Un evento promosso dal Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia e Autorità Portuale di Venezia, con un ampio e prestigioso comitato promotore del quale fanno parte il Patriarcato di Venezia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Regione del Veneto e la Provincia di Venezia, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Iuav, l’Università degli Studi di Padova e l’Università degli Studi di Verona, con l’organizzazione della Fondazione Musei Civici di Venezia e di Villaggio Globale International e un ricco catalogo Skira.


Paolo Manazza. Paesaggi dell’Anima Contemporanea

Paolo Manazza è reduce dal successo di pubblico e critica per la sua recente personale in Francia (dal 2 giugno al 1 liglio, prorogata al 15 luglio 2011). “The Sound of Colors” è il titolo dell’esposizione svoltasi a Beausoleil, la deliziosa cittadina attaccata al cuore della capitale monegasca. Il Centre Culturel di Beausoleil è uno spazio che negli ultimi cinque anni ha ospitato mostre di grandi personalità  internazionali dell’arte tra cui Cesar, Arman, Paul Jenkins e Pierre Soulanges. Anche per ciò questa personale, curata da Cristiana Curti e Mimmo Di Marzio, ha consacrato Manazza come artista, Conosciuto come giornalista e saggista, esperto di economia dell’arte, Paolo ha saputo convincere gli esperti francesi per la sua capacità di trasferire sulla tela tutto il suo back-ground culturale: la passione per la musica, la classica e il jazz, l’amore per la pittura, quella americana, l’abstract painting, e quella europea della splendida stagione dell’informale. A solo due mesi di distanza dall’evento francese, Paolo Manazza torna ad esporre nella sua città natale, Milano, con un progetto che ribalta ancora una volta tecniche e luoghi. La personale dal titolo Paolo Manazza. Paesaggi dell’Anima Contemporanea ideata per  CLICK!GALLERY, una galleria nel cuore della metropoli lombarda, presenta, dal 27 ottobre al 26 novembre, una ventina di Uniques Works realizzati con interventi di pittura ad olio su un supporto di tela stampata con scatti realizzati personalmente dall’autore. La mostra è curata da François Inglessis. Via Privata Maria Teresa 11 (angolo via Morigi) Milano - Tel.             339 6278074      .


Giornata di Studi Vitruviani a Fano (PU)

Nei giorni 7-8 ottobre si terrà a Fano, organizzata dall’Associazione Centro Studi Vitruviani la II giornata di studi vitruviani, appuntamento annuale che vuole costituire un momento di incontro e confronto tra i massimi studiosi della materia sui temi annualmente individuati. Il convegno, che si svolge sotto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, affronterà il tema del disegno di architettura nell’antico in relazione all’opera vitruviana e alla sua influenza sulla rappresentazione nel Cinquecento cercando di approfondire come il De Architectura, nonostante l’assenza di apparati grafici, abbia contribuito a definire il profilo del disegno antico e come esso, attraverso la rilettura cinquecentesca, abbia segnato l’architettura e la cultura rinascimentale. Il convegno sarà guidato da presidente del Comitato Scientifico del Centro Studi Vitruviani Salvatore Settis e vedrà la partecipazione di alcuni tra i massimi studiosi a livello internazionale: Pierre Gros, Werner Oechslin, Howard Burns, Antonio Monterosso, Antonio Corso, Piernicola Pagliara, Bruno Zanardi, Mario Luni e Marco Gaiani. Per l’occasione sono state attivate 30 micro borse di studio riservate a studenti universitari che avranno una occasione unica di ascoltare e confrontarsi all’interno di un contesto scientifico di assoluta eccellenza. In occasione del convegno è stata inoltre protratta la durata della mostra “Guercino a Fano. Tra presenza e assenza (www.guercinoafano.it) che chiuderà proprio il 7 ottobre con un importante evento musicale, lo Stabat Mater di Luigi Boccherini, interpretato dall’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” e dal noto soprano Denia Mazzola Gavazzeni. Il convegno costituirà anche occasione per un evento che si terrà sabato mattina 8 ottobre nella splendida gola naturale del Furlo e specificatamente riservato ai convegnisti. Infatti verrà ufficialmente presentata la riapertura della galleria piccola del Furlo lungo l’antica Via Consolare Flaminia dopo i lavori di recupero. Nell’occasione sarà possibile visitare le interessanti strutture archeologiche della Gola del Furlo e le sue straordinarie bellezze naturali. Per l’iscrizione tel. www.centrostudivitruviani.org tel. 3404242122


La nuova scuola di fotografia siciliana

E’ una mostra “a tesi” quella che la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese proporrà dal 27 ottobre 2011 all’8 gennaio 2012 a Milano, nella sede espositiva del Palazzo delle Stelline dopo la tappa estiva presso la Galleria Credito Siciliano. “A tesi” perché origina da un’ipotesi, tendendo a dimostrarla: in Sicilia sta nascendo una riconoscibile “Scuola Siciliana” di fotografia. Non solo perché qui si sono formati ed operano artisti oggi tra i maggiori in Italia, ma perché i loro, pur nella diversità e originalità di stili e poetiche, si possono individuare linee in qualche modo riconducibili ad un medesimo, vitalissimo “terreno di coltura e di cultura”. La mostra, ideata da Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, responsabili delle scelte espositive della Fondazione, è da loro curata insieme a Giovanni Chiaramonte, autore di origini siciliane ma di tradizione europea e docente presso la Facoltà di Architettura di Palermo. La “Scuola” fa riferimento alle figure e al lavoro di tre fotografi siciliani – Cermelo Bongiorno, Carmelo Nicosia, Sandro Scalia – appartenenti alla generazione di autori nati in Sicilia fra il 1950 e il 1960, in quell’isola operanti. I tre ricoprono ruoli di docenza presso le accademie di Belle Arti di Catania (Bongiorno e Nicosia, che ne è preside) e Palermo (Scalia) e sono per questo, letteralmente, dei “capiscuola” in una disciplina a forte vocazione tecnica ma dagli spiccati accenti poetici. “Questa caratteristica è rinvenibile – affermano i commissari dell’esposizione – dietro il duplice profilo della loro attività: da un lato il loro svolgere un ruolo critico verso la fotografia “neo-oggettiva”, di pura registrazione meccanica o a scopo classificatorio, proponendo una versione nebulosa e immaginifica della loro realtà, dall’altro, sottraendosi all’azione meramente professionale del lavoro, si spingono verso la codificazione di un linguaggio nuovo, elaborato in stretta connessione con gli esiti attuali di autori di altra provenienza e cultura”. Il contro-copertina della mostra è affidata ad uno sguardo esterno, quello di uno “straniero”: Richard Avedon. Con un unico scatto, un combat-shot dedicato alla Cripta dei Cappuccini rubato a Palermo durante la campagna di liberazione della Sicilia nel 1944 al seguito della V Armata. Galleria Gruppo Credito Valtellinese corso Magenta n. 59 Milano. Per informazioni: tel.             +39 02.48.008.015       www.creval.it


CONVERSATIONS al Museo del Novecento, Milano

Dal 30 settembre 2011 il Museo del Novecento riprende la sua attività espositiva con un omaggio alla fotografia, espressione che ha visto proprio nel XX secolo la sua assunzione nel sistema delle arti. Per la prima volta a Milano 80 fotografie, dalla prestigiosa Bank of America Merryll Lynch Collection, saranno esposti in “conversazione” tra loro, attraverso accostamenti tematici, storici e formali, ripercorrendo in modo diacronico la storia del medium fotografico. La mostra che è stata inaugurata al pubblico per la prima volta al Museum of Fine Arts di Boston e sarà all’Irish Museum of Modern Art di Dublino a febbraio 2012, viene presentata al Museo del Novecento nell’edizione italiana a cura di Silvia Paoli, conservatore del Civico Archivio Fotografico ai Musei del Castello Sforzesco di Milano.


Bellini, Botticelli, Pollaiolo. Capolavori s/velati da Omar Galliani

Al Museo Poldi Pezzoli, fino al 23 ottobre, Bellini, Botticelli, Pollaiolo, nella originale interpretazione di Omar Galliani. La mostra, a cura di Lorand Hegyi, è una personale, affascinante lettura – o meglio reinterpretazione – dell’artista di tre delle “icone” assolute della casa-museo milanese: l’Imago Pietatis di Giovanni Bellini, il Compianto sul Cristo morto di Sandro Botticelli e il Ritratto di dama di Piero del Pollaiolo. A ciascuno di questi capolavori Omar Galliani riserva una sorta di “omaggio d’artista”. Così il confronto forse più complesso, quello con la Dama del Pollaiolo, opera simbolo del Poldi Pezzoli, è stato risolto dall’artista reggiano attraverso la proposta di una “visione”. In essa il capolavoro del Pollaiolo è trasposto in un’opera di grandi dimensioni, due metri d’altezza e quattro di base, interamente realizzata a matita su tavola. Si tratta di un opera basata sulla specularità data dal contatto tra una tavola bianca e una tavola nera, o meglio: una tavola di pioppo grezzo e una preparata con un fondo nero in cui la luminescenza della matita mette in evidenza il soggetto in rapporto alla luce e alla sua intrinseca cangianza. La Dama, nella sua interpretazione di Galliani, si mostra e si cela specularmente appunto. L’allestimento, a cura di Mario Botta, risulta fortemente evocativo e punta a far dialogare le opere con gli ambienti del Museo che le ospitano: la Sala dei tessuti con il grande disegno del Ritratto di dama e il Salone dell’affresco con gli “svelamenti” del Botticelli e del Bellini. Accompagna e illustra l’esposizione un video, opera di Massimiliano Galliani, che documenta le fasi di preparazione ed esecuzione delle singole opere esposte al Museo milanese, insieme al percorso artistico di Omar Galliani, dalle giovanili riflessioni sulla storia dell’arte ai grandi lavori per il Gabinetto dei disegni degli Uffizi di Firenze e del Museo Diocesano di Padova. Catalogo a cura di Lorand Hegyi edito da Edizioni Gabriele Mazzotta. Museo Poldi Pezzoli Via Manzoni 12, Milano.
Info tel.: 02 794889 – 02 796334. Chiuso il martedì. www.museopoldipezzoli.it


La sapienza risplende. Madonne d’Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento

Da un’epigrafe che leggiamo in calce alla superba Madonna duecentesca di Sivignano, “Nel grembo della Madre risplende la sapienza del Padre”, trae ispirazione il titolo della mostra curata da Lucia Arbace e da un folto comitato scientifico, nella quale verrà presentato un insieme assolutamente eccezionale di dipinti e sculture lignee di area abruzzese che coprono l’arco cronologico tra la fine del XII e gli inizi del XVI secolo. E’ la certezza che proviene dalla sapienza a stringere un nesso concettuale fra queste superbe raffigurazioni mariane, che fondono il carattere popolare con l’intonazione aulica della regalità di Maria “sedes Sapientiae” e Madre. Alcune di queste opere non furono indenni dai terribili effetti del terremoto del 2009. Il loro restauro è la prova di come le Soprintendenze d’Abruzzo si siano date da fare per restituire all’antico splendore e alla fruizione del pubblico, un patrimonio d’arte straordinariamente importante e amato, benché ancora troppo poco conosciuto, testimone di una sintesi di influssi di varia origine culturale e di una devozione profondissima, che si manifesta tuttora nelle processioni e nella presenza, in Abruzzo, di una fitta serie di santuari. La mostra di Rimini comprende una ventina di esemplari di notevoli dimensioni, fra i quali non mancano alcune Maestà più grandi del naturale, che nell’imponenza della rappresentazione e nella smagliante veste cromatica esercitano su qualunque osservatore un indubbio fascino, ed è caratterizzata dal forte accento sul quale si fonda il titolo. Termine della mostra 1 novembre 2011. Catalogo Allemandi. Info: tel. 0541.783100 - Rimini, Musei Comunali.


Giovanni Frangi a Villa Manin, Passariano di Codroipo (UD)

La citazione proposta dal titolo è pasoliana. E perfettamente si presta alla mostra che, a cura di Giovanni Agosti, Giovanni Frangi ha ideato per le undici stanze dell’esedra orientale di Villa Manin a Passariano (dal 30 settembre al 6 novembre). Qui si da conto delle predilezioni espressive più recenti di Frangi, uno dei più significativi artisti dell’Italia di oggi. Si ha così modo di ripercorrere – in un ordine che carica di nuovo senso anche le (poche) opere già viste in pubblico – il passaggio da raffigurazioni della realtà tramite la pittura ad altre che hanno come punto di partenza l’immagine fotografica. Senza che questo ingeneri banali contrapposizioni. E allora. Si osservano gli esperimenti di restituzione tridimensionale di approssimazioni della natura e qui è il Fondo del mare. Ci si solleva l’anima con sculture in gesso e in gommapiuma, distese su un prato finto. Si allarga il cuore osservando i cieli dipinti, in gara con quelli veri che bucano le finestre, quasi a porgere omaggio a quelli felici di Paolo Veronese e a quelli strappati di Giovan Battista Tiepolo. Si ammirano come in un museo vero, i Giardini pubblici, che erano l’altra estate al MART di Rovereto. Si rende visita agli orti botanici con una serie di incisioni al carborundum, messe in carta da Corrado Albicocco: è un’occasione per chi ha perduto la prima presentazione di questi fogli alla Galleria d’Arte Moderna di Udine nel 2008. Si osservano nel cantiere interrotto dell’esedra i brandelli d’argento che si arrampicano su soffitti, pavimenti, scale e controscale. Ci si appaga davanti alle grandi tele viola, intitolate Vallemosso, con l’acqua tremolante delle risaie della Valpadana. Si scoprono nuovi esprimenti, accessibili, umani, come capita quasi sempre con le opere di Giovanni Frangi: stavolta è il turano delle Tele Nere, supporti insoliti per immagini consuete. E si approda, in un passaggio che fa epoca nella storia dell’artista, a vedere di nuovo – nei suoi quadri dell’ultima stanza – figure umane su una spiaggia, tra le rocce. Verrà da dire, lo si può scommettere, non solo ai visitatori appassionati: “Ah, straziante, meravigliosa bellezza del creato”. Proprio come facevano Totò e Ninetto alla fine di Che cosa sono le nuvole? Di Pier Paolo Pasolini.


Museo Archeologico Nazionale di Ferrara

Venerdì 14 ottobre alle 18.00 si inaugurano ufficialmente i nuovi allestimenti di Palazzo Costabili, o di Ludovico il Moro, dal 1935 sede del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, dedicato a Spina. Il museo allestito nel pregevole complesso architettonico progettato nel 1500 da Biagio Rossetti per il nobile ferrarese Antonio Costabili, conserva le testimonianze di uno dei più interessanti ritrovamenti archeologici del XX secolo: la necropoli e l’abitato di Spina – la città etrusca sorta sul Po, in fregio alle sponde del Mar Adriatico (fine VI – metà III secolo a.C.)- che ha restituito agli studiosi un nucleo di materiali giunto in gran parte integro fino a noi, grazie alle straordinarie condizioni ambientali di giacitura delle antiche vestigia, naturalmente protette dalle acqua della laguna di Comacchio. Ai laboriosi interventi su struttura, decorazioni pittoriche, sale espositive e giardini, mirati a rendere compiutamente fruibile il ricco contesto, è stata affiancata una complessa e radicale operazione, volta a “comunicare” secondo criteri moderni contenitore e contenuto. Dal 2007 il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara è stato al centro di una serie di iniziative tese a restituirgli il primato culturale che gli spetta; iniziative intensificatesi nel 2010, anno di apertura al pubblico di alcuni spazi – Sala delle piroghe e Sala degli Ori, il Giardino neo-rinascimentale e il Giardino di Levante – e di presentazione dell’apparato didattico dell’esposizione del piano nobile. Ora l’inaugurazione delle nuove sale rappresenta solo l’ultima tappa di questo articolato percorso di valorizzazione. Si tratta di quattro nuove sale ubicate al piano terra, e mai aperte al pubblico: la sala grande, interamente dedicata all’abitato di Spina, una seconda sala con gli affreschi delle sibille e dei profeti realizzati dal Garofalo e da Dosso Dossi, dedicata ai popoli e alle scritture di Spina, una terza sala con gli affreschi che raffigurano le storie di Giuseppe, sempre del Garofalo e del Dossi, dedicata ai culti e una quarta sala in cui si trova una delle due biblioteche virtuali. L’apertura inoltre, al primo piano, di una zona relax, un vero e proprio salotto che permetterà ai visitatori di soffermarsi e vivere più a lungo il museo, nella quale ha trovato posto il banco tattile, il percorso per non vedenti, gli apparati multimediali interattivi delle nuove sale espositive situate al piano terra, le biblioteche virtuali sono alcune delle proposte tese ad avvicinare il pubblico all’esperienza museale in modo innovativo. Le sezioni del Museo dedicate a Spina si articolano su due piani e presentano al pubblico materiali di eccezionale valore storico e artistico, testimonianza dei numerosi traffici commerciali intercorsi tra l’antica città portuale etrusca, “vissuta” dalla fine del VI secolo a.C. alla metà del III secolo a.C., e il Mediterraneo e del suo rapporto privilegiato con Atene. Via XX Settembre, 122 Ferrara.


Stefano Bruzzi. Due grandi mostre a Piacenza

Due mostre parallele per riconfermare a Stefano Bruzzi il ruolo di reale protagonista che, ad un secolo della scomparsa, gli spetta nella storia della grande arte italiana dell’Ottocento. Le promuovono, nelle loro sedi, la Galleria d’Arte Moderna  Ricci Oddi (22 ottobre 2011 – 19 febbraio 2012) e la Fondazione di Piacenza e Vigevano (29 ottobre 2011 – 19 febbraio 2012), a Piacenza. La prima esposizione è curata da Andrea Baboni, la seconda da Andrea Baboni e Leonardo Bragalini, entrambe sono corredate da un catalogo. Di Bruzzi, l’esposizione allestita nella storica sede piacentina della Fondazione di Piacenza e Vigevano propone una cinquantina di opere, a documentare come egli sia stato – e non a caso lo ricorda il sottotitolo della mostra – “Un macchiaiolo tra Piacenza e Firenze”. L’affascinante esposizione proposta dalla Ricci Oddi si sofferma su un genere che l’arista coltivò con passione e che segnò uno dei vertici della sua pittura, “La poetica della neve”, i paesaggi innevati dalla luce tersa e cristallina. Stefano Bruzzi (Piacenza, 1835-1911) visse e operò lungamente a Firenze a stretto contatto con la cerchia dei macchiaioli, condividendo con essi l’anelito verso una nuova pittura di rappresentazione della realtà. Fu artista di fondamentale importanza, particolarmente tra gli anni cinquanta e Sessanta del diciannovesimo secolo, per l’incisivo contributo alla nascita della nuova pittura del vero. Ignorato anche dalla critica più attenta, forse perché visse sempre un poco appartato, Bruzzi sviluppò una poetica della natura tra le più alte del secondo Ottocento italiano, indissolubilmente connessa al paesaggio dell’Appennino piacentino. In questi luoghi l’artista compose un vero e proprio poema pastorale di commovente complessità, nel quale il trascorrere delle stagioni nel silenzio degli spazi larghi e profondi è reso con un sentimento sacrale della natura. In questo scenario uomini e bestie compiono le quotidiane fatiche secondo uno schema antico e apparentemente immutabile.


Il Simbolismo in Italia. Padova, Palazzo Zabarella

Federico Bano annuncia “Il Simbolismo in Italia”. L’appuntamento, per molti versi imperdibile, è dal primo ottobre di quest’anno al 12 febbraio del 2012, a Padova, in Palazzo Zabarella. A realizzare questa nuova impresa la Fondazione Bano, qui ancora una volta insieme alla Fondazione Antonveneta, ha chiamato Fernando Mazzocca e Carlo Sisi con Maria Vittoria Marini Clarelli, direttore della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Il tema e l’ambito sono ben noti: a cavallo tra Otto e Novecento, l’inconscio irrompe nell’arte e nulla sarà più come prima. E’ la scoperta di un mondo “altro”, affascinante, intrigante, di una nuova lente che vira la percezione di ogni realtà, si tratti di un paesaggio fisico e di un moto dell’anima. E’ la storia di un movimento che si estende velocemente su scala europea ma che qui viene compitamente – ed è la prima volta – indagato nella sua fondamentale vicenda italiana. Non senza proporre confronti oltre confine e in particolare con l’ambito austriaco del Simbolismo: valgano tra tutti la Giuditta – Salomè, di Gustav Klimt o Il peccato, celebre capolavoro di Franz von Stuck: due opere che valgono da sole la visita alla mostra. Ma se i raffronti internazionali sono di assoluta qualità, ciò che di italiano offrono le otto sezioni di questa mostra, non è certo di meno. Sono opere che, nel loro insieme, ricostruiscono quel dibattito sulla missione dell’arte che infuocò quegli anni di decisive mutazioni sociali. Opere che evocano ciò che aleggiava negli ambienti letterari e filosofici di Gabriele D’Annunzio o di Angelo Conti o nei cenacoli musicali devoti a Wagner, mentre le Esposizioni portavano in Italia i fermenti dei movimenti europei. Info. Tel. 049.8753100 www.palazzozabarella.it


Tancredi: natura e spazio. Opere dal 1955 al 1957

La galleria Matteo Lampertico Arte Antica e Moderna apre la stagione autunnale con un’importante mostra monografica dedicata all’opera di Tancredi dal titolo Tancredi: natura e spazio. Opere dal 1955 al 1957 a cura di Nino Castagnoli e Francesco Tedeschi. Dopo l’antologica di Feltre, la galleria presenta – dal 21 ottobre al 23 dicembre – uno straordinario nucleo di una decina di dipinti che coprono un arco temporale tra il 1955 e il 1957, un periodo estremamente fecondo e significativo per questo artista tragicamente scomparso nel 1964. L’evento prende in considerazione uno dei momenti cruciali dell’attività dell’artista, in cui l’interesse per lo “spazio” – ispirato da Fontana e dal suo “Movimento Spaziale” a cui l’artista aveva aderito nel 1952 – si affianca al profondo interesse per la natura che Tancredi affronta avvalendosi di un linguaggio artistico completamente astratto e sperimentale. Nel gruppo delle opere esposte spiccano 4 inediti visibili in Italia per la prima volta, oltre a 3 opere che sono state presentate in anteprima a Feltre; si tratta di un nucleo di ben 7 capolavori tra i protagonisti dell’importante esposizione presentata alla Saidenberg Gallery di New York nel marzo 1958: la prima ed unica mostra realizzata da Tancredi negli Stati Uniti, grazie al fondamentale sostegno di Peggy Guggenheim da lui conosciuta agli inizi degli anni Cinquanta a Venezia. I sette dipinti della personale del 1958 di New York ora esposti alla galleria Lampertico sono quindi presentati per la prima volta al pubblico in una galleria privata italiana. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con testi critici in italiano e inglese di Nino Castagnoli e Francesco Tedeschi. Matteo Lampertico – Arte Antica e Moderna Via Montebello 30 Milano. Info: tel.             02 36 58 65 47       www.matteolampertico.it


Intrecci Cinesi. Antica Arte Tessile (XV – XIX secolo)

A conclusione del “Anno culturale della Cina in Italia”, la Galleria Moshe Tabibnia presenta un contributo di approfondimento sull’antica arte tessile cinese dedicato all’esposizione e allo studio di alcuni tra i più importanti esemplari di tappeti e tessuti cinesi di alta epoca oggi conosciuti. La mostra INTRECCI CINESI, che inaugura il 12 ottobre in via Brera 3 – Milano, è una tessera importante per la valorizzazione della storia dell’arte tessile, e per la conoscenza dell’intreccio culturale tra Oriente e Occidente. Un legame più che mai leggibile nella millenaria Arte Tessile, i cui manufatti sono da sempre i custodi prediletti della storia e della cultura dei popoli che li hanno prodotti, rappresentando sia l’ufficialità dei grandi Imperi, che il quotidiano di donne e uomini. Non ultimo, la mostra della Galleria Moshe Tabibnia, con il patrocinio dalle istituzioni italiane e di quelle cinesi in Italia, aggiunge un nuovo e importante nodo al gemellaggio culturale tra Milano e Shanghai, due realtà che, legate dal 1979, proprio nel 2010 si sono ulteriormente avvicinate con il passaggio di testimone per l’organizzazione della prossima Esposizione Universale. INTRECCI CINESI presenta 50 opere tra tappeti, arazzi e tessuti datati tra il XV e il XIX Secolo, provenienti dalla Cina e dal Turkestan Orientale, prima tappa verso occidente sulla “via della seta” e primo luogo di “contaminazione” tra culture. L’arte tessile e in particolare l’arte del tappeto orientale è intrinsecamente legata all’antica Cina poiché è proprio in questo immenso territorio, un tempo remoto e inaccessibile, che i motivi decorativi maggiormente presenti sui manufatti tessili, elaborati successivamente con Asia, Medio Oriente e Europa, hanno avuto origine. Il catalogo della mostra pubblicato da Moshe Tabibnia Editore.


Ugo Attardi. L’erede selvaggio a Marsala

“L’erede selvaggio” è il titolo del romanzo con cui Ugo Attardi, finalista allo Strega, vinse nel 1971 il Premio Viareggio. Quel titolo diventa sottotitolo della grande retrospettiva che l’Ente Mostra di Pittura “Città di Marsala”, in collaborazione con l’Archivio Ugo Attardi, propone all’ex Convento del Carmine di Marsala dal 15 ottobre 2011 al 15 gennaio 2012. Curata da Sergio Troisi, si tratta della prima retrospettiva che prende in considerazione tutti gli ambiti della produzione artistica di Attardi: pittura, scultura, grafica e, naturalmente, letteratura e giornalismo. “L’erede selvaggio” racconta dell’infanzia e della formazione siciliana dell’artista, nato in Liguria. Il peso di questa “sicilianità”, intesa come eredità, stimolo culturale e impegno sociale, si avverte in tutta la produzione di Attardi, intellettuale e fine artista, che sa attraversare un secolo complesso dell’arte italiana ed europea secondo un proprio originale percorso. Si va dal raro gruppo di dipinti non figurativi della fine degli anni Quaranta, alle ricerche degli anni Cinquanta e oltre. In particolare la mostra ripropone, dopo decenni, opere capitali della sua produzione, come i dipinti monumentali “Crocifissione a Saragozza” (1964-65) e “Gli assassini”. E’ una occasione rara di confrontarsi con opere importanti della storia dell’arte italiana nel secondo Novecento che, all’epoca della loro prima apparizione, suscitarono un intenso dibattito critico. Ai dipinti è affiancata una ampia scelta dell’attività grafica di Attardi (disegni e incisioni) e una selezione delle opere scultoree tra cui l’imponente “Cotes o la bellezza dell’Occidente”.


Fiabe delle Terre d’India a Sàrmede

A Sàrmede il 2011 è l’anno dell’India. Una scelta che, se rispetta il lungo giro del mondo per fiabe che impegna da alcuni anni la Mostra Internazionale d’illustrazione per l’infanzia, risulta di attualità tutta particolare. Sarà il successo dei film di Bollywood, sarà lo stupore per la crescita economica, sarà la penetrazione nelle culture occidentali di filosofie e mistica indiane, certo l’India incuriosisce e stupisce. Per chi sull’India, sino a non molti anni fa, non andava oltre ai ricordi di Kim di Kipling e dei Corsari di Salgari, oltre che alle storie di maharaja favolosi e di povertà drammatiche, la scoperta delle infinite sfaccettature di questo immenso subcontinente genera grande interesse. Tutta l’India, dalle nevi dell’Himalaya alle spiagge monsoniche dell’Oceano ribolle di storie. Sullo sfondo di città come Calcutta, Benares, Delhi, lungo le rive del Gange, nelle pianure e nelle giungle, si tramandano storie che vedono protagonisti elefanti, tigri, serpenti, e poi yogin, brahmani, servitori furbi o sottomessi, asceti e guerrieri, vecchi re e saccenti principesse, bambini curiosi e bestie credulone. A trasmettere, con il linguaggio figurato della fiaba, contrasti vertiginosi e sublimi grandezze. Fiabe tratte da un bacino immenso che contempera le tradizioni indù e quella mussulmana, le memorie di antiche tribù e di moderne affollate metropoli, storie di antica nobile tradizione, come quelle tratte dalla letteratura Panchatantra e Kathasaritsagara, insieme all’oralità del quotidiano. Su questi temi, sull’enorme patrimonio di fiabe del continente indiano, la Mostra Internazionale dell’illustrazione per l’infanzia ha chiamato a lavorare i più importanti illustratori al mondo. Con loro, i nuovi talenti: gli allievi della Scuola Internazionale d’Illustrazione nell’estate del 2011, tra le colline di Sàrmede, seguiranno i corsi dei grandi maestri. Sàrmede, Palazzo Municipale 23 ottobre – 18 dicembre 2011 e 6 gennaio – 15 gennaio 2012.
Per informazioni: tel.            +39 0438/959582       - www.sarmedemostra.it


ETHNOARTE a Milano

Ethnoarte, in Via San Giovanni sul Muro 17 – Milano, presenta dal 20 ottobre al 20 novembre la sua collezione di “mukhalinga”. Una collezione, unica in Italia per numero e qualità dei pezzi, che diventa mostra dando corpo e contenuti al primo catalogo dedicato a questa corrente d’arte rituale che è tra le più ricche e significative della cultura indiana e che solo da qualche decennio il mondo occidentale ha iniziato ad apprezzare in tutta la sua importanza estetica ed etnografica. I mukhalinga sono delle sculture cave in ottone o bronzo che fungono da copertura al lingam, emblema e simbolo aniconico del dio induista Shiva, che rappresenta il segno del sesso maschile: il fallo. Le circa 70 sculture in mostra, che variano da poco meno di dieci a più di settanta centimetri d’altezza, sono come una teoria polimorfa di raffigurazioni del dio Shiva: la figura di Shiva, dio induista della distruzione ma che integra le tre funzioni della creazione, della difesa e della distruzione, è dunque la protagonista di queste preziose opere d’arte.


TEATRI E SPETTACOLI

Teatro Nuovo

La Compagnia della Rancia presenta dal 4 al 9 ottobre “RAIN MAN”. Basato sulla sceneggiatura di Barry Morrow. Traduzione e adattamento Michele Renzullo – Severio Marconi. Con Luca Lazzareschi (Raymond Babbit) – Luca Bastianello (Charlie Babbit) – Valeria Monetti (Susan) – Gian Paolo Valentini (Mr. Mooney/Dr. Marston) – Irene Valota (Lucy/Cameriera/Iris) e con Beppe Chierici (Dr. Bruener) – Scene Gabriele Moreschi – Costumi Carla Accoramboni – Disegno Luci Valerio Tiberi – Disegno Fonico Enrico Porcelli. Regia Saverio Marconi – Regia associata Gabriela Eleonori. Rain Man racconta la storia di Raymond, un uomo affetto da autismo che, dopo la morte del padre, eredita l’immenso patrimonio familiare e di Charlie, fratello minore arrivista e cinico, che per beneficiare dell’eredità, vorrebbe diventarne il tutore. Durante il viaggio che li porta a Los Angeles – iniziato come un tentativo di rapimento – Charlie ha modo di scoprire Raymond (“Rain Man” non è altro che una storpiatura del nome di Raymond da parte di Charlie bambino) e di capire alla fine il valore della diversità: riporterà così il fratello in clinica, rinunciando al denaro e scoprendo il significato dell’amore incondizionato.


Tetro Smeraldo

Dal 18 ottobre il Sistina presenta “PETER PAN il Musical” ispirato al romanzo di J.M. Barrie – musiche di Edoardo Bennato – regia di Maurizio Colombi. Torna in scena lo spettacolo rivelazione delle passate stagioni. Un musical nuovo, divertente, spumeggiante, coloratissimo: Peter Pan. Tratto dal capolavoro di James Matthew Barrie, questo musical vede in scena una compagnia di venticinque artisti che, diretti da Maurizio Colombi, si muovono sulle trascinanti musiche dell’album “Sono Solo Canzonette” di Edoardo Bennato, appositamente arrangiate per l’occasione. “Peter Pan il Musical” è uno spettacolo di grande impatto visivo e sonoro, immerso in una atmosfera incantata, dove i duelli tra Peter Pan e i pirati di Capitan Uncino continuano a far sognare grandi e bambini. Ad appassionare gli spettatori le entusiasmanti coreografie acrobatiche, lo sbarco della nave pirata ed il personaggio di Trilly, realizzato con tecnologie laser. Uno spettacolo dove sognare non è possibile ma reale.

Dal 13 al 16 ottobre Operama presenta “GITANA” – musiche e testi originali di Giuseppe Raffa nel ruolo protagonista di Maria/Gitana: Lucia Mastromarino – scenografia virtuale Operama – coreografie di Fredy Franzutti – regia di Mario Riccardo Migliara. Operama, impresa di produzione con una lunga esperienza internazionale nella realizzazione e messa in scena di allestimenti operistici e teatrali spettacolari e innovativi, presenta al Teatro Smeraldo una nuova e originale produzione intitolata “Gitana”. Un’opera, moderna, liberamente ispirata alla seducente tradizione della musica e del ballo Flamenco e all’esotismo arabesco e il fascino quasi misterioso che li contraddistinguono. Uno spettacolo completo che unisce vari elementi quali il canto, la musica, il ballo e la recitazione, sotto lo sfondo di una spettacolare e originale scenografia virtuale, realizzata con l’utilizzo di video-proiezioni animate e interattive in 3D. La storia si svolge agli inizi del Novecento fra le città di Tangeri e Madrid, dove una giovane Gitana di nome Maria lotta contro i suoi oppressori e il destino per la ricerca della felicità e per salvare il suo contrastato amore con un giovane spagnolo di nome Luis. Elementi di fantasia e di magia arcana si intrecciano alle umane vicende narrate nella trama per renderla più colorita e avvincente.


Teatro San Babila

Dal 4 al 23 ottobre è di scena “SE TOCCO IL FONDO…SFONDO” di Simone Schettino e Vincenzo Coppola, con Simone Schettino e con Gennaro Piccirillo, Pino Mosca e altri 6 interpreti. Simone Schettino, o meglio “il fondamentalista napoletano”, è un comico e cabarettista noto al pubblico per aver partecipato a “Convenscion” su RAI 2 e “SuperCiro” su Italia 1. Vincenzo Coppola è un autore e regista di sit-com, tra cui “Fuori corso”. Spettacolo brillante e divertente, moderno, che parla della televisione e della strumentalizzazione che essa fa degli artisti che non riescono ad emergere. Simone, nei panni di un talentuoso ma sconosciuto aspirante comico napoletano, protagonista per una sera della trasmissione televisiva “UNO QUALUNQUE”. Il programma, è un tritacarne che macina uomini e sentimenti, dosa, si insinua in maniera subdola nel privato degli ignari concorrenti. Tutto va bene pur di conquistare l’audience. Un’arena mediatica, dove vengono sacrificati i concorrenti dati in pasto a un pubblico televisivo sempre più vorace e incolto, un gioco al massacro nel quale suo malgrado si fa coinvolgere Simone. Pur di raggiungere l’ambito contratto messo in palio dalla RETE, il protagonista accetta di impersonare il peggiore cliché del napoletano cialtrone, furbo, e disonesto. Si presta alle manipolazioni del presentatore che gli cuce addosso un passato di povertà, abbandono e tossicodipendenza.

Dal 27 al 30 ottobre è di scena “MADAMA BUTTERFLY” di Giacomo Puccini. Con “Nuova Compagnia” – Orchestra Sinfolario – Coro Lirico di Parma – Direttore Musicale Roberto Gianola.
Sbarcato a Nagasaki, Pinkerton (tenore), ufficiale della marina degli Stati Uniti, per vanità e spirito d’avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una geisha quindicenne di nome Cio-cio-san, termine giapponese che significa Madama Farfalla, in inglese Butterfly (soprano), acquisendo il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese; così avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell’amato. Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino. Soltanto di fronte all’evidenza dei fatti Butterfly comprende: decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver abbracciato disperatamente il figlio, si uccide con un coltello donatole dal padre: Quando Pinlerton, sconvolto dal rimorso, entrerà nella casa di Butterfly per chiedere il suo perdono, sarà troppo tardi: lei ha già terminato di soffrire.


Teatro Carcano

Dal 12 al 23 ottobre la Compagnia Lavia Anagni in collaborazione con Teatro di Castalia presenta “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE” da William Shakespeare – con Alessandro Buggiani – Chiara Di Stefano Totò Onnis Giovanni Rizzuti – Disegno luci di Carlo Pediani. Uno spettacolo di Andrea Battistini.
Sul palco vuoto centinaia di corde cadono dall’alto delimitando uno spazio cubico e polimorfo: sono liane… alberi… sbarre… catene… colonne… lacrime, sono la corte di Teseo ed Ippolita, ma anche il bosco di Atene. Due voci si rincorrono come le due ombre che danzano il rito di nozze che dà l’abbrivio allo spettacolo. Poi uno squarcio di luce. Primo colpo di scena. L’incanto si rompe: irrompono Teseo, sua figlia Ermia che ama Lisandro, il promesso sposo Demetrio che la ama non riamato, il reietto Lisandro, che non ha i favori del padre di Ermia, e, in disparte, la disperata Elena, che ama Demetrio, non riamata. Un edito crudele condanna Ermia ai voleri del padre, la commedia viene ferita dalle leggi dell’uomo che piegano i voleri naturali dei quattro adolescenti, l’inconscio prende il sopravvento.
Andrea Battistini


Teatro Manzoni Stagione teatrale 2011-12

Spettacoli fuori abbonamento
Dal 3 al 6 novembre Adriana Asti “Milano che non c’è più” storia di una città tra musiche e parole. Direzione musicale di Alessandro Nidi. 12 dicembre SOWETO GOSPEL CHOIR in concert. 23 dicembre LE SORELLE MARINETTI – L’orchestra Maniscalchi e la partecipazione straordinaria degli Italian Harmonists. “Note di Natale” Testi e regia di Giorgio Bozzo – Direzione d’Orchestra del M° Christian Schmitz. 31 dicembre, 1 e 6 gennaio La Compagnia Italiana di Operette con orchestra dal vivo “La vedova allegra” di Franz Lehar – 7 e 8 gennaio “Cin ci là” di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato Dal 31 gennaio al 5 febbraio “Rentree” Vincenzo Salemme “L’astice al veleno” Scritto e diretto da Vincenzo Salemme. Dal 28 febbraio al 4 marzo Enrico Montesano “Il canto del cigno” Scritto da Enrico Montesano e Luigi Lunari. Regia di Enrico Montesano.

Spettacoli in abbonamento
Dall’11 al 30 ottobre “Isa Danieli e Veronica Pivetti” in “Sorelle d’Italia” avanspettacolo fondamentalista, drammaturgia originale di Roberto Buffagni, direzione musicale di Alessandro Nidi – regia di Cristina Pezzoli. Dall’8 al 27 novembre Giampiero Ingrassia – Simona Samarelli “Stanno suonando la nostra canzone” di Neil Simon – Regia di Gianluca Guidi. Dal 29 novembre al 18 dicembre, Maria Amelia Monti – Gianfelice Imparato “Tante cose belle” di Edoardo Erba, con Valerio Santoro e Carlina Torta – Regia di Alessandro D’Alatri. Dal 10 al 29 gennaio Lunetta Savino – Emilio Solfrizzi in “Due di noi” di Michael Frayn – regia di Leo Muscato. Dal 7 al 26 febbraio Gianfranco Jannuzzo in “Cercasi tenore” di Ken Ludwing – Regia di Giancarlo Zanetti. Dal 6 al 25 marzo Isabella Ragonese “La commedia di Orlando” liberamente tratto da Orlando e Virginia Woolf con  Erika Blanc Regia e drammaturgia di Emanuela Giordano. Dal 27 marzo al 22 aprile Carlo Giuffrè “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo – Regia di Carlo Giuffrè. Dal 2 al 21 maggio Zuzzurro & Gaspare “La cena dei cretini” di Francis Veber – Regia di Andrea Brambilla

TURISMO

Autunno sportivo a Kitzbühel e-Bike e wellness al top

Kitzbühel è la località nel cuore del Tirolo, più glamour e più lifestyle. Ma è anche la destinazione perfetta per tutti gli appassionati delle due ruote. E in autunno la bellezza dei paesaggi e le sfumature dei colori tipici in questo periodo, sono ogni giorno un’emozione diversa. Così in sella alla bicicletta, sarà un piacere avventurarsi sui numerosi percorsi che offre la località. Kitzbühel infatti vanta una delle più estese aree dedicate alle bici elettriche con 440 mezzi a disposizione e 180 postazioni per il noleggio e la ricarica. Gli appassionati delle due ruote, compreso mountain bike e su strada, possono percorrere 800 km dislocati lungo romantici fiumi, strade alpine e scenografici quanto adrenalinici sentieri in quota o scegliere percorsi su misura e in base alle proprie capacità. La stagione ciclistica 2011 per chi predilige la bici da corsa, ha preso il via con 14 nuovi percorsi, di vari livelli di difficoltà e con una lunghezza complessiva di 1.200 km di nuove piste. I tracciati si snodano lungo i tratti più belli del basso Tirolo, nella regione confinante del Pinzgau a Salisburgo e persino lungo l’Alpenstraße tedesca nella Baviera meridionale. La bicicletta da corsa vanta una lunga tradizione a Kitzbühel. Lo testimoniano le gare che si tengono regolarmente dal 1971, così come il Giro d’Austria, che ha fatto tappa qui sin dai primi anni. Per chi invese preferisce la mountain bike, altri 800 km ciclabili con numerosi sentieri e tracciati, sono a disposizione lungo fiumi e ruscelli, tra boschi e pascoli, nonché piste di cross country più impegnative che entusiasmano cicloturisti e mountain bikes. La strada panoramica del Kitzbüheler Horn rappresenta la salita più ripida dell’Austria ed è ormai una classica meta per ogni ciclista. Tutta l’area circostante è perfetta per praticare questa attività grazie al dolce paesaggio montano e alla consolidata vocazione di Kitzbühel. Pacchetto E-Bike valido fino al 30-10-2011. Pedalare con facilità. Tel.             0043535666660-77      www.kitzbuehel.com.


In Ötztal si scia da fine settembre a maggio

Nella valle dell’Ötztal, paradiso tirolese della vacanza invernale a pochi passi dal confine italiano, è sorto un nuovo percorso sciistico da affrontare in una giornata. Si chiama “Big3-Rally” e si trova a Sölden, la perla dell’Ötztal, che annovera 34 impianti di risalita collegati fra di loro da 146 km di piste, in parte dislocate sui due ghiacciai di Rettenbach e Riesenferner. Si scia a partite da fine settembre all’inizio di maggio! Il tour sciistico raggiunge tre cime oltre i 3.000 m di quota: Gaislachkogl, Tiefenbachkogl e Schwarze Schneid, il tutto collegato direttamente sci ai piedi. L’escursione si estende per una lunghezza di 50 chilometri con un dislivello di 10.000 m e promette un panorama mozzafiato a 360 gradi sulle vette circostanti. Su ognuna delle tre vette sono state poste delle originali piattaforme panoramiche, create da un noto architetto tedesco. Assolutamente spettacolare la passerella con accesso dalla stazione a monte del Tiefenbachkogl: la pedana di metallo sospesa a due funi d’acciaio sporge per 25 m nel vuoto più assoluto, permettendo una vista stupenda sulla Wildspitze (3774m), la montagna più alta del Tirolo. In cima al monte Gaislachkogl, raggiungibile attraverso la nuova cabionvia di design, è stato realizzato invece il punto panoramico più esteso del Tirolo, una piattaforma circolare di acciaio e vetro. In questo “Eldorado” del grande sci si trova il Central Spa Hotel Sölden, che fa parte della prestigiosa associazione Best Wellness Hotels Austria. Una struttura a 5 stelle, che coniuga il lusso alla calda ospitalità di questa valle. La sua ampia SPA è uno dei suoi punti di forza. La residenza del benessere, creata secondo i principi feng shui propone trattamenti orientali, pratiche curative sciamane, utilizzando prodotti della Ligne St. Barth, Maria Galland, Alpienne e Phytomer alleati per combattere lo stress quotidiano. L’eclettica area wellness “Mondo d’acqua Venezia”, dislocata su 3 piani, è ispirata alla città lagunare italiana, con gondole originali e vista ghiacciaio. Il centro dispone di svariate saune, bagni a vapore, whirlpools e aree relax. L’offerta indoor spazia dello Yoga, ai corsi “schiena in forma” mentre un’attrezzata palestra Technogym con personal training completa l’eccellenza del soggiorno.
Info: tel.             +43 (0) 5254 2260-0       - www.soelden.com. – www.oetztal.com.


Rifugi di stelle sulla neve in Alta Badia

In diversi rifugi sulle piste si potrà gustare durante tutta la stagione invernale, il piatto ideato con originalità da uno chef stellato internazionale. Tra i big Josean Martinez Alija del Nerua, ristorante stellato del Museo Guggenheim Bilbao, che presenterà il suo piatto presso il rifugio Las Vegas. Al Pralongià troveremo Bobby Bräuer, lo chef pluripremiato del Petit Tirolia, il ristorante del Grand Tirolia di Kitzbühel. Il tedesco Martin Fauster del Königshof di Monaco di Baviera sarà invece presente all’Ütia Lée. Presso l’Ütia Mesoles troveremo il piatto di Andrea Aprea, il nuovo chef del ristorante milanese Vun presso il Park Hyatt. Sergio Mei del Four Seasons di Milano verrà associato al rifugio Col Alt e Alberto Faccani del Magnolia  di Cesenatico all’Ütia Jimmy. Dall’Inghilterra Hywel Jones del The Park & Brasserie presso il Lucknam Park Hotel & Spa di Wiltshire, associato all’Ütia Arlara, il piatto di Giancarlo Morelli del Pomiroeu di Seregno potrà essere assaggiato al Club Moritzino al Piz La Ila. E per finire i tre dolomitici dell’Alta Badia: Norbert Niederkofler del St. Hubertus presso la Ütia Bioch, Arturo Spicocchi della Stüa de Michil presso la Ütia I Tablà e Fabio Cucchelli della Siriola presso Ütia Bambi.
Per informazioni Consorzio Turistico Alta Badia www.altabadia.org
tel. 0471/836176-847037.


Autunno nell’oasi delle Cinque Terre

L’autunno è una stagione magica nella Riviera di Levante. Riparato dall’Appennino e affacciato sul mare, questo lembo di territorio rende particolarmente piacevole i soggiorni in questi mesi. In più, il calendario degli eventi di questo periodo si presenta ricco di appuntamenti di richiamo. La prima domenica di ottobre, in un’atmosfera suggestiva e familiare, a Bonassola (SP), gli abitanti offrono assaggi dei loro prodotti tipici lungo le strade, le luci multicolori dei fuochi d’artificio colorano le case del borgo e le speranze dei fedeli sono affidate alle migliaia di lumini che, come da tradizione, vengono messi a galleggiare sulla superficie del mare. E’ la festa della Madonna del Rosario, che quest’anno cade il 2 ottobre. La Francesca Resort tra Bonassola e Levanto, in’oasi situata in un ampio e verde parco naturale sul confine delle Cinque Terre, propone per il fine settimana dal 30 settembre al 2 ottobre uno speciale pacchetto. Due pernottamenti per due persone, inclusa una colazione e una cena per due. Le 55 abitazioni del villaggio, immerse in 15 ettari di macchia mediterranea, tra arbusti sempreverdi, mirti, ginepri e alaterni, sono l’ideale anche per i visitatori del Salone nautico di Genova. La 51esima edizione della manifestazione internazionale è in programma dall’1 al 9 ottobre. La spiaggia di Levanto, apprezzata dai surfisti a livello internazionale per la sua “onda lunga”, è la location che ospiterà dal 10 al 20 novembre il Campionato Mondiale Maschile di surf. Agli amanti della disciplina che vogliano seguire la manifestazione, il resort di Bonassola propone 3 notti al prezzo di due.
Tel. 0187.813911.


Le giornate del Riesling e Wine Festival a Merano

Il Riesling, tipico vino altoatesino di una bianca, viene ogni anno e da sei edizioni celebrato a Naturno, una località nel cuore della Val Venosta a due passi da Merano. Le Giornate del Riesling si svolgono dal 17 ottobre al 19 novembre e i cinque top Hotel DolceVita propongono per l’occasione attività parallele all’evento come visite guidate ai vigneti e alle cantine più rinomate della valle, cene di gala, musica e degustazioni di vini “biodinamici” e di una selezione che partecipano al concorso nazionale che premia il miglior Riesling vendemmiato nel 2010 durante il concomitante evento internazionale Wine Festival a Merano. www.dolcevitahotels.com


Mondiali di Apnea Indoor Aida

Dal 6 al 16 ottobre a Lignano Sabbiadoro (UD) si svolgeranno i Mondiali di Apnea Indoor AIDA. Appuntamento atteso da tutti i più forti apneisti al mondo: dieci giorni di emozioni da record, con la partecipazione di circa 1.200 atleti a rappresentanza di circa 30 nazioni provenienti da tutti i continenti e l’avvincente diretta tv delle finali. Con uno staff di 70 persone Apnea Evolution si prepara a gestire l’evento che, oltre ai mondiali, ospiterà anche il “Giro d’Italia in Apnea”. Istituzioni, scuole, università, istituti di ricerca, partner istituzionali e commerciali sono al fianco del comitato organizzativo per sostenere l’evento e gli atleti partecipanti e per rendere l’appuntamento friulano indimenticabile. In occasione dei Mondiali di Apnea Indoor AIDA verrà realizzato anche il progetto “Il mare negli occhi del bambino e del ragazzo”, tendente ad avviare il percorso di riflessione, sensibilizzazione e formazione chiamato “Deep Inside”. Tale progetto si propone di creare una “Carta dei diritti del mare” come percorso di comprensione da parte di bambini e ragazzi, uomini del domani, dei valori del mare e dell’acqua. www.turismofvg.it


Aggiungi un posto a Corte

Il 9 ottobre al Castello di Gropparello si potranno carpire i segreti della gastronomia di un tempo. “Alla Tavola dei re” è un evento dove viandanti e pellegrini si immergono nelle pratiche culinarie della Corte, dall’arrivo dei cibi al castello fino alla preparazione delle pietanze e all’allestimento delle tavole imbandite. Si assiste e si vive in questo modo una grande coreografia, che permette di conoscere da vicino i sistemi di approvvigionamento, la preparazione dei cibi, le antiche varietà di frutta e l’allestimento del banchetto nei sec. XIII e XIV. Non tutto quello che veniva portato sulle tavole del Re era salutare, però, e infatti il Gran Spenditore è alla continua ricerca di assaggiatori che abbiano coraggio di assaggiare prima del Re. Durante la visita si incontreranno cortigiane, armigeri, decoratori di corte, pasticceri e macellai, servitori e paggi. Ma attenzione: vi passeranno accanto anche ladruncoli e fantasiosi lestofanti, che cercheranno di ingannarvi o peggio ancora di corrompervi. Sarà un viaggio tra i colori, i sapori, i profumi e la fantasia!. Dopo questo viaggio gastronomico nel tempo, ci si può sedere al desco di Amelia alla Taverna Medievale, per degustare zuppe, paste fatte a mano. Nel Loco  di Ristoro sarà possibile acquistare e degustare i piatti tradizionali e le prelibatezze di casa, preparati in occasione della Festa apposta per accompagnare gli ospiti golosamente verso l’autunno. Il tutto avrà inizio alle ore 10. Info tel.             0523 855814      . www.castellodigropparello.com


L’autunno dei pollici verdi sarà nel “Segno del Giglio”

E’ l’autunno la stagione più amata dai veri giardinieri. E’ quel momento magico in cui ogni pollice verde sogna come re-inventare questo o quell’angolo del suo regno vegetale. Facile quindi decretare che l’edizione autunnale de “Nel segno del Giglio” (8-9 ottobre nel Parco della Reggia di Colorno, in provincia di Parma) sarà un successo. Lo è già in termine di espositori. Oltre a molte conferme di chi, nell’edizione primaverile ha scelto Colorno come appuntamento fisso, vi saranno numerose importanti new entries vivaisti, soprattutto. Quindi piante in zolla e già a radice nuda, di specie da giardino e da frutteto, comprese varietà rare e antiche di nuova introduzione sul mercato amatoriale. Nel contesto di grande fascino del parco della Reggia, dove i colori dell’autunno creeranno una ulteriore malia, sarà davvero un piacere passeggiare. E con l’occhio del rabdomante e l’attenzione dell’innamorato cercare tra gli stand quella pianta che, messa subito a dimora esploderà di fiori in primavera, di frutti d’estate, rendendo unico il nostro giardino, il nostro frutteto e perché no il nostro orto. L’edizione autunnale Nel segno del Giglio, promossa come quella primaverile dalla Provincia di Parma e dal Comune di Colorno, è affidata alla collaudata regia di Elisa Campari e Isabella Gemignani le due gran dame di Artour. Elisa e Isabella oltre ad assicurare alla loro manifestazione i migliori espositori del mercato italiano e alcune rilevantissime presenze internazionali, stanno mettendo a punto un ampio programma di proposte culturali, incontri, occasioni di approfondimenti, laboratori. Info: tel.0521 282431 – 0521 235708.


Notizie dalla Svizzera

L’oro rosso più settentrionale del pianeta. Lo zafferano, la spezia più costosa del mondo, viene coltivata a Mund, nel Vallese. Mund è la località più settentrionale del pianeta dove cresce rigoglioso “l’oro rosso” e l’unico luogo della Svizzera dove ancora oggi, nel rispetto di una tradizione centenaria, continua ad essere coltivata la preziosa spezia dello zafferano. La delicata pianta del “Crocus sativus” cresce particolarmente bene al di sotto del villaggio di Mund, dove il terreno è sabbioso, leggermente argilloso, morbido, asciutto e piuttosto magro. La spezia è preziosa quanto l’oro. La denominazione d’origine controllata DOC, ottenuta nel 2004, garantisce la qualità dello zafferano di Mund che, a detta di gourmet e grandi chef, è uno dei migliori zafferani del mondo. www.valais.ch.

Salsicce da record in cima al Corvatsch. Dallo scorso luglio si possono acquistare le salsicce, fatte con le migliori carni bovine e suine dell’Engadina, in cima al Corvatsch a 3.303 metri. La peculiarità sta proprio nell’altitudine. Preparate nella macelleria di Silvaplana, le salsicce raggiungono la stagionatura nella cantina scavata nella roccia del ristorante panoramico conferendo alla Svizzera un nuovo record: l’essiccatoio più alto d’Europa. www.corvatsch.ch

Engadina: nuova stella al ristorante Johri’s Talvò. Dal prossimo novembre la star dei fornelli Martin Dalsass e sua moglie Lorena saranno i nuovi gestori del ristorante Talvò by Dalsass (l’ex Jöhri’s Talvò), a Champfèr. Martin Dalsass è famoso per le su creazioni a base di olio d’oliva: sino ad oggi aveva diretto il Ristorante Sant’Abbondio a Lugano, premiato da 1 stella Michelin e 18 punti GaultMillau. Il ristorante, passato di proprietà dopo l’appassionata guida dei coniugi Talvò, rimane quindi, rimane quindi uno dei punti di riferimento del gourmet in Alta Engadina che da sempre punta sull’eccellenza in ambito culinario. www.engadin.stmoritz.ch


“A spasso con Milano”

Dopo sette edizioni di crescente successo e tanti itinerari sia classici che inconsueti, il ciclo di visite guidate A spasso con Milano giunge alla sua VIII edizione, ancora una volta con il prezioso appoggio del Comune di Milano. Gli appuntamenti di ottobre, tutti dedicati alla prima lettera dell’alfabeto, ci porteranno in un’antica abbazia dai magnifici colori, in una villa mozzafiato ricca di storia e opere d’arte nel cuore della città e in un parco ricco di artistiche sorprese. A come…Abbazia di Viboldone. Un luogo quasi incantato a pochi passi dalla tangenziale, dove nel 1176 s’installò una piccola comunità di frati umiliati che la rese ricca e celebre fra le abbazie padane: benvenuti all’Abbazia di Viboldone. Già da lontano, seguendo la strada che si perde tra i campi e i filari di alberi, spicca il campanile romanico, in cotto e pietra. Uno scrigno che raccoglie al suo interno, con i suoi affreschi, storie e colori d’altri tempi, memoria di una Milano medievale che si lascia ammirate in tutta la sua ricchezza e beltà. Sabato 1 ottobre ore 15. Ritrovo davanti all’ingresso della chiesa, San Giuliano M.se. costo euro 12,00 a persona per visita guidata + offerta alla chiesa. Prenotazione obbligatoria: tel.             02 36565694        -             393 9440207      

A come …Amore. Tracce romantiche nelle collezioni del Museo dell’Ottocento e nel Parco di Villa Belgiojoso Bonaparte. Il Romanticismo ci guiderà in questo itinerario, complici una villa, il suo giardino e un ricco museo. Tra i capolavori di Hayez, Sala, Knoller e Magni e i superbi arredi neoclassici della villa realizzata da Giuseppe Piermarini saremo guidati a conoscere uno degli stili più affascinanti dell’Ottocento che, comune in tutta Europa, ha avuto esiti assai interessanti anche qui a Milano, L’atmosfera romantica del giardino, accostata alle linee neoclassiche della Villa, offre al visitatore l’opportunità per viaggiare nelle due anime di un’epoca – tra tardo Settecento e inizio Ottocento – in cui ragione e intelletto convissero con il sentimento e le malinconiche emozioni, rivelando tutta la complessità e il fascino dell’universo umano. Sabato 15 ottobre ore 15.00 – via Palestro 16 euro 12,00 a persona per visita guidata, prenotazione obbligatoria tel. 02             36565694 – 393       9440207.

A come Arena. La Signora di Parco Sempione. Un angolo di romanità nel cuore di Milano? Certo è l’Arena Civica! Non stiamo però parlando di archeologia o di scavi sotterranei, ma piuttosto di un modo di concepire la vita pubblica e in particolare le manifestazioni sportive. Ecco allora che le forme neoclassiche dell’Arena di Parco Sempione si tingono in una storia diversa, ispirata alle manifestazioni circensi e alle naumachie dell’antica Roma. E poi continueremo la nostra passeggiata verso la Fontana dell’Acqua Marcia, le linee liberty dell’Acquario Civico e il Ponte delle Sirenette: un tono romantico e suggestivo per la nostra domenica pomeriggio in Parco Sempione. Domenica 16 ottobre ore 15.00 Viale Byron, 2 - euro 12,00 a persona per visita guidata. Prenotazione obbligatoria: tel. 02             36565694 – 393       9440207


Le giornate del Cinema Muto a Pordenone

Il Festival “Le Giornate del Cinema Muto” festeggia il suo 30° anniversario con grandi eventi celebrativi e diverse scoperte e rarità, a cominciare dalle tre bot di recente scoperta “The White Shadow” di Alfred Hitchcock, il leggendario maestro di thriller e suspense, che saranno presentate in anteprima internazionale. Ci saranno inoltre tre cartoni animati di Walt Disney del 1922, pietra miliare della storia del cinema “The Soldier’s Courtship” (Il corteggiame del soldato), due titoli del regista sovietico Lev Push. “Le giornate del cinema muto” di Pordenone è ormai considerato uno dei più significativi festival e il migliore per quanto riguarda l’articolazione internazionale del progetto. Da sabato 1 a sabato 8 ottobre.



Alpe di Siusi in festa per la transumanza

Lo splendido scenario dell’Alpe di Siusi, dominato dallo Sciliar, si prepara ad accogliere una delle cerimonie più suggestive della regione. La tradizionale transumanza, che si ripropone inalterata ai nostri giorni dalla notte di tempi, è un immancabile appuntamento per chi desidera tuffarsi negli usi e costumi locali. Consuetudine vuole che il rientro del bestiame dall’alpeggio cada durante il “Rosari-Samstag”, il sabato prima del Ringraziamento, che nel 2011 sarà l’1 ottobre. Alle 10 in punto, le strade dell’Alpe di Siusi, a Compaccio, saranno invase pacificamente dai circa 400 capi del comprensorio e dalle loro guide. Sarà un assalto allegro e colorato: ad ogni mucca verranno applicati copricapi fioriti e campanacci scelti con cura, e l’esemplare più bello farà bella mostra di sé indossando l’addobbo più importante. Corolle multicolori brilleranno anche sui cappelli dei pastori, mentre la gente del luogo vestita con abiti tradizionali si mescolerà ai visitatori per partecipare alla festa del rientro. Non mancheranno suonatori di corni alpini, Goasslschnolzer (i famosi schiocca tori di frusta), l’esibizione della banda musicale del paese e il mercato contadino. Ad accompagnare il tutto, gustose specialità della cucina locale, piatti tipici e i famosi krapfen, crostoli dolci ripieni di marmellata preparati dalle contadine. Il corteo sfilerà anche a Castelrotto alle 13. Gran finale il giorno seguente, domenica 2 ottobre 2011, a Fiè allo Sciliar, dove le vacche arriveranno alle 10. Info: tel. 0471.709600 – www.alpedisiusi.info


Festa della castagna nel rispetto dell’ambiente

Ogni anno in autunno e per tre settimane, a Lana e dintorni è Festa della castagna. Una rassegna ricca di appuntamenti culinari ma anche culturali e ricreativi. In calendario dal 13/10 al 6/11 nella località di Foiana a due passi da Merano, l’evento è pianificato nel rispetto dell’ambiente per un turismo sostenibile a 360°. Sia gli ospiti presenti che i membri dello staff si impegnano a rispettare i punti chiave della manifestazione: riduzione della produzione dei rifiuti, mobilità dolce ossia a piedi o in bicicletta, e rispetto delle risorse. I boschi della Valle dell’Adige e dell’Isarco sono da sempre caratterizzati da vaste aree sulle quali si estendono imponenti castagni, veri e propri monumenti naturali. Nella stagione dell’autunno regalano i loro frutti, in passato considerati pane per i poveri. Finalmente gli agricoltori e le contadine locali possono raccoglierli e utilizzarli per creare ricette gustose a base di castagna. Durante le tre settimane della festa della castagna anche i ristoranti di Lana e dintorni propongono menu e nuove creazioni gastronomiche con ingredienti a base di castagna. Il calendario del programma della festa della castagna prevede numerose attività, ad esempio la partecipazione a visite guidate al museo degli usi e costumi di Foiana dove alla gente del posto e ai turisti è concesso l’utilizzo degli antichi utensili per essiccare, arrostire e scuotere le castagne nel tradizionale “Riggl”. E ancora fiaccolate tra i castelli della zona con degustazioni di caldarroste e vino prodotto da una vite autoctona di cui studi scientifici le hanno riconosciuto un’età di circa 350 anni. E poi ancora escursioni di maso in maso alla scoperta della tradizione e corsi di cucina a base di castagna, la preparazione dei krapfen ripieni di mousse di castagna è tra le ricette più richieste. In piazza a Foiana è permanente per tutto il periodo della festa il mercatino della castagna con vendita di castagne e prelibatezze a base di castagna. Dolci al miele e altri prodotti naturali della cucina altoatesina. Musica tradizionale, presentazione di artigianato tradizionale e mostra in biblioteca di libri sul tema della castagna. Per tutto l’anno e in occasione della Festa della castagna è accessibile a Foiana il Sentiero didattico sul castagno. Un’enorme scultura a forma di riccio di castagna segnala l’inizio del percorso lungo circa 2 km da fare a piedi tra le dieci postazioni a tema e in parte interattive. Le molteplici esperienze sensoriali permettono al visitatore di apprendere tutto ciò che ruota attorno al mondo del castagno e del suo frutto: i fattori di crescita, le misure e la conservazione, la provenienza, la biodiversità e molto altro. In programma l’escursione guidata con la guardia forestale. Info: tel.             0473 561770       www.lana.info



CUCINA

Da Puro e Semplice l’autunno è in tavola con il nuovo menù

Le vacanze non significano solo spiaggia, relax, intense letture o nuovi incontri. Se si è scelto di riposarsi e divertirsi in una della numerose mete dello Stivale, difficilmente ci si è sottratti al richiamo del turismo enogastronomico nostrano. Dagli insaccati al pesce e alla pasta tradizionale, passando per la tavolozza di colori della frutta e verdura – senza dimenticare l’amplissima offerta vinicola – le tentazioni enoculinarie del Bel Paese sono multiple e nessuna regione ne è immune. Con l’arrivo dell’autunno , se si abita o si gravita attorno a Milano, la nostalgia per i sapori di qualità può diventare forte ma la soluzione non è sempre la fuga dalla città. Il ristorante milanese Puro e semplice di via Felice Casati al 7 propone, da quando è nato oltre due anni fa, una cucina dai sapori autentici e genuini che impiega materie prime di eccellenza di piccoli produttori che custodiscono i tesori della gastronomia nazionale: dal Parmigiano dell’Azienza Agricola Bonati al prosciutto di Carretti fino alle uova piemontesi dell’Azienda Agricola Biologica Olivero, solo per fare qualche nome. Tra i new entry e classiche conferme, la chef e patronne Marcella Pigni ha rinnovato, con l’arrivo della nuova stagione, il menù della sua “creatura”, vicinissima a Porta Venezia. Gli ospiti più affezionati saranno felici di scorgere tra le pagine del menù alcuni classici di Marcella coma la Mozzarella in carrozza, gli Spaghettoni con bottarga, ricci e cipolla fondente, l’ormai mitica Cotoletta di vitello alla Milanese con patate saltate fino al Fondente al cioccolato, salsa al caramello e croccante. Ma i riflettori sono anche per le novità, ideale nel pieno rispetto della stagione. A ricordarci che siamo nel periodo in cui cadono le foglie ci pensa un antipasto come Fico arrostito con nocciole, ricottina di bufala, dressing al miele di timo. La stagione fa nuovamente capolino fra i primi, come nei preziosi Chitarrini freschi ai porcini mentre è evergreen la tradizionalissima Pappa al pomodoro. Proseguendo nella lettura della carta ci si imbatte nei secondi. Ce n’è per tutti i gusti, da proposte autunnali per buongustai come le Lumache lardellate su crema di burrata e olio al prezzemolo ad altre meno “coraggiose” come Uova in camicia con spinacini saltati e salsetta al Gorgonzola o le Polpettine di vitello ai porcini con puré di patate. Per i più golosi non poteva mancare la pagina dei dolci, rigorosamente fatti in casa, ma è duro dover scegliere il dessert quando le alternative sono la Crème brûlée all’Armagnac e prugne di Agen o il Bigné con crema alla vaniglia, salsa al cioccolato. Tutti firmati dall’Azienda Agricola Villa de Puppi dei Colli Orientali del Friuli sono i vini della casa, disponibili anche al calice, dal Sauvignon al Cabernet. L’attuale carta dei vini è ampia e variegata come sempre, con etichette provenienti dalle più importanti regioni italiane, fra bianchi e rossi, come il Verdicchio di Jesi Superiore dell’Azienda Agricola Vicari ed il Sylvaner Obermairl Hof, italianissimo a dispetto del nome (è dell’Alto Adige). Per i rossi si trovano anche nomi importanti come il Barbaresco Martinenga Marchesi di Gresy 2006 o il Brunello di Montalcino Agostina Pieri 2004, assieme ad altre proposte meno impegnative ma tutte all’insegna della qualità. In alternativa è possibile optare per gli spumanti italiani.
Per informazioni: tel.             02 89656162      www.puroesemplice.net


Start per il Gran Premio del Gusto

A Maranello, si stanno scaldando i motori (della macchina organizzatrice) perché domenica 2 ottobre, alle ore 10, partirà la nona edizione dell’evento simbolo del red factor della cittadina modenese, con molte new entry. Sotto il segno della “terra del Mito”, per la seconda volta, si correrà anche la “gara” dedicata all’aceto balsamico tradizionale, di casa tra le “rosse”. “Le scuderie” si stanno impegnando al massimo, secondo le tabelle di marcia stabilite. La giornata, riservata all’arte gastronomica e all’eccellenza automobilistica, è organizzata dal “Consorzio Maranello Terra del Mito” (istituito per la promozione e il marketing del territorio), in collaborazione, tra i tanti, con il Comune di Maranello e il Museo Ferrari, affiancati dalla Provincia di Modena, dal Wine Food Festival Emilia Romagna, da Motor Valley e da altri numerosi sostenitori. Forti dell’allenamento e dei successi degli scorsi anni, i curatori hanno voluto arricchire ancora di più il cartellone dell’evento. Altri “campioni” saranno premiati per la quarta edizione del concorso “Delizie di Avanzi – A tavola con il Gusto della Tradizione: le prime tre ricette classificate tra quelle inviate, con tema “il recupero della cucina locale”. Le sezioni sono due: una riservata ai piatti tipici a base di aceto balsamico e l’altra riguardante le confetture e le conserve “di casa”.
Info: Segreteria Organizzativa, Comune di Maranello – Piazza Libertà 33, Maranello (MO) - Tel.             0536/240011       Fax 0536/942263


21, il nuovo numero emblema di Friuli Venezia Giulia

D’ora in poi, sarà il 21 il numero emblema di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, la nota associazione portabandiera della migliore enogastronomia regionale. Due nuove prestigiose insegne, una in Friuli e una a Trieste, sono state infatti cooptate dagli associati: si tratta dei noti ristoranti Al Bagatto di Trieste e Costantini di Tarcento. Con loro, il gruppo dei “Magnifici ristoratori del Friuli Venezia Giulia” sale, infatti a 21. Altra new entry dell’autunno è Zidaric di Prepotto, azienda – simbolo dei vini del Carso, che si va ad affiancare ai vignaioli e produttori di grappe e alla selezionatissima schiera di artigiani del gusto, che condividono il percorso di qualità e valorizzazione di cibi, vini, prodotti del Friuli Venezia Giulia intrapreso da tempo con successo dai 21 ristoratori. Al Bagatto è fra i ristoranti più conosciuti di Trieste. Con i suoi 45 anni di attività, un locale che la città considera, a ragione, storico. Inizialmente era una piacevole osteria, aperta nel 1966 da Eleonora e Giordano Marussi. Nel 1980 il timone passa al figlio Gianni che, con sua moglie Patrizia, lo trasforma in uno dei primi ristoranti della città, sia per qualità della cucina, sia per la sua frequentazione. E’ lui a dare alla cucina l’impronta attuale, solo marinara: una cucina semplicissima basata sull’assoluta freschezza e qualità del pesce, garbatamente innovativa. Politica seguita anche dal figlio Roberto, che nel 2008 ne prende in mano la conduzione. La grande attenzione per i vini è una delle prerogative del locale ed ha radici profonde. Gianni, infatti, aveva sostituito le scaffalature dell’osteria, dietro il bancone con una vetrina frigo per i vini, capace di 1500 bottiglie: una sorta di libreria di bottiglie. Certamente il primo locale di Trieste a fare la scelta di una cave de jour tanto funzionale quanto spettacolare. La carta conta oggi oltre 300 etichette.
La cucina del Friuli Venezia Giulia, ispirata alla tradizione, è il biglietto da visita del ristorante Costantini di Collalto di Tarcento (Ud), che nel menu spazia con libertà dai piatti di carne a quelli di pesce. Pio Costantini definisce la sua cucina tradizionale con innovazione, “Per tenere viva la cucina tradizionale – dice- oltre a rinnovarla con le tecniche di cottura, la scelta di condimenti più leggeri e via dicendo, un ruolo fondamentale lo giocano le materie prime del luogo”. In cucina il papà Eligio, cuoco di prim’ordine, come i fratelli Costantino e Lino, con cui aveva aperto il locale nel 1988 nella zona di Tarcento, fra gli angoli più ameni del Friuli, a pochi chilometri da Udine. Grande interprete dei piatti di selvaggina, è affiancato dal 2000 dallo chef Silvio Di Giusto: tradizione e modernità si fondono nelle loro creazioni. Ottima e ben fornita la cantina, con ampia scelta di vini locali e no: una sua parte è visibile dal ristorante. www.friuliviadeisapori.it


Rassegna Degustazione dell’olio Extra Vergine di Oliva

Hanno assegnato, per ricordare il Capopanel Dott. Tonino Zelinotti, il Premio alla Migliore Monocultivar: Olivvs Galluffo Monocultivar Biancolilla - Frantoio Torre di Mezzo di Marausa (Tp).
Info: www.frantoiotorredimezzo.it - Tel.             +39 (0)923 842419      .

BLOC-NOTES

Giornata Mondiale della Vista

A Milano, a bordo di uno speciale Tram Bianco ATM, verranno eseguiti test gratuiti della vista nelle giornate del 13 e 14 ottobre. Si rinnova l’appuntamento con la Giornata Mondiale della Vista, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e celebrata quest’anno il 13 ottobre (secondo giovedì del mese), occasione speciale per portare l’attenzione sulle problematiche legate a questo bene così prezioso. Tante le iniziative promosse per sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica. Scendono in campo, in una forte sinergia e mosse dallo stesso obiettivo, Commissione Difesa Vista (CDV) insieme a Vision+ Onlus con il sostegno di AIMO – Associazione Italiana Medici Oculisti. Quattro associazioni importanti che operano nel settore della visione e del benessere visivo si uniscono, a partire dal capoluogo lombardo, per aumentare il proprio raggio d’azione e per rendere più forti le loro voci. Il 13 e il 14 ottobre, dalle 11:00 alle 20:00, uno speciale Tram Bianco ATM, seguendo un itinerario predefinito, percorrerà le vie del centro di Milano effettuando tre soste durante le quali sarà possibile sottoporsi a test visivi gratuiti. “I test, eseguiti da nostri medici oculisti volontari con le attrezzature messe a disposizione gratuitamente per le due giornate da Frastema (società specializzata nella vendita e distribuzione di strumenti e attrezzature oftalmiche), saranno: esame della refrazione, con autorefrattometro per la valutazione di eventuali problemi refrattivi (miopia, astigmatismo, ipermetropia; misurazione della pressione oculare, con tonometro a soffio per evidenziare un eventuale ipertono oculare, ad oggi considerato il fattore di rischio più importante della malattia glaucomatosa e gli esami visivi per la guida, con test Acuità visiva, test della sensibilità al contrasto e di percezione al crepuscolare”, spiega Roccardo Perdomi, Consigliere Vision+ Onlus, associazione senza scopo li lucro che persegue in via esclusiva finalità di solidarietà sociale nel settore dell’assistenza sociale e socio-sanitaria per il miglioramento della cura e dell’assistenza nel campo delle malattie oculari a favore di soggetti svantaggiati. I test, di qualche minuto, non sostituiscono una visita oculistica completa ma vogliono essere un importante momento di sensibilizzazione e un primo screening della popolazione, al termine del quale verrà consegnato al “paziente/visitatore” un pieghevole con i dati salienti degli esami effettuati e con le indicazioni di massima sulle necessità di eventuali ulteriori controlli. Ci saranno inoltre dei volontari che distribuiranno materiale informativo sulla salute oculare anche ai passanti. Le soste previste del Tram Bianco sono: dalle 12:00 alle 15:00 in via Cappellari; dalle 16:00 alle 17:00 in Piazza Castello/Beltrami; dalle 17:30 alle 19:00 di nuovo in via Cappellari.


Assegnato il Premio Montana alla Ricerca Alimentare

E’ stato assegnato a Milano, nella prestigiosa sede del Museo Poldi pezzoli, il Premio Montana alla Ricerca Alimentare” (giunto quest’anno alla quinta edizione), istituito nel 2006 da Montana Alimentari (Gruppo Cremonini) con l’obiettivo di sostenere giovani ricercatori italiani, incoraggiare la ricerca scientifica sull’alimentazione e superare gli attuali confini delle conoscenze in questo campo. Il riconoscimento di questa edizione, pari a un valore complessivo di 150.000 euro, è stato assegnato a due progetti di ricerca nella macro-area tematica della Scienza degli Alimenti (Area tecnologia, sicurezza e qualità degli alimenti, così identificata nel bando del Premio), selezionati tra un centinaio di progetti giunti da tutta Italia. Il primo premio, del valore di 100.000 euro, è stato assegnato al gruppo di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità. Reparto di Tossicologia Alimentare e Veterinaria, costituito da Chiara Frazzoli, Brunella Appicciafuoco, Gerardo Grasso, Mercy Achu e Guy Bertand Pouokam, per il progetto di ricerca destinato a realizzare un Biosensore avanzato a cellule batteriche ingegnarizzate per lo screening di residui chinolonici nel latte, come biomarker per il controllo del tempo di sospensione di prodotti nelle produzioni bovine. Il carattere innovativo della ricerca consiste in un nuovo approccio proposto per la prevenzione dei residui di antibiotici nel bovino basato sulla necessità di sviluppare un dispositivo da campo per la diagnostica di screening degli antibiotici chinolonici, per il monitoraggio precoce sul bovino in vita, unendo strategie biotecnologiche e sensoristiche. Il secondo premio del valore di 50.000 euro è andato alle ricercatrici Claudia Picozzi e Ileana Vigentini del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche dell’Università degli Studi di Milano, che hanno proposto una ricerca dal titolo Sviluppo di un latte fermentato come vaccino alimentare contro Escherichia Coli Enteropatogeni (EPEC). In sintesi, la ricerca punta alla formulazione di un vaccino alimentare, economico e di facile allestimento, per contrastare le infezioni enteriche attribuibili ai ceppi di Escherichia Coli, principale responsabile di patologie diarroiche e dell’elevata morbilità e mortalità nei bambini al di sotto dei due anni nei paesi in via di sviluppo. Le ricerche vincitrici sono state selezionate da una Giuria scientifica indipendente, presieduta dal Prof; Fulvio Marzatico, Docente presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Pavia, Laboratorio di Farmacobiochimica  Nutrizione e Nutriceutica del Benessere, che ha selezionato le ricerche provenienti da università e centri di eccellenza di tutta Italia. Gli altri componenti della Giuria sono il Prof. Paolo Aureli (Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’Istituto Superiore  di Sanità, il Prof. Giulio Testolin (Nutrizionista dell’Università degli Studi di Milano, il Prof. Stefano Cinotti (Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna), il Dott. Loris Zaghini (Direttore Area Igiene Alimenti di Origine Animale dell’ASL di Mantova), il Dott. Andrea Poli, Direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy, e il Dott. Paolo Berselli, Presidente di Salumi d’Emilia s.r.l. e Direttore Operativo di Montana Alimentari S.p.A. Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato il Cav. Luigi Cremonini, Presidente dell’omonimo Gruppo, e il Dott. Giorgio Pedrazzi, Presidente di Montana Alimentari.


La Riserva bissa il successo dell’anno scorso sulle Guide

Seconda Riserva e secondi 3 bicchieri: il Franciacorta DOCG Vintage 2005 Riserva Extra Brut delle Tenute La Montina di Monticelli Brusati ha fatto il bis si è infatti aggiudicato anche quest’anno i 3 bicchieri della Guida del Gambero Rosso e i 5 grappoli di quella dell’AIS. Riconoscimenti che premiano uno dei Franciacorta di punta della gamma aziendale, frutto dell’impegno ultraventennale, sia in vigna che in cantina, dell’azienda della famiglia Bozza.
“Siamo molto soddisfatti e orgogliosi di riconoscimenti perché riteniamo che le Riserve vadano create in occasioni veramente rare,quando i vigneti, l’esperienza e le scelte lo consentono – commenta Michele Bozza, direttore commerciale e marketing dell’azienda – Per il Vintage abbiamo selezionato le particelle di vigneto e le migliori uve, abbiamo individuato i legni con le tostature più equilibrate. Quasi maniacalmente, dopo la fermentazione in bottiglia, lo abbiamo degustato per avere la conferma ogni volta dell’eccellenza della vendemmia. Utilizziamo solo le prime spremiture delle uve (45% Pinot nero e 55% Chardonney), ottenute dalla pigiatura soffice delle uve realizzata con il torchio verticale Marmonier (costruito in Franciacorta grazie al supporto d’artigiani amici della cantina, ad oggi uno dei rarissimi presenti in Italia e uno dei due disponibili in Franciacorta), quindi con rese non superiori al 35%, a garanzia di una totale pulizia in fase di pigiatura e del mantenimento di acidità più elevate. Come noto, la pressatura soffice permette infatti all’acino d’uva di mantenere intatte tutte le proprie qualità organolettiche, che andrebbero in buona parte perse con una pressatura violenta e traumatica. Il Vintage matura poi più lentamente in bottiglia per almeno 60 mesi sui lieviti”. Elegante e avvolgente al naso, complesso al palato, ampio e di grande personalità, il Vintage 2005 è la Riserva che si accompagna perfettamente a piatti dai gusti importanti, sia di pesce che di carne. Info: tel.             030 653278       www.lamontina.it


Novità Lladrò autunno

Porcellana Classica – Corsa all’ippodromo. Serie limitata a 1500 pezzi. Questa magnifica opera è l’estensione della serie limitata Corsa di cavalli lanciata nella primavera del 2010 dove è rappresentata la competizione tra due fantini. In quest’ultima opera, alla scena si aggiunge un terzo fantino che va subito al comando. Corsa all’ippodromo è un’opera molto dinamica come la precedente in porcellana bianca, ma dipinta con colori che richiamano l’atmosfera delle corse di cavalli come quelle disputate a Epson (UK) e a Kentucky (USA) Lo scultore non solo ha riprodotto fedelmente l’anatomia dei cavalli, ma ha saputo anche esprimere la tensione della gara, la velocità e il dinamismo in una composizione di grande difficoltà tecnica. I cavalli sembrano sospesi in aria, un effetto visivo ottenuto grazie a un minuzioso studio a livello tecnico. In quest’opera spicca la ricchezza cromatica, non solo delle divise dei fantini ma anche della siepe che ha diverse tonalità ottenute con la combinazione di diversi smalti. Misure: 35 x 100 cm.

Porcellana classica. Gruppo di cavalli (nero). Serie limitata a 1.000 pezzi.. Questa composizione è una nuova interpretazione decorativa della stessa opera lanciata nel 1969, dove i tre cavalli sono irrequieti e nervosi, dove l’energia espressa nella scena non toglie eleganza alla composizione. Per ottenere questo colore nero così intenso, è stato necessario l’utilizzo di pigmenti speciali sopra la base di gres. La finitura satinata con effetti più brillanti o metallici di alcune aree è dovuta all’applicazione di questi pigmenti. Misure: 45 x 52 cm.


Legnomagia: “piccolo è bello”

La collezione “piccolo è bello” del 2011, si presenta come una raccolta di piccoli e curiosi oggetti d’uso comune e quotidiano. Come spesso accade da Legnomagia, alcuni oggetti tradizionali sono stati rivalutati come remake contemporaneo che li rende attori protagonisti, molto colorati, pieni di simpatia adatti a vivere in famiglia. L’attenzione verso la salvaguardia e la produzione sostenibile resta sempre uno stile di vita che ci porta verso scelte d’uso attuali e utili in ogni cosa, come la Battery house per le batterie scariche. I così detti “distinti rifiuti” da raccogliere e gettare nel bidone predisposto che trovate in città. Ogni cosa al suo posto. www.legnomagia.it. Per informazioni:
tel.             +39.075/8787026       – fax +39.075/8787946.


L’Arte del Vasajo

Albarelli e Vasi in Maiolica dalle Fornaci Italiane tra il XVI e XVII secolo. Asta dedicata alla dispersione di una prestigiosa collezione italiana di albarelli, vasi da farmacia e spezieria in gran parte del XVI secolo, il cui nucleo principale proviene dalla bottega veneziana di Mastro Domenico o dai suoi più immediati seguaci. A fianco di questo nucleo di opere, i cataloghi presentano ceramiche di Casteldurante, Faenza, Roma, Montelupo, Deruta e di varie fornaci siciliane: maioliche non di rado firmate o datate. I 168 lotti, presentati in due cataloghi distinti, saranno battuti a Genova il prossimo 11 e 12 ottobre 2011. L’evento d’interesse internazionale, e tra i più importanti per i collezionisti di maioliche rinascimentali, prevede un’esposizione in sede dal 7 al 10 ottobre e una preview a Firenze in Palazzo Gianfigliazzi l’1 e il 2 ottobre in occasione dell’apertura della Biennale Internazionale dell’Antiquariato. Palazzo del Melograno, Piazza Campetto 2 Genova – tel.            +39 010 2530097       fax +390102517767 – www.wannenesgroup.com.


RACE. Alla conquista del Polo Sud

In occasione del 100° anniversario dell’esplorazione dell’Antartide CODICE. Idee per la Cultura a Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura presentano la mostra Race. Alla conquista del Polo Sud, che sarà allestita nel Sottoporticato di Palazzo Ducale, dal 16 ottobre 2011 al 18 marzo 2012 per l’unica tappa italiana e anteprima europea. L’esposizione ricostruisce in maniera interattiva e originale l’appassionante gara, che ha visto fronteggiarsi due personaggi affascinanti, Roald Amundsen, capo della spedizione norvegese e Robert Falcon Scott, a capo della “National Antarctic Expedition” britannica. Fotografie, dipinti e rari manufatti storici, sopravvissuti alle imprese trasportano i visitatori al centro delle esplorazioni e delle ricerche antartiche degli albori del secolo scorso: Amundsen arrivò al Polo il 14 dicembre 1911, 35 giorni prima di Scott. Tra gli oggetti più significativi, abiti ed equipaggiamenti usati da entrambe le squadre durante il viaggio, modelli a grandezza naturale di parte dei campi base e un diorama che ricostruisce l’habitat della più grande specie di pinguini al mondo, il pinguino imperatore. Una parte della mostra è dedicata all’Antartide oggi. Attualmente, a seconda della stagione, tra le 1.000 e le 5.000 persone risiedono in più di 20 stazioni di ricerca. Da oltre 25 anni il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide porta ogni anno ricercatori nelle basi italiane: la stazione Mario Zucchelli e la stazione Concordia. La mostra è organizzata dall’American Museum of Natural History, New York e prodotta da Codice. Idee per la Cultura, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Acquario di Genova, Costa Edutainment, il Festival della Scienza e in collaborazione con Museo Nazionale dell’Antartide, Università di Genova, CNR. Genova, Palazzo Ducale – Sottoporticato. Dal 16 ottobre 2011 al 18 marzo 2012.


Il ristorante The Park Hyatt Milano cambia nome: VUN

E’ un atteso debutto, quello di Andrea Aprea che a Milano stavolta ritorna con il prestigioso incarico di Executive Chef del ristorante VUN del Park Hyatt Milano. Dopo importanti esperienze lavorative e riconoscimenti, si appresta a iniziare una nuova sfida con molte novità, nella forma come nella sostanza. Il nuovo nome del ristorante VUN, che in dialetto milanese significa UNO, è stato scelto per esprimere non solo lo stretto legame con la città ma anche, l’ambizione di suscitare sensazioni ed emozioni per eccellere nel panorama gastronomico milanese. L’apertura di VUN ha completamente rinnovato anche l’area tecnica della cucina. Ulteriore ingrediente di questo debutto è la mise en place, che prevede l’aggiunta di alcuni pezzi di porcellana di J.L. Coquet a quelli di Jaune De Chrome che da sempre caratterizzano la raffinata atmosfera del Park Hyatt Milano. Eleganza e servizio sono ulteriori elementi grazie ai quali Travel + Leisure, la bibbia del turismo americano che recensisce le migliori strutture alberghiere del pianeta, lo ha riconosciuto e classificato come il primo albergo di città italiano e il quarto in Europa. Risultati ottenuti anche per la capacità di offrire servizi, come il Wine Bottle Corking Service, che consente di portare a casa la bottiglia di vino non finita con una sofisticata tecnica verrà ritappata, in modo da conservare perfettamente la qualità del prezioso vino. In questo modo si dà la possibilità ai clienti di ordinare anche vini speciali senza dover necessariamente consumare tutta la bottiglia in loco. La carta studiata per il debutto del VUN si compone di 5 antipasti, 5 primi, 3 secondi di carne e 3 di pesce. Sono quindi 16 i piatti, ai quali si somma la carta dei dessert messa a punto con il pastry chef dell’hotel. Di particolare interesse sarà il menù degustazione diviso in due: Centro Nord e Centro Sud e che comprende alcuni piatti tra i più identificativi della cucina regionale italiana. Un percorso attraverso il quale Aprea rilegge alcuni classici regionali alla luce della sua personale visione gastronomica: con il cannolo di foglia di latte, mozzarella di bufala, pomodoro e pesto di basilico per scoprire una moderna caprese (tributo alla Campania), mentre con il pane, pomodoro, provola affumicata e acciughe Aprea rinnova la tradizione Toscana. Merita una menzione un piatto che è espressivo della passione di Aprea per le verdure e che esprime al meglio il connubio tra raffinatezza estetica, misura compositiva e autenticità dei sapori. Si chiama semplicemente “il mio orto”, ed è una composizione di oltre 40 fra verdure cotte e crude, erbe gentili e selvatiche, fiori, germogli e tuberi. Park Hyatt Milano si riconferma ancora una volta il salotto della città, dove qualità e riservatezza accompagnano gli incontri di affari, eleganza e lusso contemporaneo avvolgono il soggiorno in hotel, mentre atmosfera rinnovata e nuova filosofia in cucina, sono gli elementi che caratterizzano il ristorante VUN e il suo nuovo percorso gastronomico.


Premio Alpen Presolana

“Le possibilità della notte” di Marco Venturino vince il Primo Premio Alpen Presolana-Pgine di Benessere. Ora è ufficiale, alla prima edizione l’obiettivo è stato raggiunto in pieno. Guardando alla finalità dell’Alpen Presolana, cioè divulgare il benessere, a vincere sono stati tutti i 5 finalisti; Le cellule della speranza di Gianluca Ferraris e Ilaria Molinari, Sperling & Kupfer; Il grande libro della memoria di Gianni Golfera, Pierangelo Garzia ed Edoardo Rosati, Sperling & Kupfer; La mano che cura di Patrizia Sanvitale, Marsilio Editore; Il nostro bambino di Giulia Settimo e Gianfranco Trapani, Red!; Le possibilità della Notte di Marco Venturino, Mondadori, che hanno ognuno a suo modo, con trasparenza, coraggio, imparzialità, sentimento, denuncia, delicatezza e umorismo, affrontato temi di salute e benessere quotidiani. Il primo premio, il cristallo del benessere, è andato però al romanzo “Le possibilità della notte” di Marco Venturino – direttore di divisione Anestesia e Terapia Intensiva allo Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano – edito da Mondadori. Questa la motivazione della giuria: Il romanzo affronta il tema della malattia e di come l’uomo reagisca di fronte ad esso. Nel disegnare due persone, due vite, due reazioni così intime e diverse di fronte allo stesso male delinea due archetipi comportamentali universali. Più indaga con lucida analisi e rispetto nelle scelte dei due protagonisti, più ci si ritrova coinvolti in questo difficile dialogo con la malattia, con la morte. Proprio in questa realtà al limitare della vita e con il prepotente imporsi dell’ineludibile fine, emerge un intenso afflato di vita che cambia l’analisi delle proprie esperienze, la prospettiva, le priorità, le modalità e l’intensità con cui i due protagonisti vivranno il resto dei loro giorni. Proprio quando la malattia sembra ridurre e togliere dignità all’uomo, l’uomo riscopre sotto una luce diversa dignità e amore attraverso quella strana lente offuscata della morte che ci fa dare un valore diverso alla vita e alla speranza. Un libro per riflettere.


L’industria di confezioni maschili Lardini

L’industria di confezioni maschili Lardini è stata fondata nel 1978 a Filottrano (Ancona) da Andrea (a soli 21 anni), insieme ai fratelli Luigi e Lorena. Nata come terzisti produttori di capi spalla, (tra i quali Burberry) nel 1984, visti i successi, creano una propria linea maschile a nome di Lardini. La consapevolezza dell’importanza di una produzione Made in Italy di qualità ha da sempre rappresentato una priorità nel piano industriale Lardini che non ha mai smesso di investire in organizzazione, ricerca, innovazione tecnologica e risorse umane. Ogni giorno escono dall’azienda Lardini oltre 350 capi uomo, cuciti da 210 sarti all’interno di una struttura industriale di 10.000 mq.

MODA & BELLEZZA

Capelli più folti, corposi e lucenti con la formula avanzata di Bioscalin®

Con il passare degli anni e con la menopausa il follicolo invecchia producendo capelli più fragili e sottili. Inoltre i cambiamenti ormonali determinano la progressiva caduta dei capelli. Questa fase è spesso accompagnata da un peggioramento della qualità della chioma che diventa più secca ed opaca. La Ricerca Dermatologica Giuliani ha ideato una linea di prodotti utili per contrastare i problemi dei capelli legati all’avanzare dell’età ma anche alla menopausa e al periodo che la precede. In questi casi può essere utile integrare l’alimentazione con le sostanze nutritive e gli estratti vegetali di Bioscalin® TricoAGE+ nella nuova formula con BioEquolo®, più disponibile e con una maggiore efficacia. Questo integratore alimentare, agendo dall’interno, non solo aiuta a contrastare la caduta progressiva, l’assottigliamento ed il diradamento dei capelli ma in più migliora la qualità della chioma che appare più folta, corposa e lucente. E da oggi è disponibile anche il nuovo Bioscalin® TricoAGE Siero Concentrato con BioEquolo®, l’innovativo siero concentrato a rilascio graduale che aiuta a contrastare  la caduta e l’assottigliamento e svolge, allo stesso tempo, un’azione anti-età sul bulbo e sui capelli. Grazie alla formula avanzata con BioEquolo®, Bioscalin® TricoAGE+ è più efficace. BioEquolo® è una esclusiva associazione di componenti vegetali brevettati, la cui efficacia è basata sull’attività di Soja fermentata ed estratti di colture cellulari di Ajuga reptans (pianta europea). I componenti di questa associazione lavorano in sinergia nel ristabilire il fisiologico equilibrio dell’attività dell’enzima 5-alfa-reduttasi, contrastando l’assottigliamento e la caduta dei capelli  Da oggi e per la prima volta c’è Bioscalin® TricoAGE Siero. Questo siero concentrato è un trattamento coadiuvante anticaduta e anti-età all’avanguardia con una tripla concentrazione di principi attivi veicolati dalla esclusiva tecnologia di rilascio graduale Triactive3 (brevetto Giuliani) che consente una sola applicazione ogni 3 giorni. Grazie a Triactive3, applicata per  la prima volta ad un trattamento topico per capelli, TricoAGE Siero Concentrato utilizza una tripla concentrazione di attivi, penetra rapidamente fino al follicolo del capello, senza venire asportato dai lavaggi successivi. Quindi si deposita e viene rilasciato gradualmente in 3 giorni, per un’efficacia prolungata. In vendita in Farmacia.


Contro i segni del tempo due nuove soluzioni per il viso “Linea Oro”

Rughe, atonia, perdita di compattezza e di luminosità: sono solo alcuni dei segni di invecchiamento che possono affliggere un volto femminile. Con il passare del tempo e per azione degli stress ambientali, infatti, i meccanismi di protezione e di riparazione cellulare della pelle si riducono, accelerando il processo di ageing. La risposta, per la pelle sensibile e matura, arriva dalla Linea Oro di Lichtena® Equilydra®, il trattamento di bellezza antirughe ed antietà nato dall’unione della ricerca dermatologica Lichtena® e dell’avanzata ricerca farmaceutica Giuliani. Da oggi e per la prima volta questa linea – contraddistinta dall’inconfondibile packaging  bianco/oro – si arricchisce di due innovativi trattamenti, formulati per tutti i tipi di pelle, contro i segni del tempo: Equilydra® Crema Ridensificante con Soy Calcium Supreme ad effetto lifting agisce per  miglirare la tonicità della pelle e il riposizionamento dell’ovale, attenuando visibilmente le rughe, mentre Equilydra® Siero Intensivo Antietà con Octasin-Age, brevetto mondiale, stimola il rinnovamento cellulare e riduce i segni visibili dell’invecchiamento. Cremosa, dalla consistenza morbida e di veloce assorbimento, nuova Lichtena® Equilydra® Crema Ridensificante è un’emulsione ad azione rassodante che migliora la tonicitò della pelle e il riposizionamento dell’ovale, riducendo i segni visibili dell’invecchiamento sul viso. La formula avanzata di Crema Ridensificante svolge un’azione completa anti-età. Il risultato anti-età è sorprendente e l’efficacia è testata. Con Equilydra® Crema Ridensificante si migliora la tonicità della pelle e il riposizionamento dell’ovale, le rughe si attenuano visibilmente. Test innovativi hanno evidenziato un miglioramento significativo dell’elasticità della pelle e una riduzione dei segni delle rughe già dopo 4 settimane di utilizzo. In vendita in Farmacia.


MEDICINA


Terme di Comano: amiche per la pelle. Ogni giorno

Situate nelle Valli Giudicarie (nel Trentino sud-occidentale), alle spalle del Lago di Garda e al cospetto delle Dolomiti di Brenta – in una zona salubre dal clima di mezza montagna e dall’aria pura-, le Terme di Comano sono le uniche in Europa a poter vantare una specifica indicazione dermatologica. Alle Terme di Comano, in modo naturale e senza l’impiego di farmaci, da sempre si curano con successo le malattie della pelle, prime fra tutte psoriasi e dermatite atopica. Tutto in un contesto di paesaggi salutari, ospitalità calorosa, cucina genuina e sano divertimento. Per un benessere davvero a 360 gradi. L’efficacia delle acque bicarbonato-calcio-magnesiache, di origini antichissime, in tempi moderni è confortata da sempre nuove ricerche mediche internazionali, elaborate dai più autorevoli studiosi ed esperti in tema di dermatologia e termalismo. E’ accertato e comprovato scientificamente, per esempio, che con una temperatura alla sorgente (nelle dolomie del Gruppo di Brenta) di 27°C le acque di Comano sono ideali nella cura di psoriasi (in abbinamento a un’efficace fototerapia selettiva), eczemi e dermatiti di grandi e bambini. La Giornata Mondiale della Psoriasi è stata voluta per creare una rete di informazioni tale da evitare esclusione sociale o discriminazione per l’aspetto della pelle e per diffondere la conoscenza della malattia e delle opportunità terapeutiche, fra le quali un posto sempre più importante e qualificante viene assunto da quelle offerte dalle Terme di Comano. Per l’occasione, il 29 e 30 ottobre le Terme di Comano offriranno a tutti, malati e non, speciali momenti di approfondimento sulla patologia e sulle nuove frontiere curative. Convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale e aperte fino al prossimo 6 novembre, le Terme di Comano offrono anche una breve stagione invernale (3 dicembre 2011-15 gennaio 2012) nel moderno stabilimento all’interno del Gran Hotel Terme.
Per informazioni: tel. 0465.702626 – fax 0465.702281 – www.visitAcomano.it e info@visitAcomano.it




FIERE

MADE expo Milano Architettura Design Edilizia

La quarta edizione di MADE expo, in programma dal 5 all’8 ottobre ospiterà Components & Contract, il nuovo Salone dei Componenti, Materiali, Tecnologie e Macchine per il Design, il Contract e la Decorazione d’Interni. Un evento che nasce per andare incontro alle esigenze del mercato internazionale del progetto, che ha avvertito in misura sempre maggiore l’esigenza di un grande appuntamento fieristico che permetta alle imprese di ampliare i propri orizzonti commerciali, di creare connessioni con la clientela internazionale e di ricercare nuovi canali di vendita. MADE expo, la manifestazione internazionale punto di riferimento per il mondo delle costruzioni e del progetto, ha raccolto queste istanze elaborando il progetto di un nuovo Salone specificatamente dedicato al mondo del design, al contract e alla decorazione di interni. Una vetrina ricca di proposte, stimoli e suggestioni che diventa, per il pubblico di MADE expo, occasione di aggiornamento sulle ultime innovazioni. Con Components & Contract architetti, produttori di mobili, progettisti e designer di tutto il mondo hanno così a disposizione una vasta scelta di soluzioni, tecnologie e materiali adatti a sviluppare i migliori progetti. www.madeexpo.it