Rassegna di informazioni e notizie

GENNAIO 2011




LIBRI


Tre ottimi libri da leggere in questo mese

Non sono poche le nuove opere editoriali in mostra nelle vetrine all’inizio di ogni anno. L’amante della lettura si sofferma, ora indeciso, ora sicuro, davanti a questo o a quel libro di suo gradimento. Ne prende nota, si sofferma, indugia, e poi entra e sa che cosa acquistare. Il suo desiderio è quello di correre a casa e dar inizio ad una avventura intellettuale della più belle. Tre ottimi libri da leggere proprio in questo mese, tre volumi che riscaldano e il cuore e l’intelletto. Il primo, non molto semplice ma interessantissimo per il suo orientamento oltremodo letterario ed anche scientifico: “La prospettiva antropologica nel pensiero e nella poesia di Giacomo Leopardi”, pubblicato da Leo S. Olschki Editore in Firenze. Ben 675 pagine al costo notevole di euro 95, contenente gli atti del XII Convegno internazionale di studi leopardiani, svoltisi nel settembre del 2008 a Recanati, patria natale del Poeta, tenuti da illustri specialisti sia della lingua italiana sia della poetica leopardiana. Il volume, curato da Chiara Gaiardoni e Fabio Corvatta, si esplica magistralmente in ogni “dove” dell’antropologia leopardiana. Un’analisi dettagliata e minuziosa della lingua, del pensiero, della prosa, della poesia, della filosofia, della politica di Leopardi. Particolari sono le relazioni sul linguaggio del dolore e dell’amore nello Zibaldone, sull’uomo moderno e sull’esperienza del mondo, sull’arte della felicità, sulla gloria letteraria tra forza d’illusione e godimento nel mondo e nella società. Un vero e proprio saggio utilissimo a chi ama Leopardi e soprattutto agli studiosi, docenti e studenti, che intendono conoscere molto bene e meglio l’anima di un grande poeta, quale fu, e lo è ancora oggi. Edito da Garzanti consigliamo “Il caso Neruda” di Roberto Ampuero ( pagine 340, euro 18,60 ). Dalle pagine di questo romanzo emerge una nuova immagine di Pablo Neruda. Non soltanto il poeta, ma anche l’uomo, in tutta la sua vulnerabilità ed egoistica debolezza. Salutato con molto entusiasmo da stampa, pubblico e librai questo libro ha scalato le vette di tutte le classifiche dell’America latina e della Spagna, diventando il caso letterario degli ultimi anni. Mescolando realtà e immaginazione e dando nuova vita a uno dei personaggi letterari più conosciuti di tutti i tempi “Il caso Neruda” unisce intrigo, poesia, passione e il drammatico racconto della fine di un’era. Talvolta la fantascienza offre aspetti quasi realistici. Douglas Preston, autore americano di numerosi thriller di successo, ha descritto nel suo romanzo “Impatto” ( Rizzoli, pagine 468, euro 19,50 ) la drammatica vicenda di un pericoloso meteorite, precipitato sulle coste del Maine, diventato un’arma di potenza distruttiva nelle mani di terroristi. La CIA  affida a Wyman Ford il difficile incarico di scoprire l’uso che quei terroristi potrebbero farne. Il compito non è facile. Si intrecciano vari casi non facili da risolvere, perché all’agente Ford restano solo sessanta ore per salvare il nostro pianeta dalla catastrofe. Azione e avventura si fondono in maniera tale da lasciare con il fiato sospeso il lettore sino alla fine del romanzo.    
                                                                              UGO LO RUSSO


E’ dedicato alle nuove generazioni il “Calendalibro” Snam 2011

E’ dedicato alle nuove generazioni il “Celendalibro” Snam 2011. Un calendario, come nella tradizione della Società, e insieme un libro, per raccontare, anche dopo la fine dell’anno, la storia del sistema del gas attraverso gli occhi di un bambino, con il linguaggio e le illustrazioni da favola. Trasporto, rigassificazione, stoccaggio e distribuzione sono le attività di Snam Rete Gas, Gnl, Stogit e Italgas che, riunite in Snam dopo il processo di acquisizione concluso nel 2009, costituiscono un gruppo integrato di assoluta rilevanza nel business regolato del settore gas Italia, leader in Europa in termini di capitale investito ai fini regolatori. Un operatore che garantisce lo sviluppo delle infrastrutture e la flessibilità del sistema coerentemente con l’evoluzione del mercato del gas in Italia e che consente di usufruire di una fonte energetica a basso impatto ambientale. Attraverso le illustrazioni di Santiago Augustin Montiel – artista argentino con una lunga carriera nel mondo dei cartoni animati, anche giapponesi – la favola narra di un bambino che scopre una porta nel forno di casa. La pare ed entra in un luogo magico dove una fiammella gli narra la storia della “fabbrica del calore”: il mondo Snam. Il bambino incontra “Tubina”, una signorina con la fiammella in testa che lo soprannomina all’istante “Freddolotto” e lo accompagna alla scoperta della fabbrica del calore. Il loro viaggio comincia incontrando il “Signor Rigas”, l’impianto di rigassificazione che trasforma il gas liquido in gas, e il “Signor Press”, la centrale di compressione che spinge il gas allo stato gassoso nei tubi.  Insieme viaggiano nella “metropolitana del gas”, salendo su un maialino di acciaio – il pig, una sonda realmente impiegata per le periodiche ispezioni di sicurezza dei metanodotti – che li trasporta attraverso la rete di tubi fio all’impianto dei stoccaggio. Qui incontrano il gas immagazzinato per riserva, immaginato come una squadra di rugby pronta ad entrare i campo all’invito del Mister. “Tubina” e “Freddolotto” arrivano fino al centro di dispacciamento, ideato come uno strano essere con mille braccia e pieno di bottoni, seduto comodo in alto per regolare e sorvegliare il funzionamento della rete di trasporto e di tutti gli impianti ad essa connessi. Il viaggio si conclude quando i due protagonisti arrivano fino a un cancello: da lì lo sguardo spazia tra prati e colline, dove tanti cinesini con il cappello rosso a punta segnalano la presenza dei tubi sotterranei: I tubi pian piano si restringono e camminano in direzione della città, dove arrriva la distribuzione del gas. “Freddolotto” ripensa sempre a quel giorno fantastico in cui ha scoperto e imparato tante cose, soprattutto ogni volta che vede un termosifone.


Storaro. Scrivere con la Luce, i Colori, gli Elementi

E’ in libreria per Electa la nuova edizione della trilogia di Vittorio Storaro, maestro insuperato di fotografia cinematografica, aggiornata nei testi e nelle foto ed accompagnata da DVD mai distribuito, in cui egli stesso racconta i suoi studi, le sue immagini, i suoi film, la sua vita. “Scrivere con la luce – afferma Storaro – non è solo un’opera letterario/fotografica, ma il progetto di una vita per capire quanto filosofi, pittori, scienziati di tutto il mondo hanno speso in ricerca intorno al mistero della visione. E’ un insieme di scritti e immagini, frutto di circa trent’anni di esperienze, diviso in tre capitoli principali, contenenti un unico ragionamento di vita”. Edizione: Bilingue ita/ing – Autore: Vittorio Storaro – Editore: Electa/Accademia dell’Immagine – Pagine: 320, con 8 folder pieghevoli – Illustrazioni: 440 a colori – Formato: 29x29 cm .- Prezzo: 100 euro – In libreria da dicembre 2010.


Guida Milano futuro

Impegnata nell’ambizioso progetto dell’Expo 2015, Milano è oggi una metropoli estroversa, attenta al nuovo e rivolta al futuro. Allo stesso tempo, come poche altre città al mondo, può vantare un ricco e complesso passato di storia, tradizione, cultura e arte. Un patrimonio artistico, spesso poco noto, da conoscere e valorizzare, e una scelta di attività e luoghi del contemporaneo, che Milanofuturo, in questa prima edizione, intende proporre ai suoi lettori, sollecitandone l’interesse e la curiosità. Maria Novella Brenelli, storica dell’arte e Marco Majrani giornalista e fotografo, ideatori e curatori del progetto, hanno pensato di valorizzare la propria città proponendo una guida che segua una formula del tutto nuova, offrendo una serie di selezionati itinerari e brevi flash storico/artistici (pillole), che segnalano ai turisti, ma anche agli stessi milanesi, spesso distratti o troppo indaffarati, palazzi, monumenti, particolari quasi nascosti, siti meno conosciuti e insospettati di cui Milano è ricca. A questi percorsi d’arte si intreccia quella straordinaria galassia di attività nei campi dell’enogastronomia, dell’artigianato, dell’accoglienza, della tradizione locale e dei servizi, che caratterizza la qualità dello stile di vita e del territorio del nostro paese e della Lombardia in particolare. Inoltre, Milanofuturo intende offrire al cittadino milanese, all’uomo d’affari, al turista italiano e straniero un ventaglio completo di informazioni per meglio conoscere le attrattive della città durante la settimana della moda e del design o delle varie fiere, sia in occasione degli eventi anticipatori dell’Expo 2015. L’edizione 2011 verrà distribuita presso tutti gli aderenti alla guida e sarà in vendita nelle  principali librerie ed edicole di Milano. 176 pagine a colori , formato album 21x15 . Pubblicazione Biennale, costo 10 euro a copia – www.viaggiobene.it.


A tavola con le arance di Ribera dall’antipasto al dolce

E’ uscito il libro più buono! Di Gloria Brolatti e Monica Sartoni Cesari. Morellini Editore. Con la prefazione del cuoco Filippo La Mantia (Pagg. 96, 18 euro). Come nasce…Due giornaliste che adorano cucinare: una per hobby e una per mestiere, un grande chef che vuole essere chiamato “cuochino” e un prodotto d’eccellenza, le arance di Ribera (Agrigento), che si fregiano del marchio DOP (Denominazione d’origine protetta). E poi tanta voglia di aiutare bambini che soffrono. Sono gli ingredienti di A tavola con le arance di Ribera, dall’antipasto al dolce. 40 ricette illustrate, spesso inedite, light e di facile esecuzione, che utilizzano l’arancia per gli abbinamenti più classici, come l’anatra all’arancia e le crêpes. E per i mix più insoliti, come la pizza bianca con i carciofi o gli involtini di pesce spada. Poi i dolci, la marmellata, le caramelle di scorzette. Tanti piatti golosi per arricchire la cucina di ogni giorno di un alimento sano e prezioso e per stupire gli ospiti con poca fatica, perché le ricette sono spiegate passo per passo. I proventi derivanti dalla vendita di questo libro saranno interamente devoluti a: Fondazione Operation Smile Italia Onlus. Operation Smile, presieduta in Italia da Santo Versace, fa parte di un’organizzazione umanitaria internazionale di volontari medici, infermieri e altri operatori sanitari, che realizzano gratuitamente missioni umanitarie in oltre 50 Paesi del mondo, per correggere con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva gravi malformazioni del viso, come labbro leporino e palatoschisi, ma anche esiti da ustioni e traumi. Le labio-palatoschisi sono i tra i 4 più importanti difetti che si presentano alla nascita: i bambini che nascono con queste malformazioni possono avere difficoltà ad alimentarsi, parlare e perfino respirare. Grazie a Operation Smile, nel mondo, 160.000 bambini ora sorridono. E’ possibile ordinare il libro anche visitando il sito: www.operationsmile.it.


Il Correggio nella Camera di San Paolo

Electa pubblica Il Correggio nella Camera di San Paolo, un volume dedicato alla volta affrescata che decora il locale dell’ex monastero benedettino di Parma, eseguita dal Correggio tra il 1518 e il 1520. Il libro, curato da Francesco Barocelli, raccoglie gli scritti dei più grandi critici e storici dell’arte che fino ad oggi hanno studiato l’affresco, offrendo una ricca e interessante interpretazione che spazia attraverso diversi periodi della storiografia correggesca. Ne esce un percorso che mette in evidenza la storia e la fortuna critica del Correggio, proponendo una lettura nuova e originale dell’opera e del contesto monastico dove è inserita. Autori: Francesco Barocelli (a cura di) – Editore: Electa – Pagine: 372 –  Prezzo: euro 70.


Giulio Paolini: dall’Atlante al Vuoto in ordine alfabetico

Electa pubblica dall’Atlante al Vuoto, in ordine alfabetico di Giulio Paolini, libro d’artista che partendo da La verità (Einaudi, 1996) si presenta come un breve dizionario enciclopedico aggiornato, ampliato e ricco di immagini e testi inediti. Il volume è costruito attorno a termini quali atlante, bellezza, contemplazione, immagine, meraviglia, prospettiva, vedere, verità, vuoto…tutti lemmi commentati attraverso parole e immagini e filmati dalla poetica dell’artista. Autore: Giulio Paolini – a cura di: Sergio Risaliti – Editore: Electa – Collana: Libro d’artista – Pagine: 160 – Illustrazioni: 48 – Prezzo ed. limitata: 600 euro. In libreria a metà dicembre 2010. Due edizioni: una in cofanetto, con stampa originale, in edizione limitata, numerata e firmata, rivolta ai collezionisti e un’edizione libreria a più ampia tiratura. Dal 14 dicembre 2010 al 29 gennaio lo spazio Christian Stein Edizioni in Corso Monforte, 23 a Milano ospiterà la mostra di tutte le opere originali che illustrano il libro d’artista.


Pinacoteca di Brera. I dipinti

Electa propone la catalogazione completa dei dipinti della Pinacoteca di Brera. Un aggiornamento sistematico, con l’inserimento delle acquisizioni attuate dal museo negli ultimi quattordici anni, tra cui la collezione di Lamberto e America Vitali e gli autoritratti della raccolta di Casare Zavattini. Il volume conclude l’intensa attività svolta durante l’anno delle celebrazioni del Bicentenario della Pinacoteca di Brera. Il catalogo, a cura di Luisa Arrigoni e Valentina Maderna e introdotto dai saggi di Sandrina Bandera e Luisa Arrigoni , si presenta con una formula sintetica e moderna, riportando accanto alle riproduzioni fotografiche i soli dati essenziali delle opere e seguendo un semplice ordinamento alfabetico per autori, di facile e pratica consultazione. In libreria per Electa.



ARTE & CULTURA

Sedie di design in mostra ad Amburgo

Anche oggetti di uso comune come le sedie possono essere vere e proprie opere d’arte. E’ la certezza che si ricava visitando l’esposizione “Ideen Sitzen. 50 Jahre Stuhldesign” che si tiene attualmente al Museum für Kunst und Gewerbe di Amburgo. In mostra 100 sedie che rappresentano classici del design d’autore dagli anni 1960 ai nostri giorni. Oltre a sedie dalle forme più inconsuete, come la Bone Chair (sedia d’osso) di Joris Laaman, si possono ammirare poltrone, sgabelli chaiselongue e singolari sculture adibite a seduta. Oggetti con una funzione precisa che esprimono creatività e sono testimoni di un’epoca. Il catalogo elenca grandi nomi del design internazionale: ci sono Ron Arad con la sua “sedia ben temperata”, Günter Ferdinand Ris, autore della celebre “Sunball” Alessandro Mendini con la sua baroccheggiante “Poltrona Proust” e molti altri ancora. La mostra amburghese resterà aperta fino al 13 marzo. www.mgk-hamburg.de.


Salvatore Fiume. Un anticonformista del Nocecento

Salvatore Fiume - Le Tre Grazie
La Provicia di Milano ospita allo Spazio Oberdan una grande mostra antologica di Salvatore Fiume (1915-1997). Sono cento opere tra dipinti, sculture, disegni, illustrazioni e bozzetti per progetti architettonici e scenografie che documentano la lunga e molteplice attività dell’artista siciliano dagli anni Quaranta agli Anni Novanta. Lombardo d’adozione, ha vissuto a Milano che l’accolse negli Anni Trenta a Canzo, in provincia di Como, dove decise di risiedere e lavorare quando non viaggiava. Fiume padroneggiò diversi linguaggi espressivi: fu pittore, scultore, scenografo, architetto, poeta e narratore. Non seguì mai le mode del momento, piuttosto rimase fedele a un proprio ideale di pittura mutuato dalla formazione classica. Il che non gli impedì di sviluppare una personalità artistica originale e indipendente e di elaborare immagini riconoscibili come soltanto sue. Per questo può definirsi un anticonformista del Novecento. Fiume fu profondamente influenzato dal Quattrocento italiano, dalla pittura di Velázquez e Goya e, nel Novecento, da Picasso e dalla pittura metafisica di De Chirico, Savinio e Carrà. La mostra, suddivisa per temi  e periodi, si sviluppa in sei sale toccando tutti i momenti più significativi del suo percorso artistico, con opere di proprietà della Fondazione Fiume e una ventina di pannelli esplicativi, con immagini e testi di approfondimento. Il catalogo della mostra presenta interventi critici originali di Luca Beatrice, Flaminio Gualdoni ed Elena Pontiggia. Info: tel. 02 7740 6300/6302.
www.provincia.milano.it/cultura.


Ah, che rebus! A Roma

Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia. Roma, Palazzo Poli fino all’8 marzo 2011. L’Istituto Nazionale per la Grafica chiude le celebrazioni del 35° anno dalla fondazione con una mostra originale e innovativa: Ah, che rebus! A cura di Antonella Sbrilli e Ada De Pirro. Con la collaborazione dell’Associazione Rebussistica Italiana e del CATTID – sapienza. Con il Patrocinio del Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo, Sapienza Università di Roma. Le due curatrici, con la consulenza di Stefano Bartezzaghi, la collaborazione di un folto gruppo di studiosi per il catalogo e il sostegno dell’Istituto per la parte organizzativa, hanno compiuto scelte precise, orientandosi alla storia del rapporto tra arte e rebus, e selezionando per la mostra opere, in originale o in fac simile, di particolare interesse. Che cos’è un rebus? Un piccolo enigma da decifrare, un disegno che nasconde una frase, un passatempo. Un gioco. Eppure, questo gioco ha una storia antica che, a ripercorrerla, rivela molte sorprese: nel passato grandi artisti hanno elaborato rebus, da Leonardo da Vinci con e sue cifre figurate (presentate in un video e riprese anche da artisti contemporanei), agli incisori Stefano Della Bella e Giuseppe Maria Mitelli. La mostra mette a confronto l’antico e il moderno, in un viaggio di andata e ritorno tra arte e rebus dal Cinquecento a oggi, con rimandi continui fra il gioco e l’espressione artistica. I rebus dell’Ottocento, con le loro lettere animate, sono accostati agli esperimenti futuristi, come nel disegno Marinetti ferito dei fratelli Cangiullo. Le atmosfere metafisiche dei Bagni misteriosi di Giorgio De Chirico dialogano sia con le vignette dei rebus moderni sia con dipinti, video disegni contemporanei legati all’enigma. Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, Palazzo Poli (via della Stamperia 6). Ingresso libero. Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta.


Ceramiche e Tessuti. Dialogo tra arti toscane del Rinascimento

A novembre è stato aperto al Museo del Tessuto di Prato, la mostra Ceramiche e Tessuti. Dialogo tra arti toscane del Rinascimento, frutto della collaborazione scientifica fra il Museo del Tessuto e il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino. Esempi significativi di ceramiche prodotte dalle botteghe di Montelupo dal XIV al XVI secolo (piatti, boccali, scodelle) dialogano con i tessuti operati di seta realizzati nei principali centri manifatturieri italiani ed europei, mostrando similitudini espressive nei decori e relazioni sul piano della destinazione d’uso (arredi e suppellettili da mensa, da corredo o per occasioni particolari. Il confronto tra le arti avviene sul piano iconografico dove è possibile riconoscere il filo invisibile che le associa, e che risiede nel disegno e nei comuni modelli culturali di riferimento mostrando significative similitudini espressive. Sono testimonianze di queste relazioni le maioliche del tardo Quattrocento dal ricco repertorio decorativo vegetale, con pigne, melograni e fiori di cardo presentate a fianco di tessuti di pregio come velluti e damaschi ornati dai medesimi simboli e decori così come il piatto con la decorazione “a nodo infinito”, simbolo cinese di continuità che ritroviamo, nel gioco dei rimandi, su cinquecenteschi tessuti ricamati di manifattura italiana. Così come il Museo del Tessuto rappresenta per il distretto tessile di Prato la memoria produttiva locale ed l’interlocutore culturale di riferimento con le collezioni che documentano la produzione tessile dell’era paleocristiana fino ai giorni nostri a Montelupo, il Museo della Ceramica, rappresenta un’istituzione unica dove sono esposti oltre 1000 documenti ceramici, gran parte dei quali frutto di un lungo lavoro di scavo e restauro nelle discariche prodotte dalle antiche fornaci del luogo. Termine della mostra 26 febbraio 2011. Tel.0574 611503.


Botticelli nelle collezioni lombarde

In occasione del cinquecentenario della morte dell’artista fiorentino, la mostra Botticelli nelle collezioni lombarde, in programma al Museo Poldi Pezzoli fino al 28 febbraio 2011, riunisce per la prima volta le opere di uno dei più grandi maestri del Rinascimento italiano conservate nelle collezioni pubbliche milanesi e lombarde. Il Museo Poldi Pezzoli, infatti, possiede ben tre opere di Sandro Botticelli: due dipinti di grande qualità, la Madonna del Libro e il Compianto sul Cristo morto, e un bellissimo ricamo raffigurante l’Incoronazione della Vergine, eseguito su disegno dell’artista per un cappuccio di piviale. Accanto a queste opere la mostra presenta importanti prestiti provenienti dalla Pinacoteca dell’Accademia Carrara di Bergamo – il Ritratto di Giuliano de’ Medici, la tavola raffigurante la Storia di Virginia e il Cristo dolente in atto di benedire – e due disegni conservati alla Biblioteca Ambrosiana, appartenenti al celebre Codice Resta, San Tommaso che riceve la cintola e Pallade su un piedistallo. L’esposizione, a cura di Andrea Di Lorenzo e Annalisa Zanni, intende valorizzare la presenza nelle collezioni lombarde dell’artista fiorentino e guidare il visitatore alla scoperta della sua produzione attraverso una rappresentazione completa delle tecniche in cui si manifestò l’arte di Botticelli e della sua bottega, nel periodo più significativo della sua attività, che va dall’inizio degli anni ottanta alla fine degli anni novanta del Quattrocento. Seguendo l’evoluzione dello stile dell’artista, la mostra propone una riflessione sui temi della bellezza, della devozione e della penitenza, passando dal carattere pacato e prezioso della Madonna del Libro ai toni patetici e drammatici e ai colori squillanti del Compianto. L’esposizione è anche l’occasione di un importante recupero: infatti la Madonna del Libro, molto sofferente, è stata restaurata grazie alla generosità di Marta Marzotto, in ricordo della figlia Annalisa. L’allestimento, progettato da Luca Rolla e Alberto Bertini, è di grande impatto emotivo, isola i capolavori e, favorendo un incontro personale e diretto con l’opera, permette di coglierne i significati più profondi. A disposizione dei visitatori, un apparato didattico completo a cura di Stefano Zuffi, costituito da audio guide realizzate da Star srl, che accompagnano nel percorso espositivo e nella comprensione delle opere e da pannelli a cura di Emilio Fioravanti (G&R Associati) per la parte grafica. Accompagna la mostra un catalogo, a cura di Andrea Di Lorenzo, edito da Silvana Editoriale. Museo Poldi Pezzoli via Manzoni 12 Milano  tel. 02 796334 www.museopoldipezzoli.it.


Melozzo da Forlì

“Senza Melozzo, il Cinquecento di Raffaello e Michelangelo non sarebbe mai esistito”. L’opinione di Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, rende perfettamente l’idea di quanto il maestro forlivese abbia “pesato” sull’intero Rinascimento. Dal 29 gennaio al 12 giugno, la sua città natale – Forlì – lo celebra con la più completa esposizione che mai gli sia stata dedicata. Al San Domenico saranno esposte praticamente tutte le opere “mobili” dell’artista, riunendo anche gli affreschi staccati del colossale ciclo da lui creato per l’abside della Chiesa dei Santi Apostoli a Roma, ciclo disperso tra i Musei Vaticani e Quirinale. La mostra proporrà inoltre capolavori dei grandi, da Mantegna, a Piero della Francesca (in mostra, per la prima volta, anche la sua “Madonna di Sinigaglia”), da Bramante a Berruguete, da cui Melozzo trasse insegnamenti e suggestioni o che, come il Beato Angelico, Mino da Fiesole, Antoniazzo Romano, frequentò nella Roma pontificia. Infine un ampia sequenza di opere, selezionate per precise affinità, di artisti che a lui si ispirarono, in particolare Raffaello presente in mostra con  nucleo strepitoso di capolavori, e che di lui furono allievi, primo tra tutti Marco Palmezzano. Insieme a opere di Perugino, Benozzo Gozzoli, Paolo Uccello, a comporre una emozionante carrellata di grandi interpreti di uno dei momenti più felici della storia dell’arte. La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, è curata da Antonio Paolucci, Daniele Benati e Mauro Natale. L’allestimento sarà curato dallo Studio Wilmotte et Associes di Parigi e Lucchi & Biserni di Forlì. Catalogo Silvana Editoriale.
www.mostramelozzo.com.


L’Africa delle Meraviglie Arti africane

Il 2010 è stato l’anno dell’Africa. Si sono celebrati i cinquant’anni della decolonizzazione (anche se pochi se ne sono accorti) e si sono tenuti i mondiali di calcio in Sudafrica. A Genova, chiude quest’anno “africano” e aprirà quello nuovo una grande esposizione che cercherà di offrire un’altra visione dell’Africa attraverso le arti del continente. La mostra riunisce un consistente numero di importanti opere d’arte africana tradizionale presenti nelle collezioni private italiane, molte delle quali mai esposte prima. Maschere, figure d’altare, “feticci”, pali funerari, oggetti rituali e d’uso quotidiano, tutte opere dal grande valore estetico capace di portarci dritti al cuore delle culture dell’Africa subsahariana, dei loro costumi e modi di vita: dal Mali al Congo, dalla Costa d’Avorio al Camerun. Un’occasione per scoprire un patrimonio spesso misconosciuto, a lungo e ingiustamente posto sotto l’etichetta di “arte primitiva”. La mostra è articolata in due parti autonome ma connesse con sede a Palazzo Ducale e al Museo delle Culture di Castello d’Albertis. La sezione di Palazzo Ducale presenta le opere in maniera piuttosto “classica”, riprendendo i modi attraverso cui gli oggetti africani trovano posto nelle nostre case e nelle gallerie così come nel nostro immaginario (come quando parliamo di “maschere” e “feticci”) per poi smontarli: il visitatore sarà così condotto attraverso la dinamica stessa del percorso espositivo (e cioè senza pesanti apparati didattici) a interrogarsi sullo sguardo che porta sugli oggetti e sull’esperienza che sta facendo. La sezione della mostra presente al Castello D’Albertis, esso stesso casa di un collezionista, proporrà invece, attraverso installazioni apposite, un percorso che avrà come tema l”autenticità”, tanto quella degli oggetti che delle culture da cui provengono, per riflettere intorno ai fantasmi della “purezza” e della “contaminazione” che animano i nostri desideri e paure. Palazzo Ducale – Sottoporticato Piazza Matteotti 9 Genova – Castello D’Albertis, Museo delle culture del mondo Corso Dogali 18 Genova – Info: tel. 010 5574064- /65.


Garibaldi a Palermo. a Viareggio

Una mostra intorno ad un capolavoro. La propone dal 22 gennaio al 13 marzo il Centro Matteucci per l’Arte Moderna nella sede di Viareggio. Il capolavoro è il celebrato Garibaldi a Palermo dipinto intorno al 1860, quindi quasi in presa diretta con l’evento raccontato da Giovanni Fattori. Il grande olio è una delle raffigurazioni più famose sul tema dell’Epopea dei Mille e di certo è la più “cinematografica” fra esse. E’ del resto documentato come grandi registi quali Blasetti e Visconti si siano rifatti alle inquadrature di Fattori e a questa specifica opera per grandi film, da 1860 a Senso e  Il Gattopardo, opere cult della cinematografia risorgimentale. Per entrambi si è rivelato determinante lo studio del linguaggio figurativo, oltre che narrativo di Fattori, l’artista, tra i Macchiaioli, più dotato di vena creativa e insuperabile nel trasfondere nelle scene militari lo spirito e le attese di un’Italia prossima a divenire Nazione. La scelta dei curatori – Giuliano Matteucci, Francesca Panconi e Roberto Viale – non si è risolta in una semplice e scontata mostra sul Risorgimento, bensì in quello che, data l’unicità dell’opera, potrebbe essere definito un vero e proprio dossier storico-pittorico. Riscoperto alla metà del secolo scorso dopo anni di oblio, lo si può considerare punto cruciale della maturazione dell’artista, un’icona in quel genere di rappresentazioni emotive ove, prendendo a pretesto i grandi eventi bellici nei quali “il grido di dolore” dei soldati italiani si era elevato più alto e più forte, egli, a suo modo, se ne fa portavoce, tramandandone la memoria in immagini di straordinaria intensità. Incentrato su uno degli episodi cruenti della campagna di Garibaldi in Sicilia, al di là di ogni retorica, documenta il momento in cui le truppe con le camicie rosse sono impegnate il 27 maggio negli scontri all’ingresso di Palermo nei pressi di Porta Termini, oggi Porta Nuova. Tagliata sullo sfondo, se ne riconosce la massiccia linea architettonica avvolta nei fumi degli spari e circondata dalle macerie, mentre, alla destra, si distingue netta la sagoma del Generale, attorniata, probabilmente, da quelle dei collaboratori Bixio, La Masa, Turr e Nullo. Viareggio, Centro Matteucci per l’Arte Moderna, via D’Annunzio 28 .


Maria Cristina Carlini. Miami

Nuova tappa per la creatività di Maria Cristina Carlini che accoglie l’invito della città di Miami e porta le sue opere monumentali all’attenzione del pubblico della Florida con diversi eventi che mettono in risalto non solo la sua produzione ma anche la figura da artista. L’esposizione, intitolata Maria Cristina Carlini. Miami, coinvolge diversi luoghi della città americana nella settimana che vede l’apertura della nuova edizione di “Art Basel Miami Beach 2010”. La mostra si svolge nell’ambito della manifestazione “Sculpt Miami Fair”, evento collaterale di Art Basel Miami Beach. Cinque sono le opere monumentali in acciaio corten ospitate a Miami: Granvia, Isole, Icaro, La Vittoria di Samotracia e Mistero, tutte di grande impatto visivo. Le sculture sono esposte sino al 30 gennaio 2011 in diverse sedi: di grande rilievo, il Miami Dade College, la più vasta università della Florida che festeggia quest’anno il 50° anniversario della sua apertura; il suggestivo Sculpture Park della Florida International University all’interno del quale sorge il Frost Art Museum, per arrivare al Botanical Garden di Miami Beach. Per questa instancabile artista rimane fondamentale poter esporre le sue sculture in luoghi pubblici. Come si è spesso sottolineato commentando le mostre “en plein air” di Maria Cristina Carlini, il suo “fare cultura” oltre ad avere implicazioni estetiche ed artistiche, ha l’obiettivo di interagire e relazionarsi anche psicologicamente con l’ambiente. La potenza e la matericità sono le caratteristiche principali delle opere monumentali di Maria Cristina Carlini. La scultrice milanese, sempre alla ricerca di un mezzo espressivo e di una cromaticità spontanea, va  oltre la scultura intesa come celebrazione. Alcune delle sue monumentali sculture sono collocate in modo permanente presso i Musei Civici di Pesaro (2005), l’Archivio Centrale dello Stato di Roma Eur (2006), la Corte dei Conti di Milano (2007), la nuova Fiera di Milano a Rho (2008), in piazza dei Valdesi a Cosenza (2008), nella città di Parigi (2009), presso i Giardini di Porta Marina a Loreto (2009), sul Lungomare Italo Falcomatà di Reggio Calabria (2010), in Cina, nelle città di Pechino, Jinan e Tianjin (20010) e negli Stati Uniti a Denver (2010).


Apre il Museo del Novecento

Morandi - Natura Morta
Nel cuore di Milano, in piazza Duomo, l’arte del XX secolo, ha aperto al pubblico il 6 dicembre, negli storici ambienti del Palazzo dell’Arengario, il Museo del Novecento, nuovo spazio museale del Comune di Milano dedicato all’esposizione di oltre 400 opere d’arte del XX secolo. Gratuito fino al 28 febbraio 2011, il Museo è stato inaugurato con una grande festa dedicata alla città: musica e intrattenimento per festeggiare l’arte e la cultura. “Il Museo del Novecento, nato dalla trasformazione del Palazzo dell’Arengario, rappresenta una delle più grandi opere europee dedicate alla cultura – spiega il Sindaco di Milano, Letizia Moratti – Un luogo prestigioso, nel cuore della città, dove poter conoscere e approfondire l’arte del Novecento ammirando le grandi collezioni che Milano ha ereditato e costruito nel tempo incrementando le Civiche Raccolte milanesi. Un patrimonio della città che con questo museo diventa opportunità di conoscenza per tutti”. “Un’installazione non un’architettura. Uno spazio da visitare con il corpo per entrare in contatto con una serie infinita di capolavori, che abbiamo visto tante volte riprodotti sulle copertine dei libri di tutto il mondo – dichiara l’architetto Italo Rota -. Una installazione per attivare il b-side di piazza del Duomo che ha sempre vissuto dell’eterno successo della Galleria.  “Milano, il Museo e l’Arengario sono racchiusi in un percorso che si attraversa come una grande installazione che incorpora l’osservatore per mostrargli passo per passo gli incroci con gli episodi della Storia dell’Arte più alti del secolo Novecento – spiga l’architetto Fabio Fornasari -. E’ un museo che accompagna alla visione e all’osservazione non delle sole opere d’arte, ma anche alle “visioni” degli artisti”. “Tutti noi siamo figli del Novecento che è tutt’altro che un secolo breve. E’ un secolo sconfinato. Un ponte ideale fra un passato che non passa e un futuro di cui abbiamo bisogno – dichiara l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – E questo museo vuole riconoscere e rappresentare tale relazione che pone interrogativi sulla nostra identità”. “Tra anni di lavori per 140mila ore di attività complessive e una media di 80 operai e di 25 restauratori altamente specializzati in cantiere al giorno. Questi sono alcuni numeri che rendono l’idea della grande attenzione che questa Amministrazione ha dedicato al recupero di un luogo emblematico della nostra città – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini -.Con la trasformazione dell’Arengario ridiamo vita a un lato di piazza Duomo che fino ad oggi ha vissuto in un buio quasi profondo – prosegue – e apriamo alla città uno spazio sempre e solo dedicato a funzioni di ufficio e, quindi, mai oggetto di una vera e propria valorizzazione”- “I musei nascondono per mostrare: abbiamo cercato di ribaltare questo assioma pensando ad un museo progettato verso la città, che si snoda intorno a più fulcri – dichiara Marina Pugliese, direttore del progetto scientifico e coordinatrice del Comitato – Il percorso, sviluppato in successione cronologica, parte dall’inizio del secolo e attraversa i maggiori movimenti e correnti dell’arte italiana per chiudersi simbolicamente con il 1968, anno di svolta sociale ed artistica verso nuove  forme di espressione”. Il Museo del Novecento si estende su una superficie di 8.200 mq di cui 4mila dedicati allo spazio espositivo. Il progetto, vinto dal Gruppo Rota, composto da Italo Rota, Fabio Fornasari, Emmanuele Auxilia, Paolo Montanari e Alessandro Pedretti prevedeva una modifica, la riorganizzazione e il restauro del Palazzo dell’Arengario in perfetta armonia con le opere, modellando gli spazi in funzione del grande patrimonio della città. Quattocento le opere in mostra, tutte appartenenti alle Civiche Raccolte Artistiche del Comune di Milano. Si tratta di una collezione imponente che trova casa al Palazzo dell’Arengario esito di una rigida selezione..


Mirta Carroli a Ferrara

Sabato 4 dicembre 2010 alle ore 17,30 all’interno delle sale espositive e nel giardino di Palazzo Schifanoia a Ferrara in Via Scandiana 23, verrà inaugurata la personale della scultrice Mirta Carroli a cura di Angelo Andreotti, Direttore dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara, che resterà visitabile fino al 27 marzo 2011. Si apre così l’iniziativa lanciata dalla Direzione Artistica dei Musei Civici di Arte Antica della città di Ferrara, che vuole offrire una prospettiva di visita ai Musei di Arte Antica della città Estense, creando esposizioni di importanti artisti contemporanei, che attraverso le loro opere vengono chiamati a dialogare con gli spazi museali. Il lavoro della scultrice Mirta Carroli, nata a Brisighella e bolognese di adozione, è incentrato sullo studio di forme ancestrali, quasi primordiali, che si rifanno al mito e alla vita quotidiana dell’uomo, evocando le antiche civiltà. Dall’osservazione dei meravigliosi affreschi nel Salone del Ciclo dei Mesi di Palazzo Schifanoia, l’Artista ha colto l’incredibile presenza di numerosissime forme di uccelli posati in ogni luogo rappresentato, ciascuno con un preciso significato esoterico, altro tema fondamentale della ricerca artistica di Mirta Carroli. Le opere che compongono l’esposizione sono quindi ispirate alle forme, al canto e al volo degli uccelli, tema ricorrente ad ampiamente indagato nella storia dell’arte della scultura, ma in questo caso con stretto riferimento agli uccelli degli affreschi. Il ferro e l’acciaio cor-ten sono i materiali che l’artista utilizza per le sue forme forti e leggere, che occuperanno le sale interne del Palazzo ed il suo giardino, dove raggiungeranno le grandi dimensioni. Musei Civici di Arte Antica Palazzo Bonacossi via Cisterna del Follo, 5 -  Ferrara. Tel. 0532.232933 – www.mirtacarroli.it.




TEATRI

Teatro Nuovo

Dal 4 al 16 gennaio è di scena Franca Rame e Dario Fo in “MISTERO BUFFO DALLA ORIGINI”  con brani tratti da Mistero Buffo. Esattamente 41 anni fa andavamo in scena qui a Milano con Mistero Buffo. Era il 1969. Recitavamo in un capannone di una piccola fabbrica dismessa dalle parti di Porta Romana che noi avevamo trasformato in una sala di teatro con il nostro gruppo. In quell’occasione Franca ed io ci alternavamo sul palcoscenico eseguendo monologhi di tradizione popolare, tratti da giullarate e fabliaux del medioevo, non solo italiane, ma provenienti da tutta Europa. Lo spettacolo ottenne grande successo e venne replicato centinaia di volte nel nostro teatro di via Colletta, in palazzetti dello sport, chiese sconsacrate, locali cinematografici, in balere e perfino in teatri normali. Mistero Buffo cercava di dimostrare che esiste un teatro popolare di grande valore, nient’affatto succube o derivato da testi della tradizione erudita, espressione della cultura dominante. In quell’occasione ci si sentiva ripetere a tormentone: “Non esiste una forma espressiva popolare autonoma perché l’unica cultura autentica e di pregio è quella espressa dal potere dominante. L’altra, quella cosiddetta popolare, in verità è solo risultato di scopiazzature.” Insomma: gli unici poeti validi sono quelli dalle corti dei principi e dell’alta borghesia. Fu proprio in quel tempo che scoprimmo dei ricercatori di grande valore che ci davano ragione, a cominciare da Pitrè, Toschi e De Bartholomeis, Tullio de Mauro e Gianfranco Folena, il quale nel suo saggio “Il Linguaggio del caos” ci dedicava uno straordinario capitolo (“Le lingue della commedia e la commedia delle lingue”) nel quale, fra l’altro, diceva: “l’interlingua teatrale di Fo non richiede dal pubblico per essere intesa specifiche competenze dialettali perché la mimica, il lazzo, l’onomatopea compensano l’apparente arbitrarietà linguistica e la carenza semantica e perché Fo, grandissimo mimo, padroneggia da maestro le tecniche del discorso e della narrativa popolare. […] Se volete godervi per esteso il significato di giullare, se pur tradotto nel nostro tempo, andate ad assistere a qualche brano di Mistero Buffo messo in scena da Franca Rame e Dario Fo. Li potrete ottenere un’idea del tutto credibile di cosa fosse il teatro satirico dei giullari medioevali.” Debuttando anche fuori dall’Italia dall’Inghilterra alla Spagna, per poi arrivare in Grecia e in Russia, rintracciavamo brani del tutto sconosciuti raccolti da ricercatori di paesi e culture diverse. Noi  lì si metteva in scena quasi a soggetto. Il testo definitivo lo si stendeva solo dopo averlo recitato per mesi interi. Ritrovammo canovacci rappresentati secoli fa dai comici dell’arte, soprattutto in Francia, brani recitati da Arlecchino e da altre maschere, e in seguito a un nostro viaggio in Cina riuscimmo ad arricchire il nostro repertorio anche della “Storia della tigre”. Così, ad un certo punto, ci accorgemmo recitando a Roma nello chapiteau di un circo viaggiante che raccoglieva più di 2000 persone che la mole del testo di Mistero Buffo si era ormai decuplicato. Per riuscire a misurarne la dimensione decidemmo di recitare ogni sera uno spettacolo con testi completamente differenti. Così si giunse a mettere in scena la bellezza di sei “Misteri Buffi”. Ma se dovessimo oggi ripetere lo stesso esperimento, siamo certi che la sequenza delle nostre esibizioni raggiungerebbe il numero di dieci e più testi autonomi. Oggi dopo quasi mezzo secolo, torniamo in scena, di nuovo a Milano, con una selezione di questo nostro spettacolo “dei primordi”. Non ci è stato facile decidere quali testi privilegiare. Siamo sicuri che durante queste due settimane di teatro, nelle varie serate inseriremo qua e là altre testi e soprattutto andremo recitando all’improvviso in modo a dir poco esagerato. Ma dovete capire: per noi recitare non è solo un mestiere, ma è anche e soprattutto un divertimento. Che raggiunge il massimo del piacere quando riusciamo a inventarci nuove situazioni e buttare all’aria convenzioni e regole. Speriamo di comunicarvi questo nostro spasso e di riuscire e sorprendervi, farvi ridere e magari pensare.                                                                          Dario Fo


Teatro Carcano

In scena Compagnia Corrado Abbati “LA VEDOVA ALLEGRA” Operetta di Victor Léon e Lèo Stein – Musica di Franz Lehár, mercoledì 5 gennaio ore 20,30 giovedì 6 gennaio ore 15,30 – regia di Corrado Abbati. Centocinquanta anni fa, nel 1861, il commediografo librettista francese Henri Meilhac (lo stesso di Carmen di Bizet) scrisse un piacevole vaudeville che però divenne famosissimo solo grazie alla musica di Franz Lehár: era nata La vedova allegra,. “Non si offenda, ma questa non è mucica”: questa frase, dettata dallo stesso Lehár, appariva incisa sulle medaglie che la direzione del teatro An der Wien offrì in omaggio per celebrare la trecentesima replica dell’operetta. Una rivincita che il musicista volle concedesi nei confronti della direzione del teatro stesso e dei critici, che la sera prima, il 30 dicembre 1905, gli avevano rivolto lo scettico e non lungimirante apprezzamento. Ma forse avevano ragione. La vedova allegra non è musica. È molto di più: è un’emozione, un esperienza sensitiva che si stampa a lungo nella memoria di chi l’ascolta.
Hello, Dolly! Di Jerry Herman e Michael Stewart – venerdì 7 gennaio ore 20,30, sabato 8 e domenica 9 gennaio ore 15,30. Hello, Dolly! È una pietra miliare del teatro musicale leggero e benché sia nata oltreoceano, ha una forte impronta europea che le deriva dall’avere nel copione una importante fonte letteraria, così come era successo mezzo secolo prima per la Vedova Allegra. Le due vedove (Anna Glavari, Dolly Levi) hanno in comune non poche elementi: la figura intraprendente e autorevole di una grande protagonista, la gran baldoria di colpi di scena e di equivoci, l’esuberanza del galop di Herman che evoca il can can di Lehár, il forte potere di reminiscenza immediata della musica. Le due vedove sono unite anche da un destino che ha come comune denominatore il grande successo e la straripante popolarità.
Teatro de Gli Incamminati – Teatro Stabile di Sardegna, Teatro Carcano in collaborazione con Teatro Comunale di Imola – Diablogues/Compagnia Vetrano Randisi presentano dal 12 al 23 gennaio “I GIGANTI DELLA MONTAGNA” di Luigi Pirandello – scene di Marc’Antonio Brandolini – luci di Maurizio Viani – costumi Mela Dell’Erba – regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. L’arrivo della “Compagnia della Contessa” alla Villa dove il Mago Cotrone e i suoi “Scalognati” hanno scelto di vivere per isolarsi dalla “civiltà”, è l’incontro fra due universi uguali e contrari. La Compagnia, fedele all’idea di Poesia assoluta, si è ormai ridotta in miseria: nessuno, nel mondo, sembra più disposto ad ascoltare e comprendere. Ma ecco che arrivati alla Villa, come in un sogno, ciò che i teatranti cercano strenuamente sembra manifestarsi in quel luogo prodigioso: in un gioco fantastico di apparizioni e trasfigurazioni, di doppi  e di identità rubate, la Villa e i suoi abitanti evocano e materializzano i personaggi, le scene, le atmosfere de La favola del figlio cambiato, l’opera che i poveri attori cercano di rappresentare senza più riuscirci. Cotrone invita i suoi ospiti a rimanere, per creare insieme nuovi e favolosi incanti dei quali potranno godere lì dentro, solo per loro, ma la Contessa Ilse non può accettare di chiudersi tra quelle mura. La sua missione è di portare a far vivere a Poesia tra la gente, e decide quindi di affrontare il confronto con la realtà, a costo della sua stessa vita. Il finale dell’opera – mai scritto – fu sognato e raccontato da Pirandello al figlio Stefano dopo una notte molto agitata, e vede soccombere Ilse nel suo estremo sacrificio.


Teatro Degli Arcimboldi

21 gennaio 2011 ore 21.00 è di scena “I GRANDI PAS DE DEUX” – Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi – Marinel Stefanescu. Un’intera serata dedicata ai grandi Pas de deux ci riporta a celebrare la bellezza del balletto classico attraverso capolavori senza tempo. Tra i più noti, gli estratti da balletti come il Corsaro, Don Chisciotte, Coppelia, Fiamme di Parigi, Arlecchinata, Raymonda, alcuni riproposti nella loro versione originale, altri riscritti nell’efficace linguaggio coreografico di Marinel Stefanesco, come Lo Schiaccianoci. Completano il programma duetti creati su musiche immortali quali la Sonata al chiaro di Luna di Beethoven, Sogno d’Amore di Liszt, Spartacus di Kaciaturian. Uno spettacolo che ripresenta al pubblico la compagnia del Balletto Classico Cosi-Stefanescu, da trent’anni punto di riferimento della danza internazionale. Sono previste riduzioni per gruppi, giovani ed anziani.
Dal 27 al 30 gennaio  ore 21,00 è di scena Giorgio Panariello –“ PANARIELLO NON ESISTE”. Reduce dall’enorme successo di Ogni maledetta domenica, il radio show che per otto settimane lo ha tenuto impegnato su RTL 102,5, e dal Teatro The Club di Roma, dove ha intrattenuto il pubblico e gli ascoltatori con monologhi e personaggi ispirati all’attualità, Giorgio Panariello, dopo il debutto all’Auditorium Conciliazione di Roma del 27 dicembre, porterà il suo nuovo, attesissimo show sul palco del Teatro degli Arcimboldi. Teatro degli Arcimboldi viale dell’Innovazione, 20 Milano.


E a te…come piace ridere?

Il gusto di ridere con gli amici vecchi e nuovi: Comedy Central è l’unico canale italiano al 100% comico. Caratterizzato da un palinsesto dedicato 24 ore su 24 al divertimento, Comedy Central offre un intrattenimento per tutti i gusti, attraverso le serie di maggiore successo create dal suo network internazionale, come Sout Park, fino alle più belle esibizioni dal vivo dei maggiori attori italiani e internazionali (da Enrico Brignano a Sarah Silvermann). Il gusto di ridere italiano: Comedy Central dedica molto spazio del suo palinsesto alla produzione di show italiani, offrendo ai giovani comici una vetrina di prestigio accanto agli interpreti più famosi dell’arte di far ridere. Le caratteristiche della risata all’italiana sono uniche al mondo e a queste Comedy Central dà voce raccontando il paese attraverso la lente di ingrandimento dell’ironia e del divertimento. Il gusto di ridere con i miti in esclusiva: con un offerta sempre nuova, offre in esclusiva al proprio pubblico una vetrina sulle più importanti serie italiane e internazionali tutte da ridere. Accanto a prestigiose anteprime assolute per il pubblico (come Le regole dell’amore e Community), Comedy Central accompagna il suo pubblico alla riscoperta dei miti della comicità di sempre (come Will Smith e Benny Hill). Il gusto di ridere fuori dalla Tv: da cique anni con un importante tour estivo, Comedy Central fa vivere il proprio Brand nelle piazze italiane regalando spettacoli gratuiti grazie  ai quali giovani comici provano le luci della ribalta accanto ad artisti famosi. Il clima di divertimento che caratterizza le riprese degli show è da sempre un’esperienza di allegria e spensieratezza indimenticabile. Canale 122 e 123 di Sky.


Teatro Elfo Puccini

Dal 18 al 30 gennaio Sala Bausch è di scena “LE MAMMOLE” di Michel Marc Bouchard, Regia Lorenzo Fontana. Associazione 15Febbraio con sistema Teatro Torino.
Dal 21 al 30 gennaio Sala Shakespeare è di scena “L’AVARO” di Molière – Ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari – regia Marco Martinelli – Ravenna Teatro.


Teatro Ventaglio Smeraldo

Il 24 e 25 gennaio – dal 31 gennaio e 1 febbraio ore 20,45, Luigi e Alessandra Pignotti presentano Compagnia Argentina Roberto Herrera in “TANGO” – direzione e coreografie Roberto Herrera – direzione musicale Ariel Rodriguez – arista invitato Estanislao Herrera – ballerini: Silvana Capra, Roberto Herrera, Agustina Pardo, Estanislao Herrera, Florencia Mendez, Pedro Zamin, Lorena Goldestein, Nicolas Filipeli, Yesica Esquivel, Ariel Leguizamon, Sofia Mira, Matias Jaime. Decarisìmo Quintetto diretto da Ariel Rodriguez – musicisti: Ariel Rodriguez, piano – Nicolas Henrich, Bandoneon – Emiliano Bellitto, Contrabbasso – Christine Brebes, Violino – Paula Garcia Presas, violino. Un talento universalmente riconosciuto abbinato ad un’esperienza professionale di spicco sono le chiavi della fama internazionale di Roberto Herrera. Egli è divenuto il punto di riferimento più importante ed influente sia per il tango tradizionale che per le forme più recenti di questa espressione artistica. Sulle note della musica del famoso Decarisimo Quinteto, Roberto Herrera e la sua straordinaria compagnia, presenteranno un grande spettacolo dove l’irresistibile eleganza, sensualità e seduzione del tango, si fonde armonicamente con la forza del folclore argentino. I ballerini della Compañía di Roberto Herrera sono ciò che Buenos Aires ha di meglio da offrire tra  i giovani talenti della danza. Hanno tutti solide formazioni nelle danze popolari così come in danza classica e jazz. Il tango è una passione che hanno vissuto e perfezionato fino a farne una professione calcando i principali teatri di tutto il mondo. La prima parte dello spettacolo ci trasporta attraverso coreografie e musiche tradizionale di Buenos Aires dell’epoca d’oro, dove il tango si respirava nella vita quotidiana. La storia della città è raccontata attraverso le milonghe e i numerosi personaggi che, nel tempo, le hanno frequentate e rese un’anima pulsante della città. Nella seconda parte dello spettacolo fa la sua apparizione il folclore argentino, realtà di una cultura antica e sempre presente nella musica e nella danza popolare contemporanea. L’orchestra Decarisìmo Quinteto impreziosisce il quadro coreografico con proprie composizioni inedite (“Lluvia de estrellas” . “Permanece”) oltre a riproporre nuovi arrangiamenti dei più grandi Astor Piazzolla, Osvaldo Pugliese, Julio De Caro, musicisti e ballerini di questa straordinaria compagnia

Teatro San Babila

Komiko production srl presenta dall’11 al 30 gennaio: “UOMO E GALANTUOMO” di Eduardo De Filippo. Regia Armando Pugliese. Con Francesco Paolantoni – Nando Paone – Tonino Taiuti. Commedia che narra le vicende che accadono all’interno di una scalcagnata compagnia teatrale denominata “Eclettica” ospite a spese del ricco galantuomo don Alberto presso l’albergo di un suo amico. Le risate non mancheranno seguendo le avventure e disavventure dei componenti della compagnia e tutto ciò che ruota loro attorno.

Teatro Ciak Webank.it  - Fabbrica del Vapore

Dal 20 al 23 gennaio è di scena RBЯ DANCE COMPANY Titolo-4 – regia Cristiano Fagioli – coreografie Cristiano Fagioli e Cristina Ledri – danzatori Cristina Ledri, Gelsomina Di Lorenzo, Alessandra Odoardi, Ylenia Mendolicchio, Angelo Egarese, Matteo Faieta, Dorian Mallia. Voce Romina Salvadori (abiti e gioielli Gualti) – musiche Romina Salvadori, Stefano Pivato e Massimiliano Lupo – immagini Nicola Scarmagnani – disegno luci Andrea Grussu - costumi Cristina Ledri, Donatella Bressan. RBR Dance Company propone un nuovo spettacolo del tutto innovativo che, con il supporto di effetti video e fondali tecnologici, creerà uno scenario mistico e surreale. L’incantevole voce di Romina Salvadori, cantante contemporanea dalle incredibili doti vocali, supporterà lo spettacolo interpretando le musiche inedite composte da Stefano Pivato e Massimiliano Lupo. Nove performer di bella presenza scenica e ottima tecnica classica si alterneranno sul palco, apparendo e scomparendo, moltiplicandosi magicamente, grazie a uno studio accurato di luci che incanterà il pubblico, che si ritroverà piacevolmente proiettato in un’atmosfera rarefatta dalle magiche illusioni ottiche, lo spettacolo”4” sarà un viaggio attraverso i quattro elementi : troveremo il soffio del vento, la dolcezza dell’acqua, il calore del sole che penetra attraverso la terra. In questo cammino fatto di poesia, colore, speranza, amore e coraggio, il pubblico si troverà a riflettere sul grande mistero della vita e sull’ancor più grande mistero dello spirito, forza inesauribile che avvolge da sempre l’uomo nella sua evoluzione. Ancora una volta, RBR Dance Company va alla ricerca dell’infinito attraverso la danza, arte che si svolge nello spazio e nel tempo e linguaggio universale, sinfonia di rigenerazione.

Teatro Nuovo

Dal 18 al 23 gennaio, Primashow presenta Loretta Goggi in “S.P.A. – SOLO PER AMORE” di Augusto e Tony Fornari, Loretta Goggi, Carlo Pistarino – One woman show – regia di Gianni Brezza. Dopo il grande successo ottenuto qui al Nuovo nella passata stagione, torna la grande Loretta Goggi con il suo”ONE WOMAN SHOW” che ha registrato il tutto esaurito in tutti i teatri italiani. Musica, teatro e tanto divertimento saranno la specificità dello spettacolo che spazierà da emozioni musicali derivanti dall’omaggio a grandi cantautori della canzone italiana a momenti di comicità e dialogo con il pubblico. Ad accompagnare l’artista sarà un’orchestra di 10 musicisti e un corpo di ballo di 10 ballerini.

Teatro Manzoni

Angelo Tumminelli presenta Ennio Fantastichini – Isabella Ferrari dall’11 al 30 gennaio “IL CATALOGO” di Jean Claude Carrière – adattamento di Valerio Binasco – scene e luci Massimo Bellando Randone – costumi Sandra Cardini – musiche Arturo Annecchino – regia Valerio Binasco. Jea-Jacques, avvocato in carriera, noto Don Giovanni della Parigi bene, conduce una vita da scapolo esemplare, perfettamente organizzata tra ufficio, serate mondane e nottate con donne sempre diverse. Ha però un difetto: non ha memoria, ed è perciò costretto a catalogare in un album tutte le sue conquiste. Un giorno piomba a casa sua Suzanne, una giovane donna alla ricerca di un certo Philippe Ferrand. La donna è stanca e senza troppi preamboli, decide di istallarsi in casa di Jean-Jacques sconvolgendo così l’ordine maniacale del suo monolocale e della sua vita. “Il catalogo” è una commedia delicata e divertente. Si tratta di un tragicomico incontro-scontro di universi paralleli e apparentemente estranei. Tutto si gioca nel dialogo tra un solo uomo e una sola donna, due persone tremendamente sole. Sole senza neppure essersene accorte.




TURISMO


Ski pass settimanale in omaggio agli ospiti dell’Albergo Diffuso

Ski pass settimanale in omaggio a chi sceglie di alloggiare nell’albergo diffuso. Lo propone, in Carnia, Borgo Soandri di Sutrio, le cui caratteristiche ed accoglienti stanze (o meglio mini appartamenti con cucina arredati di tutto punto) sono ricavate dalla ristrutturazione di antiche case del “paese del legno” (fino al 23 gennaio e dal 14 marzo a fine stagione, skipass, pernottamento e prima colazione contadina con prodotti tipici della Carnia. Non solo, che sceglie il pacchetto “Sci e gastronomia” può scegliere ogni giorno di cenare a scelta in uno dei 10 ristoranti del Borgo (ovvero trattorie di Sutrio e rifugi sullo Zoncolan) che propongono menù tipici caratterizzati da un piatto-portabandiera, in modo da offrire un appetitoso ventaglio della varietà della cucina carnica. Sutrio è il punto d’appoggio ideale per raggiungere le piste da sci del monte Zoncolan, a 1800 m d’altitudine la principale area sciistica della Carnia e fra le più belle del Friuli Venezia Giulia, dove si snodano piste da discesa di ogni genere di difficoltà (sulle più impegnative si svolgono gare nazionali e internazionali) e da cui si gode un’impareggiabile vista sulla Carnia, sulle montagne austriache e sulle Alpi Giulie. Quest’inverno sono in programma escursioni e sciate al chiaro di luna, e un servizio notturno con il gatto delle nevi, che porterà a piste e rifugi in quota, per un’avventurosa discesa notturna o una piacevole cena. Non solo sci da fondo, discesa, sci alpino e sci fuoripista: lo Zoncolan è attrezzato anche con arene freestyle per boarder-cross, campi scuola e parchi neve per bambini, campi per il pattinaggio su ghiaccio, una pista per lo slittino (illuminata di notte), trampolini per il salto, centro fitness e piscina coperta ed ha accoglienti rifugi dove fermarsi per assaggiare i più tradizionali piatti della gastronomia carnica, come i cjarsòns (sorta di agnolotti con ripieno dolce a base di ricotta, di cui ciascuna famiglia, ciascun ristorante vanta una ricetta particolare), la polenta con il frico (formaggio a scaglie sciolto lentamente in una piccola padella, fino a formare una croccante frittata), il mesèt e bruade (cotechino accompagnato da rape inacidite nella vinaccia). Info: tel. 0433.778921 – www.albergodiffuso.org. Pro loco Sutrio tel. 0433.778921.


Un tuffo nell’arte, sulla Riviera Romagnola

Rimini rilancia la sua offerta culturale: sono due le mostre di livello internazionale che sono ospitate a Castel Sismondo fino al 27 marzo 2011. La prima è un’esposizione dedicata a Caravaggio, con pezzi d’eccezione come l’estasi di San Francesco, e altri autori del ‘600 tra cui Van Dick; la seconda, Parigi. Gli anni meravigliosi, mette insieme le opere dei maestri dell’impressionismo. Opere provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo riscaldano l’inverno sulla Riviera Romagnola e invitano e trascorrere un fine settimana all’insegna dell’arte e della bellezza. Da vivere anche una volta usciti dal percorso espositivo, grazie alle proposte beauty ispirate ai maestri in mostra del Belvedere Wellness Hotel di Riccione (RN), che organizza anche i transfer, i ticket e le facilitazioni per gli acquisti connessi alle mostre per i suoi ospiti. La proposta del Belvedere, valida fino al 27 marzo 2011, (il giorno in cui si chiudono le due mostre) include un pernottamento in camera doppia con ricca prima colazione a buffet e libero ingresso al centro benessere interno, il biglietto di ingresso alla mostra di Castel Sismondo, guide relative all’evento e la Rimini Art Card, da ritirare alla biglietteria, con la quale è possibile godere di sconti a partire dal 10% sugli acquisti a Rimini negli esercizi aderenti all’iniziativa. Da provare, per chi soggiorna qui, sono i pacchetti beauty “Art & Welleness, che si ispirano ai capolavori dei maestri dell’arte applicandoli con estro e fantasia al viso e al corpo. Info: tel. 0541.601506.


Sci di fondo sullo Sciliar con la campionessa Karin Moroder

Avere un campione olimpico come insegnate di sci di fondo. E’ un desiderio che diventa realtà sull’Alpe di Siusi (BZ) durante le speciali settimane bianche organizzate con Karin Moroder e il suo team in veste di allenatori. La sciatrice ha conquistato una medaglia olimpica a Nagano nel 1998, e per cinque giorni insieme al suo staff si mette a disposizione per il training del Nordic Ski Camp di fondisti amatoriali o professionisti. La settimana di allenamento intensivo è programmata e sviluppata secondo le capacità fisiche e tecniche di ogni singolo partecipante, quindi tutti possono provare! Tutti possono notare un incredibile miglioramento del livello di stile skating e classico e del proprio grado di resistenza. Ma la caratteristica più entusiasmante è senza dubbio rappresentata dai 60 km di piste di fondo che si trovano sull’altopiano più vasto e soleggiato nel cuore delle Dolomiti, un vero  paradiso naturale. Il pacchetto nordic ski include sette pernottamenti con giorno di arrivo sabato, cinque giorni di camp per lo sci di fondo sull’Alpe di Siusi, un biglietto con validità settimanale per le piste Alpe di Siusi Val Gardena e il 10% di riduzione sul noleggio degli sci di fondo, da cinque giorni in poi. 22-29 gennaio – 12-19 marzo – 19-26 marzo 2011. Per informazioni: tel.0471.709600 – www.alpedisiusi.info


Guerra ai chili di troppo dopo le feste

Il Belvita Hotel Hohenwart di Scena (tel. 0473.944400; www.hohenwart.compropone di approfittare del clima mite di Merano e dei suoi dintorni per una vacanza a 360 gradi. Qui gli amanti degli sport invernali sono accontentati, come pure chi adora crogiolarsi al sole sulla terrazza o concedesi sedute di benessere nell’area wellness e beauty. L’offerta include 4 giorni di pensione speciale Hohenwart con generosa colazione a buffet, spuntino pomeridiano con specialità altoatesine e dolci e cena alla carta, e pacchetto dell’uva “elisir” ideale per la disintossicazione. Si prova la  stimolazione dei punti di riflesso dei piedi mentre ci si rilassa su un caldo cuscino di semi d’uva per la nuca; un massaggio al sapone all’olio di semi d’uva con stimolazione linfatica; un trattamento disintossicante alla schiena con massaggio all’olio di semi d’uva; un bendaggio total body con la vinaccia; un bagno all’uva fresca e buccia d’arancia; un massaggio ai piedi e alle gambe con impacchi all’arnica e all’olio di semi d’uva. Agli ospiti vengono anche dati consigli di alimentazione e fitness.


Il Belvita Hotel Adler di Ortisei (tel. 0471.775000; www.adler-resorts.com) invita a scegliere le settimane speciali Adler Fit, con programmi mirati alla forma fisica e al tono muscolare. Sono inclusi un test di impedendenziometria, utilizzato per determinare la percentuale di massa magra e massa grassa del corpo; un private coaching con piano di esercizi stabiliti e personalizzati, con programma da proseguire una volta rientrati a casa; un profilo alimentare, che tiene conto dei diversi parametri soggettivi per creare una dieta fitness ideale.
Il Belvita Excelsior Resort di San Vigilio di Marebbe (tel. 0474.501036;www.myexcelsior.com), propone un programma dal nome inconfondibile: “Castello snelli e tonici”, trattamenti che combattono visibilmente le zone critiche del corpo. Include il bodywrapping intenso, un bendaggio che segue un peeling specifico e l’applicazione di un prodotto a base di estratto di peperoncino ed eucalipto. Vengono fortemente stimolati l’irrorazione sanguigna e il metabolismo e un intenso e benefico calore invade il corpo, il risultato è una maggiore tonicità e una marcata riduzione della cellulite e dei cuscinetti adiposi.
Il Belvita Romantik Hotel Turm di Fiè allo Sciliar /tel. 0471.725014;www.hotelturm.it) propone una dolcissima settimana di relax da godersi dopo i giorni di festa, nel periodo tra il 2 e il 9 gennaio 2011. Quattro pernottamenti in camera matrimoniale, tre giorni con trattamento di mezza pensione con menu Romantik, un aperitivo di benvenuto nella cantina scavata nella roccia, un tradizionale bagno di fieno eseguito da un massaggio parziale, un trattamento viso Liftosome Guinot, un rilassante peeling ai cereali, un romantico bagno di Cleopatra nella vasca dell’imperatore a lume di candela con un bicchiere di spumante .Un simpatico regalo per la Befana!


Svizzera Turismo

La seconda giovinezza del Grandhotel di Gstaad. In occasione del suo centesimo anniversario, l’hotel ha riaperto a dicembre, dopo un restyling di 9 mesi, che ha mantenuto però intatti l’eleganza e lo stile di questo chalet di lusso. Particolarmente ricercata la cucina guidata dallo chef partenopeo, Giuseppe Colella, che punta sui sapori mediterranei e si lascia sedurre dalle influenze asiatiche. La spa propone trattamenti all’aromaterapia e all’idroterapia per un benessere naturale. Per informazioni:www.grandhotelpark.ch.
World snow festival”: 17-22 gennaio a Grindelwald. Tutto iniziò con una Heidi gigante di ghiaccio realizzata per gioco da uno scultore giapponese. Adesso è uno degli eventi più attesi e più pittoreschi di Grindelwald. Per più di una settimana artisti di provenienza internazionale scolpiscono e modellano blocchi di ghiaccio di oltre un metro adornando il centro del villaggio ai piedi dell’Eiger. Per informazioni:www.grindelwald.ch.
Settimana “Bell’Epoque”: 23-29 gennaio a Kandersteg. Il passato rivive a Kandersteg con la celebrazione della Belle Epoque che ha segnato lo sviluppo del turismo invernale. Per una settimana gli abitanti, vestiti i panni dell’epoca, fanno rivivere gli anni ’30 con delle iniziative che coinvolgono l’intera comunità e i visitatori: la gara di nostalgic-bob, le gite in calesse, le lezioni di telemark e i menù a tema serviti nei ristoranti. Info: www.kandersteg.ch.
Charmey: sci in famiglia. La stazione termale di Charmey, nell’incantevole paesaggio prealpino della regione di Gruyere, dà il benvenuto alle famiglie. Per tutto l’inverno 2010/2011 le coppie con 2 figli, di età compresa fra 6 e 16 anni, possono approfittare del Famille Forfait: 4 skipass per il comprensorio di Jaun e 4 menù al ristorante di montagna Dents Vertes a 120 CHF, circa 90 euro.
www.svizzera.it. – Numero verde 0080010020030.


Un nuovo 5 stelle avvolto dalla natura

E’ la novità dell’inverno, un gioiello architettonico e alberghiero nella meravigliosa cornice delle Dolomiti, in esclusiva posizione panoramica sull’Alpe di Siusi, l’altopiano più vasto d’Europa, alle porte del parco naturale dello Sciliar. Il nuovo Alpina Dolomites Gardena Health & Lodge Spa, inaugurato il 2 dicembre 2010, è una struttura costituita da tre unità collegate fra loro e da un edificio circolare a sé stante, il tutto nel pieno rispetto di criteri ecologici, per il minimo impatto ambientale possibile e un basso consumo energetico. Materiali naturali, in prevalenza pietra e legno, sono quelli utilizzati per un inserimento armonioso nell’ambiente circostante. La filosofia dell’Alpina Dolomites è tutta rivolta al concetto di natura, un luogo speciale per concedesi una pausa rigeneratrice e ritrovare l’equilibrio psicofisico, a contatto diretto con la natura. Dispone di 56 camere e suite con spettacolare vista. L’area benessere dotata di piscina coperta e scoperta, area saune e relax, centro fitness e beauty farm, è uno straordinario angolo dove dimenticare lo stress e la routine e ritrovare nuova vitalità. Anche in questo spazio la natura è l’elemento caratterizzante, i trattamenti sono tutti a base di prodotti naturali e del posto per un benessere autentico. Anche l’offerta enogastronomica è di alto livello con due ristoranti. Innumerevoli sono le attività di svago e sport proposte: dal fitness all’escursionismo, dalla pratica delle più svariate attività sportive invernali al puro relax dinanzi a uno dei panorami più belli del mondo, quello delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale della Natura. Prezzi dal 9 gennaio  al 13 febbraio a partire da 1223 a settimana per persona in mezza pensione. Informazioni: Alpina Dolomites Health & Lodge – Alpe di Siusi tel, 0471 796004. www.alpinadolomites.com.


Sport invernali in Friuli Venezia Giulia

Il gruppo dolomitico del Monte Cavallo ospita Piancavallo e i 50 ettari di piste hanno diversi fiori all’occhiello: un ampio snowpark, il fun bob – un bob su rotaia lanciato su una discesa da brivido – e un vero villaggio igloo in quota dove è possibile anche pernottare. Tra le novità di quest’anno risulta l’ulteriore ampliamento delle proposte per lo snowboard con l’apertura di un percorso a gimcana. Nei poli sciistici del Friuli Venezia Giulia anche la convenienza è garantita poiché i possessori della FVG Card, la carta di destinazione del Friuli Venezia Giulia, avranno uno sconto sull’acquisto dello skipass plurigiornaliero per gli impianti dei poli di Piancavallo, Forni di Sopra, Zoncolan-Ravascletto, Sella Nevea, Tarvisio-Lussari. IL Friuli Venezia Giulia, inoltre, lascerà soddisfatto anche chi desidera passare una vacanza sulla neve non solo con gli sci ai piedi. A Tarvisio e Sella Nevea, lo sleddog farà conoscere al turista l’atmosfera dei boschi e al tempo stesso, provare l’ebbrezza di condurre una slitta trainata da cani attraverso itinerari da favola. Fino a marzo, inoltre, l’Agenzia TurismoFVG  organizzerà giornalmente delle passeggiate con le ciaspole accompagnati da una guida naturalistica per percorrere i tragitti più belli delle montagne regionali e queste proposte sono gratuite per i possessori della FVG Card.


Nova Levante Alto Adige/Südtirol

Il Romantik Hotel Post di Nova Levante (BZ) si trova nel cuore del divertimento sulla neve, nel comprensorio più soleggiato delle Dolomiti. Dai primi di dicembre tutte le piste sono perfettamente innevate e sono vicine all’hotel: 1 km dagli impianti Laurino 1 e 6 km dagli impianti di Carezza, entrambi raggiungibili con servizio navetta o skibus gratuito. Il ritorno però si fa con gli sci ai piedi! La settimana bianca dal 9 gennaio al 27 marzo comprende 7 notti con arrivo libero in una delle nostre romantiche camere, 1 bagno di eucalipto nella vasca “Kaiser”, Skipass “Fassa-Carezza” per 6 giorni, a richiesta Ski Tour accompagnato due volte a settimana. Prezzo a partire 843 euro a persona in mezza pensione. Lo scorso anno, nella area sciistica di Carezza – Karersee sono state inaugurate la cabinovia “Hubertus” a 8 posti, la nuova seggiovia ad agganciamento automatico “Prà dei tori” a 4 posti e la sciovia “Pope”. Recentemente anche l’impianto di innevamento artificiale ai piedi del Rosengarten, per garantire piste sempre perfettamente innevate. Piste per tutti i gusti e difficoltà: la “Pista Hubertus” e la “Pista Prati del Latemar” offrono sci, carving, snowboard, telemark al più alto livello e l’incomparabile paesaggio delle Dolomiti. Per gli amanti dello sci nordico 16 i km di piste immerse nella natura. Numerosi i sentieri per le escursioni invernali, le piste per gli slittini, il pattinaggio sul ghiaccio, il nuovo Snowpark e Antermont e un programma serale colmo di eventi, con lo sci notturno e i percorsi in slitta sotto le stelle. Info: tel. 0471.613113 www.romantikhotel.com


Gorizia e l’Isontino si visitano con un touch

Gorizia e l’Isontino diventano multimediali e, in linea con le nuove frontiere del web marketing, mettono in vetrina la loro offerta turistica su iPhone, iPod Touch e iPad. E’ nata infatti iGois, la prima guida turistica multimediale realizzata in Friuli Venezia Giulia e già scaricabile gratuitamente dall’App Store da chi desidera avere a portata di touch indirizzi, informazioni e consigli per visitare la più mitteleuropea delle città regionali e l’affascinante provincia che la circonda. La guida iGois fornisce agli utenti sia gli indirizzi delle strutture ricettive (hotel, B&B, agriturismo, affittacamere e dimore di charme) sia informazioni sui siti di maggiore interesse turistico (come monumenti e musei), che i riferimenti per scoprire il meglio del patrimonio enogastronomico del goriziano, una zona che, dal Collio fino al Carso goriziano, è una vera promessa per l’enoturista. Non mancheranno quindi indicazioni sui ristoranti, osterie, trattorie, enoteche, cantine vitivinicole e aziende gastronomiche che costellano l’intero territorio. Al turista  che scaricherà l’applicazione iGois, infine, saranno segnalati anche i principali eventi che animano la zona. Incuriosito da una struttura o attrazione, il turista potrà poi collegarsi direttamente al sito o al numero telefonico di riferimento o individuarne la collocazione geografica tramite punti georeferenziati. Tramite iGois sarà quindi possibile sia trovare informazioni sul territorio prima di raggiungerlo, ricercando anche la struttura dove pernottare o il ristorante con il menu più gustoso, sia utilizzare l’applicazione come una vera e propria guida durante il soggiorno con notizie e indirizzi sempre aggiornati.  iGois è stato creato dal Consorzio turistico di Gorizia e l’Isontino in sinergia con l’Agenzia TurismoFVG, l’ente funzionale della Regione per la promozione e lo sviluppo turistico del Friuli Venezia Giulia.


Nasce dalla passione per la montagna l’Hotel Carpe Diem di Vigo di Fassa

I proprietari, Chiara e Massimo Turolla innamorati del Trentino si sono trasferiti qui dall’Emilia quattro ani fa. Due anni fa la scelta di diventare albergatori “sui generis”, perché anche nella gestione dell’hotel la nota principale è la passione per la montagna e il desiderio  di trasmetterla agli ospiti. L’accoglienza personalizzata è alla base della filosofia del Carpe Diem, e un rapporto diretto e familiare con gli ospiti è un punto d’onore per i titolari. Il Carpe Diem è stato ristrutturato radicalmente, riedificato nella parte nuova secondo i dettami della bioedilizia con certificato  CasaClima e adeguatamente coibentato nella parte originaria. Il risultato è una casa piacevole, che conserva lo stile alpino nei materiali e nelle forme, e lo arricchisce con dettagli di stile e comfort. Legno ovunque, ampie vetrate e una location in posizione elevata, a due passi dalla piazza del paese e dagli impianti della Ski Area Catinaccio, distinguono il Carpe Diem, che è baciato dal sole dall’alba al tramonto. “Non inseguiamo un’idea di lusso come comunemente si intende – spiega Chiara Turolla – per noi la dimensione ideale della vacanza è quella di sentirsi a proprio agio con charme”. E l’atmosfera sportiva e rilassata che si respira al Carpe Diem, circondati da un panorama da sogno e confortevoli arredi contemporanei, è la prova che la nuova frontiera del lusso è la corrispondenza dell’ambiente ai desideri di una clientela selezionata dalla ricerca di un reale comfort. Dall’amore per la montagna coniugato al rispetto per l’ambiente e le cose semplici, che regalano benessere ed armonia, scaturisce ogni singola idea del Carpe Diem. E per la prima colazione in questo raffinato bed and breakfast si utilizzano prodotti freschissimi: latte, burro, uova e formaggi provengono da masi biologici d’alta quota. Ingredienti perfetti per deliziosi dolci fatti in casa che non mancano mai sulla tavola del breakfast. I proprietari suggeriscono itinerari insoliti per le uscite estive, e passeggiate invernali altenartive alla pratica dello sci. La sera al rientro, c’è tempo per un po’ di dolcezza nel centro benessere, con piscina, Whirlpool, sauna e bagno turco, o nello spazio beauty. Per una serata davvero romantica è possibile anche riservare l’intero wellness center con la proposta “Mille e una notte”. Alla luce di cento candele, insieme al partner, si può avere lo spazio benessere tutto per sé per alcune ore. Il Carpe Diem è aperto dall’inizio di dicembre alla fine di marzo, da metà maggio a metà giugno e dall’inizio di luglio all’inizio di novembre. Trentino Charme – Hotel Carpe Diem Strèda Neva 3 Vigo di Fassa (TN) tel. 0462.760003 – www.trentinocharme.it.


Spedizioni Artico e Antartico. La Fine di un’Era

La più leggendaria imbarcazione per le spedizioni polari, la Kapitan Khlebnikov, terminerà la sua carriera avventurosa nel 2012. La rompighiaccio tra le più potenti disponibili per crociere e tra le poche in grado di raggiungere il 90° Parallelo interromperà la programmazione turistica e tornerà ad essere utilizzata per l’assistenza alle basi polari. La Fine di un’Era, è un programma di spedizioni artiche ed antartiche uniche iniziate ad Agosto 2010. Durante ciascuna crociera sarà ospite a bordo un importante personaggio legato all’esplorazione dei confini del mondo. Anche lo storico navale, Andrew Lambert, autore de “The Gates of Hell: Sir John Franklin’s Tragic Quest for the Northwest Passage” ha accettato l’invito a partecipare al viaggio. L’ultimo imbarco della Khlebnikov avverrà il 6 dicembre 2011. Durante questa ultima spedizione, il cui temine è previsto il 5 gennaio 2012, incorrerà il 100° Anniversario dell’Australasia Antarctic Expedition e il capitano Petr Golikov, l’unico ad aver circumnavigato l’Antartide in nave per ben due volte, sarà gradito ospite a bordo. Durante la stagione estiva la rompighiaccio farà ritorno al fiordo di Tanquary, l’isola di Ellesmere e Snow Hill. Dopo avere effettuato per l’ultima volta il Passaggio a Nord-Est la Kapitan Khlebnikov farà a rotta verso il Mare di Ross visitare un’ultima volta le storiche capanne. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare Equinoxe al numero 02-29060242 o www.equinoze.it.


Vacanza di sport e benessere all’Excelsior resort di San Vigilio di Marebbe

Uscire dall’hotel con gli sci ai piedi, suggerisce che gli impianti di risalita sono molto vicini, all’Excelsior mountain style spa resort di San Vigilio di Marebbe (BZ). Il ristorante dello splendido resort si affaccia sulle piste, collegate ai comprensori del Plan de Corones e della Sellaronda, il paradiso degli sport invernali. Ma chi pensa ad una baita di montagna è senza dubbio fuori strada. L’Excelsior unisce una posizione entusiasmante per gli sportivi ad una lussuosa atmosfera interna, e una vacanza qui mette perfettamente d’accordo che cerca il relax e chi anela all’adrenalina delle discese, chi vuole un romantico weekend e chi una settimana da trascorrere in famiglia. Oltre alla comodità assoluta delle piste, qui ci sono tracciati ideali per passeggiate invernali, percorsi da fondo tra i boschi e morbidi pendii per gli slittini anche per i più piccoli, il tutto appena fuori dalle vetrate e dalle finestre delle splendide camere e suite a tema, impreziosite da dettagli in stile. Dopo una giornata sulla neve non c’è niente di meglio che rientrare in un nido caldo e lasciarsi inebriare dal profumo delle torte fatte in casa per la ghiotta merenda, e poi abbandonarsi al piacere di una sauna o di un bagno turco nella Spa Dolomiti. Il massimo è concedersi anche un massaggio o un trattamento personalizzato, nei raffinati spazi del Castello di Dolasilla, la beauty farm dislocata su cinque piani di puro benessere. E la sera lo chef del mountain style spa resort sa bene come soddisfare i desideri degli ospiti, proponendo specialità che uniscono gli intensi sapori mediterranei con il gusto della tradizione altoatesina in un mix di prelibatezze. Info: tel. 0474.501036 - www.myexcelsior.com.


La prima neve a Kitzbühel la leggenda delle Alpi

Kitzbühel, la più nota delle località austriache di montagna è da anni il salotto dell’alta società sulla neve. Con la sua immagine rinnovata nel look e nell’hotellerie di lusso, con il restyling di alberghi storici e con la costruzione di nuovi 5 stelle davvero top con servizi e standards di altissima qualità, vanta un’offerta e proposte interessanti. La nota località detiene un primato che ha contribuito a trasformarla in leggenda: qui nel 1895 è nato lo sci sulle Alpi usando un’attrezzatura proveniente dalla Norvegia. Inoltre da 25 anni, sulla famosa pista Streif, si disputano ogni anno le gare di Coppa del Mondo, l’appuntamento imperdibile del Circo Bianco proprio per il clima di festa e mondanità che non si trova altrove. Kitzbühel con i suoi villaggi Reith, Aurach e Jochberg dispone di oltre 170 km di piste con neve garantita durante tutto l’inverno con un sistema di innevamento programmato composto da oltre 700 cannoni. Il comprensorio sciistico, che si snoda intorno alla pista Streif, è collegato da 33 km di ski-routes e da 53 moderni impianti di risalita. Di recente installazione è la nuova cabinovia “3S”, che collega l’area del Hahnenkamm/Pengelstein e quella di Jochberg/Resterhöhe. Il brivido di una discesa sulle piste di Coppa del Mondo è un’emozione imperdibile: entrambe omologate Fis, la discesa da campioni si fa sulla Ganslernhang o sulla Streif lunga 7 km con partenza dalla cima dell’Hahnenkamm. A Kitzbühel il divertimento è assicurato anche per tutti i tipi di sport sulla neve: chi ama il carving ha a disposizione piste particolarmente larghe mentre per gli appassionati di freeride ci sono pendii mozzafiato. Per le famiglie con bambini sono a disposizione molti tracciati facili e parchi snowboard e freeski, che si trovano sul Kitzbüheler Horn (Snowpark Kitz-North) e sulla Hanglalm (Snowpark Kitz-South). L’atmosfera glamour e la nuova immagine contribuiscono a renderla una della località più interessanti per quanto riguarda l’inverno sulla neve. L’inimitabile aprés ski Kitz-lifestyle con i suoi innumerevoli eventi, ogni giorno nel tardo pomeriggio anima il suggestivo centro della cittadina e i suoi locali coinvolgendo gli ospiti tra musica internazionale e divertimento dando vita a un imperdibile appuntamento dopo la giornata sulle piste. Anche la gastronomia è al top, i numerosi ristoranti gourmet dove gustare le specialità locali e non solo, costituiscono il polo culinario più importante del Tirolo. Info: T. 0043535666660-77. www.kitzbuehel.com.


Alpe di Siusi: Semplicemente “si”

La promessa più romantica rivive con la rievocazione del “Matrimonio contadino” sull’Alpe di Siusi (BZ), domenica 16 gennaio 2011. Uno degli avvenimenti più importanti e gioiosi nella vita di una comunità, il matrimonio, la promessa di vita nuova, veniva celebrato tradizionalmente durante l’inverno. A Castelrotto, ai piedi dell’Alpe di Siusi (BZ) si celebra domenica 16 gennaio 2011 la rievocazione storica del “Matrimonio contadino” tradizionale. Fino agli anni ’70 questa cerimonia speciale, fatta di rituali specifici e suggestivi, era ancora in uso sull’Altopiano e ora è riproposta come evento turistico che ricorda il tradizionale matrimonio contadino. Regala un autentico tuffo nel passato degli usi e costumi locali, esaltati dalla cura riservata ad ogni minimo dettaglio. Nulla è lasciato al caso: i colpi della pistola a scoppio del cerimoniere, col suo eccentrico cappello di piume di struzzo, il dolce risuonare dei campanellini delle slitte trainate dai cavalli ad annunciare l’arrivo del corteo nuziale. E ancora i tenerissimi figliocci della sposa: le bambine in abito bianco, i maschietti con pantaloni in loden neri e le camicie di ciniglia con i fiorellini, seguiti dalla coppia di promessi sposi, ed il carosello di invitati e di “Marenner”, gli amici, conoscenti e vicini di casa. Ciascuno abbigliato, secondo il suo rango, per l’occasione di festa, in un tripudio di colori, piume, coccarde, nastri e ricami, catene e spille. In un trionfo di romanticismo il corteo bardato a festa non può che partire, intorno alle 14, dalla chiesetta di San Valentino, il protettore degli innamorati. Accolti dalle note della banda musicale del paese, tutti gli invitati giungono nella piazza di Castelrotto, dove si celebra la cerimonia nuziale vera e propria, con tutte le sue curiosità e peculiarità ed accompagnata da canti tradizionali e musica dei tipici strumenti a fiato. Ecco poi che i festeggiamenti si spostano nelle calde ed accoglienti stube dei ristoranti, dove si gusta un banchetto a base di specialità tipiche, che non possono mancare in un Hoazetkuchl che si rispetti. Canederli al grano saraceno e fegato di vitello, minestra di gulasch e pane nero di segale, composta dolce e krapfen delle feste, e questi sono alcuni degli antichi piatti contadini tirolesi. A “contorno” della festa vera e propria, da mercoledì 13 a sabato 23 gennaio 2011 il bellissimo paesino sudtirolese ospita la manifestazione gastronomica i Banchetti nuziali di Castelrotto. I ristoranti Posthotel Lamm e Zum Turm propongono i piatti tradizionali che venivano serviti in occasione del matrimonio contadino, ispirati alla ricchezza degli ingredienti e all’auspicio di buona fortuna per sposi, amici e conoscenti. Ecco ad esempio serviti i medaglioni di nocetto di capriolo con cipolla rossa agrodolce, la vellutata di castagne con crostino di speck, il canederlo al formaggio di capra su verdura invernale, la bistecca di cervo nostrano gratinato con erbe aromatiche, purè di patate e sedano con crauti rossi e per finire la mousse di ricotta con albicocche e sorbetto allo yogurt.




CUCINA


La Via delle qualità ha il nome di Renzini

A Montecastelli, in Umbria, ora c’è una strada che indica dove sta di casa l’eccellenza della norcineria dal momento che è intitolata a Dante Renzini senior, capostipite della nota famiglia di produttori di salumi e di Alta Gastronomia. Il nipote, Mastro Dante, celebra l’avvenimento ed alcuni eventi che lo riguardano con un nuovo spumante della sua Cantina Albea, in Puglia, dedicato alla nonna. “Via Dante Renzini (Mastro norcino 1889-1952)”: recita la targa che il Comune di Montecastelli, in provincia di Perugia, ha apposto da pochi giorni in una delle sue strade per onorare un grade personaggio locale che ha contribuito alla buona fama del paese. Al numero civico “2”, c’è la testimonianza del valore di questo illustre concittadino del passato: lo stabilimento principale dell’Azienda Renzini, oggi diretta da Mastro Dante, nipote e degno discendente del primo dei norcini della stirpe. “Sono veramente orgoglioso del riconoscimento ufficiale attribuito al nonno che, con la moglie, ha iniziato qui l’attività, prima come oste e poi come norcino”, ricorda il cavalier Renzini, “I nonni hanno dedicato tutta la loro vita non solo al lavoro ma anche a un sogno che è stato tramandato di generazione in generazione fino alla sua realizzazione, tra mille difficoltà”..L’omonimo del capostipite della famiglia ha continuato l’opera intrapresa dal nonno che era destinata a naufragare a seguito della prematura scomparsa del padre Attilio. Ancora adolescente Dante Renzini junior si è rimboccato le maniche e, a costo di sacrifici e molto impegno, è arrivato ai livelli attuali, superando le aspettative del predecessore: tre aziende nel settore della norcineria, una per la produzione dell’olio e una vitivinicola. Proprio per celebrare l’avvenimento della Via intitolata al patriarca dei Renzini, Mastro Dante ha pensato a una etichetta eccezionale, prodotta dalla Cantina-Museo Albea, ad Alberobello di Bari, di cui è titolare: “Per onorare i miei avi, ho voluto dedicare uno spumante brut alla nonna, “Donna Gislena Medici”, che era una persona austera ed elegante, come questo vino”. A produzione sperimentale, di circa 1000 bottiglie, lo spumante viene ottenuto da uve Verdeca (30%), Bianco d’Alessano (35%), Fiano Minutolo (20%) e Maruggio (15%). Dal profumo ricco e variegato, con sentori di frutta matura gialla tropicale e note di agrume candito, il brut (vendemmia 2007) presenta un grado alcolico del 13,5% Vol., buona acidità, grande struttura e rara piacevolezza di beva che si conclude con un preciso finale e una spiccata pienezza al palato. Info: tel.075/9418618.


Cucina d’autore con vista sul Po

Gli ingredienti della tradizione, i profumi che da secoli salgono dai camini e dalle stufe di questo territorio devono restare invariati. E’ un punto d’onore per Massimo Spigaroli portare in tavola la storia del parmense, come stagionare i pregiatissimi culatelli nelle stesse cantine da oltre 500 anni, con lo stesso metodo dei Marchesi Pallavicino. E il ristorante dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), castello trecentesco restaurato che sorge proprio sulle rive del fiume Po. È una sorta di baluardo della classicità tra i fornelli, reinventata in cucina d’autore. Il vicino Cavallino Bianco è stato per decenni un punto di riferimento per i buongustai, per l’eccellenza dei prodotti e la certezza del rispetto dei dogmi della tradizione gastronomica. Ora Spigaroli porta la sua esperienza in una direzione innovativa, sempre nel solco dell’assoluto rispetto per gli elementi che ci si aspetta di trovare lungo il Po. Salumi (primo tra tutti il re culatello) e Parmigiano Reggiano stagionati nelle cantine del castello, carni di animali allevati in loco, frutta, verdura e cereali provenienti dall’azienda agricola si trasformano in pietanze irresistibili, che sposano la tradizione a un’idea di creatività mai eccessiva. Perché la trippa, ad esempio, si sdraia in un cannellone in brodetto di Parmigiano con scarole al limone, o le lumache si rivestono di sfoglia di granturco per dar vita a ravioli con foglie di rapa rossa, la faraona si adorna di fette di culatello e riposa in forno in uno scrigno di creta raccolta sulle rive del Po, la minestra in brodo si insaporisce di tre Parmigiani, di pianura, di collina e di montagna, mescolandone ed esaltandone le differenze. Plurisegnalato nelle più prestigiose guide gastronomiche, come la Guida Ristoranti dell’Espresso, Gambero Rosso e Identità Golose, il ristorante dell’Antica Corte Pallavicina, recentemente insignito anche di una stella Michelin, accoglie gli ospiti in uno scrigno di bontà e natura, con il valore aggiunto di una location d’eccezione in assoluto tema con quanto viene servito nei piatti. Carta con ampia scelta e quattro menu degustazione, di cui uno per i piccoli, si accompagna ad una cantina ben fornita. Ma qui è da assaggiare la Fontana prodotta in proprio dall’azienda agricola, su 4 ettari di vitigno, perfetta da gustare insieme ai salumi, alle carni e alla cucina specialmente invernale di queste parti. Il plus di poter poi scegliere di soggiornare in una delle splendide camere e suite dell’antico maniero aggiunge fascino ad una cena al relais. Info: tel. 0524.936539. Relais Antica Corte Pallavicina Strada del Palazzo Due Torri, 3 Polesine Parmense (PR) www.acpallavicina.com/relais


A “I Chiostri di San Barnaba” la comicità diventa gustosa

Da Zelig Off a I Chiostri di San Barnaba. Le due cabarettistiche ed attrici Egidia Bruno e Marisa Miritello sbarcano nel locale milanese di Via San Barnaba 48  in occasione di una serata speciale di “cabaret con cucina” dal titolo “Happy Hours (ore felici), in programma venerdì 28 gennaio 2011. L’evento si basa su un originale binomio di cena e teatro che recupera la dimensione del convivio e ristora, al tempo stesso, il corpo e lo spirito. Per poter utilizzare entrambe le sale del ristorante lo spettacolo si sdoppia, andando in scena in due repliche contemporanee ma sfasate di 45 minuti l’una rispetto all’altra: in una sala lo spettacolo comincerà alle ore 20.00 e nell’altra sala l’inizio è previsto per le ore 20.45. In entrambi gli appuntamenti sarà la fantasia delle due attrici comiche di lungo corso a dare vita, durante i nove sketch, ad una carrellata di divertentissimi personaggi: dagli sboroni alle mocciose, dall’amante chic alle amiche represse ed invidiose fino ai ragazzini patiti per calcio e Grande Fratello. Le attrici si cambiano velocemente e a vista del pubblico, dando vita a tutti i loro personaggi sotto gli occhi degli spettatori. Inoltre, chi vuole potrà ordinate il proprio “sketch personale” al tavolo, proprio come si fa durante l’happy hour con i drink e le patatine. Una comicità, quella proposta da Egidia e Marisa, che a I Chiostri entra in una dimensione di puro “gusto”, grazie ai piatti firmati dallo chef Simone Iozzo, autore di un menù speciale che richiama la tradizione culinaria italiana ma non trascura l’impronta innovativa e che presta, come sempre, una grande attenzione alle materie prime. Sullo sfondo, all’esterno, l’atmosfera magica, creata dai chiostri di un convento del XV secolo, che il ristorante preserva nelle due sale interne, arredate in uno stile all’insegna del minimalismo impreziosito dagli enormi lampadari dell’interior designer Enzo Bua. Dopo il calice di benvenuto, la cena esordisce con un antipasto a base di molluschi fra i più pregiati: Cappesante agli agrumi e rhum. Per i primi lo chef proporrà i suoi Ravioloni di radicchio su fonduta di fontina mentre come secondo sarà servito un classico intramontabile: la Tagliata di manzo al rosmarino con patate al forno. Si conclude con dessert, Monte bianco al cioccolato, ed il caffè. Il costo della serata comprensivo di cena e spettacolo teatrale è di euro 48,00 a persona e include coperto, acqua, vino bianco o rosso e quanto specificato nel menù.  Gli spettatori possono prenotare per lo spettacolo+cena con inizio alle ore 20.00 oppure alle ore 20.45. Per informazioni tel. 02.5466494 – www.ichiostri.net.


Da Puro e Semplice la cena si fa spettacolo

“Romeo e Giulietta, i due amanti più famosi della storia, non sono morti a Verona. Sono scappati e hanno aperto un ristorante…” E’ il prologo dello spettacolo “A cena da Romeo e Giulietta”, in scena al ristorante milanese Puro e semplice giovedì 3 febbraio 2011: il divertimento teatrale si sposa, per la prima volta, con la cucina autentica della chef Marcella Pigni in occasione di una serata speciale di teatro-cucina decisamente fuori dai canoni. Nel locale a due passi da Porta Venezia, a partire dalle ore 20.00, sarà infatti possibile godersi non solo la rivisitazione del capolavoro shakespeariano – trasformato dalla regista e autrice Anna Maini in un susseguirsi esilarante di sketch e battute in cui non mancano, però, le citazioni colte e i riferimenti ai testi del Bardo – ma anche i piatti della chef e patronne che ha ideato per l’occasione uno speciale menù vegetariano. Ricche di ingredienti sani e nutrienti, le preparazioni “verdi” rafforzano “la formula” del locale all’insegna di una cucina dai sapori genuini che resiste alle lusinghe della cucina molecolare e dalla chimica pura. Si esordisce con l’antipasto, Flan di cavolfiore con salsetta di olive e capperi, e si prosegue con il Risotto con formaggella di capra al latte crudo e rosmarino. Per il secondo la chef farà servire Uovo Bio in camicia su lenticchie di Colfiorito in umido. La scelta di impiegare le uova biologiche firmate da Claudio Olivero testimonia la ricerca meticolosa da parte di Marcella Pigni nei confronti delle materie prime di qualità. Si conclude con Tarte Tatin, una torta di mele assai popolare nei bistrot parigini, qui proposta nella versione con crema inglese. A disposizione una carta dei vini che contempla circa 70 etichette provenienti dalle più importanti regioni italiane, fra bianchi e rossi, ed una selezione di una decina di passiti per i dessert. E’ possibile in alternativa, optare per gli champagne d’oltralpe, anche di grandi maison. A cena da Romeo e Giulietta è una produzione Uanof. Anna Maini ha firmato testo e regia mentre in scena troviamo gli attori Fabio Paroni e Paola Palmieri. Tema della pièce è, naturalmente, l’amore: vi ritroviamo, infatti, non più la giovanissima coppia di amanti di shakespeariana memoria straziati da un amore impossibile e idealizzato, bensì il ritratto di una coppia come tutte che oggi, tra una scaramuccia e l’altra, si arrabatta con i problemi della vita quotidiana: la fatica del lavoro, le gelosie, i piccoli fastidi reciproci, ma che si scopre, in fondo, ancora follemente innamorata. Il costo della serata comprensivo di cena e spettacolo teatrale è di euro 30,00 a persona, bevande escluse. E’ obbligatoria la prenotazione: Puro e semplice Via Felice Casati 7 Milano tel. 02 89656162 –www.puroesemplice.net.


FIERE

E’ il Macef numero Novanta: il Salone Internazionale della casa

Novant’anni di storia industriale italiana al centro del Macef, Salone Internazionale della Casa, che si svolgerà in fieramilano dal 27 al 30 gennaio. La mostra già nel corso del 2010 ha recuperato espositori e metri quadrati e anche per gennaio 2011 si presenta con un lusinghiero risultato. Significativo è il fatto che i grandi marchi continuano a “riscoprire” il Macef; dopo Sia e Richard Ginori, già “rientrati” a settembre, il catalogo di Macef gennaio 2011 comprende altri marchi storici e prestigiosi del made in Italy, come Bialetti o importanti distributori di marchi internazionali, come Messulam, oppure grandi gruppi industriali che spongono in maniera diretta, come l’americana Lenox; o ancora aziende moderne e vivaci attive nel campo del design, come 21st Livingart o Dettagli Design. Per non dire del rinnovato impegno di grandissimi brand, (basti citare Alessi, Villeroy & Boch, Ballarini. Barazzoni. Coltellerie Berti…) da sempre presenti nel prestigioso parterre di una manifestazione che resta fra le più grandi e importanti al mondo nei settori di riferimento, che sono Tavola e Cucina, Alta decorazione, Regalo, Trade & Big volume, Bijoux, oro, moda & accessori.


Hotelandspadesign a Napoli

Un grande successo di pubblico ha premiato il lavoro della MY Exhibition di Carlo Matthey, la società che per la prima vota nel mezzogiorno ha organizzato alla Mostra d’Oltremare di Napoli l’Hotel and Spa Design, mostra dedicata ai progettisti ed ai titolari di centri benessere ed alberghi. Promossa nell’ambito di Exposudhotel, il salone mediterraneo dell’accoglienza che ha registrato altre quindicimila presenze, Hotel and Spa Design ha infatti raggiunto a sua volta la cifra considerevole di oltre settemila visitatori professionali tra alberghi, architetti ed operatori del benessere (2416 pre-registrati), 120 giornalisti, 36 espositori e 12 sponsor tecnici. In 800 metri quadrati sono stati infatti rappresentati gli ambienti caratterizzanti dell’hotel (la hall, la Spa, le camere, la suite ed il ristorante lounge) ricostruiti in fiera per far toccare con mano le più innovative tecnologie e le più stimolanti soluzioni per design, finiture e materiali, declinate attraverso diversi linguaggi architettonici. Il primo appuntamento è ora al fuori salone di Milano dal 12 al 19 aprile con la mostra espositiva Home and Spa Design, presso il Superstudio 13, che si preannuncia uno degli appuntamenti più attesi della Settimana milanese del design.


MCE-Mostra Convegno EXPOCOMFORT

Promuovere e valorizzare le eccellenze in innovazione, design, attenzione all’ambiente del mondo della produzione impiantistica civile e industriale è da sempre uno dei motori che anima MCE – Mostra Convegno Expocomfort. In quest’ottica è nata la collaborazione con ADI Associazione per il Disegno Industriale con l’obiettivo di valorizzare l’importante ADI Design Index presso tutte le realtà industriali che partecipano a MCE. Una sinergia importante che si va a coniugare perfettamente con lo scenario del mondo della produzione industriale dell’impiantistica civile e industriale, della climatizzazione, dell’idrotermosanitario, della refrigerazione e del risparmio energetico che si ritroverà a MCE – Mostra Convegno Expocomfort dal 27 al 30 marzo 2012 in Fiera Milano. A MCE saranno presenti, infatti, tutte le eccellenze industriali vere e proprie portavoci dell’importanza di investire in ricerca, in qualità, in design e rispetto dell’ambiente per raggiungere quel valore aggiunto necessario a mantenere la competitività in un mercato sempre più globale. In particolare, la nuova collaborazione permetterà a tutte le aziende di MCE di segnalare prodotti e progetti, messi in produzione nell’anno 2010, per ADI Design Index 2011. Sarà l’Osservatorio Permanente per il Design ADI, costituito da 140 esperti distribuiti su tutto il territorio nazionale e strutturato su tre livelli di giudizio (Commissioni Territoriali, Commissioni Tematiche e Comitato di Selezione Fiale) a individuare i prodotti – selezionati secondo le differenti categorie – da pubblicare sul volume annuale. www.adi-design.org.


BLOC-NOTES


PanDAKAR Argentina – Cile

“Siamo pronti alla grande sfida: oggi disponiamo finalmente di una coppia di vetture perfettamente performanti con le quali siamo pronti ad affrontare la ormai prossima edizione della gara più massacrante e impegnativa del mondo: la Dakar 2011 Argentina-Cile. E’ quanto affermano con entusiasmo Giulio Verzelletti e il figlio Giacomo entrambi di Telgate (Bergamo), il preparatore e pilota Loris Calubini, originario di Gavardo (Brescia), il coordinatore Giacomo Vismara (26 Dakar), il driver e “patron” di Teamitalia Elio Moro, vicentino e tutti gli altri componenti la struttura tecnica della squadra corse di Orobica Raid, annunciando la partecipazione alla edizione 2011 della Dakar Argentina-Cile con i due unici prototipi marcianti esistenti al mondo di “Pandakar”, le piccole 4x4, che la Fiat commissionò all’Abarth nell’ormai lontano 2006. Si tratta di un’impresa sportiva all’insegna della passione per i motori e per l’avventura che ha già qualcosa di epico se si tiene conto che le due piccole Pandakar, al loro esordio nel 2007, nonostante avessero alle spalle tutto l’appoggio economico e logistico del Gruppo Fiat, dovettero abbandonare la gara alla quarta tappa e che quest’anno, uniche vetture di un team privato italiano che si è mosso finora senza finanziamenti esterni, dovranno sfidare colossi come le grandi case automobilistiche che, tradizionalmente, solo per partecipare alla mitica gara più massacrante del mondo, investono cifre che oscillano fra i 7 e i 10mila euro. Orobica Raid e Team Italia, si avvalgono, infatti, solo del supporto di una serie di sponsor tecnici (Jolly Car preparazione 4x4, Scorpion Bay, Apollo 11.it, Centoxcentto.com eventi fieristici, Valfer.net prodotti siderurgici, Maprotecsrl.com, Saspe.com textile machines, Stiffi.it C.S. Cinematografia Service, Sottocosto, Miss Rally.it).
E’ comunque anche grazie a Fiat se l’ambizioso progetto di far gareggiare la piccola 4x4 di casa nei rally più famosi del mondo non è definitivamente svanito.


MONETA apre il primo store monomarca in Sicilia

Moneta, il più antico marchio della grande tradizione italiana di pentole e affini, leader in Italia negli strumenti di cottura per brand awareness e quote di mercato, ha deciso di lanciarsi in una nuova avventura, proponendo direttamente ai propri clienti l’immagine consolidata e competente costruita in anni di esperienza diretta nel settore. E, dal momento che la Sicilia rappresenta un mercato di indubbia attrattiva e un’area-test di sicuro interesse per questo marchio attivo dal 1875 e da sempre sinonimo di valore in cucina, non è un caso se Moneta ha scelto la Sicilia Fashion Village, primo outlet village della Sicilia, inaugurato il 25 novembre 2010 a Agira (Enna), per aprire il suo primo store monomarca, che sin dall’inizio ha registrato un forte successo di pubblico. Lo store raccoglie tutte le linee dell’ampio catalogo di strumenti firmato Moneta, in vendita a prezzi decisamente vantaggiosi. Il concept, affidato a Re.D, divisione retail design di M&T, vuole riflettere l’immagine della pentola intesa come oggetto di culto, rispondendo a chi tratta questi prodotti come semplici strumenti da “usare”. Fil rouge dell’intero store (come del resto di tutta la produzione Moneta) sono qualità e trasparenza. Nessun ostacolo si pone infatti tra prodotto e cliente: il consumatore può toccare con mano e verificare la qualità di ogni singolo pezzo esposto. I prodotti Moneta sono infatti prodotti da “Vivere”, sia che si propongano come strumenti dedicati ai professionisti sia che cerchino di rendere più facile e divertente la vita degli amatori dell’alta cucina. Non a caso, Moneta ha lanciato per prima nel 2008 sul mercato italiano lo speciale rivestimento CERAMICA®, che ha provocato un’autentica rivoluzione in cucina, un successo decretato da professionisti, stampa e soprattutto estimatori della tavola. Nell’ampio salone a tutta altezza (4,5 m) sono presentate le diverse collezioni, dotate sia di rivestimento CERAMICA® che di antiaderente.


Premiazione al Franciacorta Vintage Extra Brut 2004- La Montina

La prima Riserva delle Tenute La Montina ha fatto l’en plein: il Franciacorta DOCG Vintage 2004 Riserva Extra Brut dell’azienda di Monticelli Brusati si è infatti aggiudicato i 3 bicchieri della Guida del Gambero Rosso e i 5 grappoli di quella dell’AIS. Riconoscimenti che arrivano nel Ventennale della prima vendemmia dell’azienda franciacortina e che premiano un lungo lavoro e l’impegno, sia in vigna che in cantina. Questo Vintage dal lungo affinamento sui lieviti trova il proprio compimento nella versione Extra Brut, la più naturale, maschile e classica del Franciacorta. Composto da 45% Pinot nero e 55% Chardonnay, matura lentamente in bottiglia per almeno 60 mesi sui lieviti. Le sue uve provengono da particolari paricelle di vigneti selezionati, con una resa per ettaro non superiore agli 85 quintali. Vengono utilizzate solo le prime spremiture, ottenute dalla pigiatura soffice delle uve realizzata con il torchio verticale Marmonier (costruito in Franciacorta grazie al supporto di artigiani amici della cantina, ad oggi uno dei rarissimi presenti in Italia e uno dei due disponibili in Franciacorta), quindi con rese non superiori al 35%, a garanzia di una totale pulizia in fase di pigiatura e mantenendo acidità più elevate: come noto, pressatura soffice permette infatti all’acino d’uva di mantenere intatte tutte le proprie qualità organolettiche, che andrebbero in buona parte perse con una pressatura violenta e traumatica. Elegante ed avvolgente al naso, complesso al palato, ampio e di grande personalità, il Vintage 2004 è la Riserva che si accompagna perfettamente a piatti dai gusti importanti, sia di pesce che di carne. www.lamontina.it.


Finalmente entra in cucina la qualità professionale per un uso quotidiano

Berndes, azienda tedesca leader nella produzione di pentole di altissima qualità, propone la linea Titanium Gourmet Ceramica. Realizzata in pressofusione d’alluminio di eccellente qualità, permette una rapida distribuzione e una perfetta tenuta del calore. Le pentole possiedono il rivestimento in ceramica bianca estremamente robusto e resistente alle temperature elevate (400°C). Ideali per la cottura a fuoco vivo, esaltano il gusto di ogni singolo ingrediente e inoltre permettono la riduzione dei tempi di cottura dei cibi. La linea Titanium Gourmet Ceramica dispone di un manico ergonomico che si impugna in modo ottimale e sicuro. Il coperchio, grazie al suo vetro speciale, resiste non solo alle alte temperature ma anche alla rottura. L’elevata resistenza al graffio e all’abrasione del rivestimento in ceramica, garantisce risultati ottimali di cottura, adattandosi a ogni tipologie di cucina. Con Titanium Gourmet Ceramica è possibile infatti cuocere coi fornelli a gas, elettrici, alogeni e in vetroceramica, in maniera comoda e semplice. Un design modernissimo arricchisce l’intera linea che si compone di due padelle, di cui una fonda, un tegame, una casseruola e un casseruolino con manici e coperchi in vetro. 


La cucina e la tavola della colazione si arricchiscono di nuovi accessori

Charm e Charm & Breakfast sono miniserie tematiche che ampliano le principali linee di successo Country di Villeroy & Boch con una funzionalità al passo coi tempi, per una cucina completa in tutti i suoi dettagli. La serie Charm si compone di pratici complementi per conservare le spezie e per cucinare, a cui quest’anno si aggiungono il nuovo porta sale/spezie con anello in silicone e il porta mestoli a forma di cucchiaio, disponibili nelle decorazioni Cottage, French Garden, Petite Fleur, Alt Luxemburg, Wildrose e Althea Nova. I prodotti Charm & Breakfast, funzionali e versatili, seguono la tendenza “colazione e brunch”: piatti, coppette da portata, portaburro, portauova, scaldino, una tazza extra large e un mug grande si prestano perfettamente per vivere un momento di piacere e svago con gli amici o la famiglia intorno alla tavola. Gli articoli sono disponibili nei decori Cottage, French Garden, Petite Fleur, Switch 3, Twist Alea, Alt Luxemburg, Althea Nova, Green Garland e nella versione White. I prodotti Charm & Breakfast sono disponibili anche nella serie Wildrose, linea storica di Villeroy & Boch decorata con rose selvatiche stilizzate e dal fascino attuale, che ha da poco festeggiato il suo quarantesimo anniversario. Lavabili in lavastoviglie, adatti al microonde.


“Vorrei essere come te” 
Porcellana classica LLadrò

E’ una maternità molto speciale: la giovane mamma fa una dolce sorpresa a sua figlia ed entrambe si guardano mentre si abbracciano affettuosamente. Si coglie la spontaneità del momento in un’opera piena di vita. Porcellana classica decorata nei toni del rosa e dell’azzurro. Misure h 34 x 16 cm.





NUDO entra nella selezione ADI Design INDEX 2010

Immaginato per ridisegnare il bagno e altri ambienti, NUDO, oggi sistema idraulico e a breve anche sistema elettrico, è studiato per la nuova architettura che vuole portare in vista tutto ciò che abitualmente non si vede. Flessibile, elegante, perfetto anche per i recuperi architettonici, costituisce un vero e proprio ribaltamento dei valori per la progettualità. Un modello di “Lego” sviluppato per fare di necessità…un magnifico quadro all’interno degli spazi dell’abitare. Miscelatori, erogatori, deviatori, tubi, curve e giunti di connessione in microfusione di acciaio, coibentazioni interne, forme e colori (tutte le colorazioni RAL) costituiscono la tavolozza base per lavorare NUDO. “Abbiamo voluto invertire le funzioni – dichiara Alessia Saglio, marketing manager ST Rubinetterie – e usare le superfici come corpo perfetto sul quale ricamare un abito che finalmente dà vita a ciò che è flusso, valorizzandone con forma, colore e materia il percorso. Abbiamo voluto stuzzicare e divertire nel fare design, creare nuove funzionalità laddove l’architettura tradizionale trova una strada interrotta. Tutto questo è tecnica e funzionalità, è filosofia ed etica. Tutto questo è NUDO”. Il volume ADI Design Index 2010, presentato il 30 novembre 2010 alla Triennale di Milano, completa la terna degli annuari per la XXII edizione del Compasso d’Oro, nel 2011 a Roma, in concomitanza con le celebrazioni per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia. I futuri vincitori sano già nelle oltre mille pagine delle ultime tre edizioni dell’annuario. Per la prima volta, inoltre, sempre a Roma nel 2011, tutti i pezzi selezionati da ADI Design INDEX 2008-2009-2010 verranno collocati all’Esposizione permanente del Design e del Made in Italy all’EUR.
Tel. 0323 837158 – www.strubinetterie.it.


Tea Pot in Fine Bone China Taitù

Realizzata in Fine Bone China, dalle forme terse ed eleganti, la collezione delle Teiere rappresenta un eccezionale traguardo artistico e tecnico. Disponibili, per ora, in alcuni decori dei diversi servizi, le teiere hanno una capacità di 1,2 litri ed esprimono la pienezza di un’arte matura, dall’inconfondibile grazia. Ritroviamo così i petali di “Giardini”, le farfalle e i maggiolini di “Freedom”, i coralli e i pesci tropicali dell’ultima collezione “Mare”. Taitù Showroom-Negozio via Bigli, 16 Milano (parallela di Via Montenapoleone) tel. 02 76005402.- www.taitu.it.




MODA & BELLEZZA


Hino® una linea anti-ageing eco bio

Hino® di GLM srl è l’innovativa generazione di dermocosmetici di derivazione naturale al 99%, senza fragranze e coloranti sintetici e senza petrolchimici. Hino®, acronimo per High Intelligence Natural Organic, racchiude nel nome il segreto della sua formulazione. High è sinonimo della elevata qualità che contraddistingue tutta la linea che impiega materie prime rigorosamente selezionate, utilizza attivi brevettato e si affida a test di efficacia e di tollerabilità, compresi test di analisi per nichel e glutine. Intelligence perché è intelligente la miscela di attivi selezionati, tale da conferire a ciascuna formulazione caratteristiche di notevole pregio, con una texture ottimale. Al cuore della formula, infatti, c’è un pool prezioso di nutraceutici, vitamine, anti-ossidanti, olii, burri ed estratti vegetali. Il tutto è arricchito dall’esclusivo complesso Gemmalife®, una combinazione specifica di gemmo derivati studiato per ciascun singolo prodotto, al fine di garantire una risposta cosmetica mirata. Ogni prodotto è anche Natural e Organic: non solo di derivazione naturale al 99% ma anche Bio Ecologico certificato dall’Istituto di Certificazione Etica e Ambientale ICEA. Nessun dermocosmetico contiene pertanto ingredienti petrolchimici, peg, parabeni, fragranze e coloranti sintetici, t.e.a., d.e.a., glicoli e siliconi. Il packaging è interamente reciclabile e tutti i materiali divulgativi sono certificati FSC (Forest Stewardship Council). Sono tre le referenze che compongono la linea: Q-Supreme Serum di Hino® è il siero anti-età che conferisce tono, distensione e freschezza alla cute, attenuando la comparsa dei segni dell’età. Poche gocce stese sul viso e décolleté restituiscono giovinezza alla pelle, contrastando le linee di espressione. Merito della miscela Gemmalife® che contiene estratti di gemme di Sequoia gigante, Ribes Nero e Limone, utilizzati nella tradizione gemmoterapica come coadiuvanti nel contrastare invecchiamento ed eventuali situazioni di ipersensibilità. Sostengono il rinnovamento cellulare le vitamine del gruppo B, Tiamina, Riboflavina e Provitamina B5, coinvolte nel metabolismo energetico delle cellule. Fondamentale è poi l’apporto dell’estratto di Cassia angustifolia che, con la sua fonte di polisaccaridi dall’intensa attività idratante, rappresenta una valida alternativa vegetale all’acido ialuronico, e l’azione antiossidante sostenuta da Resveratrolo, estratto di Pino marittimo, Vitamina C e Coenzima Q10. Per ridonare luce e vitalità alla pelle si prosegue con l’ applicazione di Rejuvenation Cream di Hino®, una crema viso/collo anti età che distende e leviga la cute, migliorando i contorni del viso. Contrasta i classici segni della fatica e dell’età a livello del contorno occhi e completa il programma di ritrovata giovinezza Essential Eye Cream, crema contorno occhi anti-età che aiuta a distendere i lineamenti, conferendo un effetto rassodante e tonificante. La presenza di una miscela di oligopeptidi da semi di Ibisco e dell’estratto di semi di Vigna aconitifolia contrastano la formazione delle linee espressive del volto mentre la sinergia degli antiossidanti Vitamina A, Vitamina E, estratto di Pino marittimo e Coenzima Q10 rappresentano un ottimo aiuto per combattere l’azione insidiosa dei radicali liberi. Infine l’olio di Argan aiuta a rinnovare l’epidermide. In vendita in farmacia, parafarmacia e nei negozi di eccellenza specializzati in prodotti naturali


Il gruppo Ermanno Scervino apre a Parigi

Prosegue il progetto di espansione all’estero del Gruppo Ermanno Scervino con l’apertura della boutique a Parigi (25 gennaio 2011) che porta a 36 il numero dei monobrand nel mondo. Nella centralissima Rue du Faubourg Saint-Honoré (n.18), cuore del lusso, la boutique si estende su oltre 300mq distribuiti su tre piani, lungo un percorso espositivo, quasi fosse una galleria, dove le collezioni appaiono in maniera graduale in un’atmosfera coinvolgente. Entrando trovi la collezione e gli accessori donna. Al piano superiore, la collezione uomo ed un’area riservata agli abiti couture con affaccio su Faubourg attraverso due ampie finestre. Un servizio sartoria e il magazzino al piano interrato. “La presenza diretta a Parigi è motivo di orgoglio e rappresenta l’occasione per trasmettere ad una clientela  internazionale l’emozione che deriva dai valori della cultura e dall’anima creativa del nostro Paese, dove tradizione e innovazione si fondono in un equilibrio proiettato  al futuro”, ha detto Ermanno  Scervino. “E’ un risultato raggiunto, è un punto di partenza per ulteriori programmi a breve termine”. Fedele al concept progettuale della Maison, il nuovo spazio mostra, così, un armonioso equilibrio, tra lavori artigianali ed interventi contemporanei nel rispetto di criteri di linearità ed essenzialità. Elementi moderni come acciaio, cemento, vetri, specchi si alternano con naturalezza a materie naturali come pelle, cuoio. legno, rafia, in un sottofondo di colori neutri opachi, pavimenti in cemento grigio chiari e tappeti antracite. Oggetti realizzati da artigiani fiorentini, come le poltroncine e le panche noce antico, rivestiti in cavallino con le iniziali ES ricamate in argento, i piccoli mobili, i decori in ferro battuto dei balconcini, si integrano ad elementi di design come le scale in pietra/acciaio e l’ascensore in cristallo/acciaio al centro della boutique, i profili  in acciaio dai quali scendono in maniera “teatrale” gli abiti,, i tavoli espositori, e la parete in vetro bianco e noce invecchiato che ospita gli ascensori. Gli spazi sono segnati e animati dalle altezze diverse degli archi squadrati, da veneziane laminate argento e anticate a mano collocate dietro gli espositori, e da una parete  trasparente in vetro fumé che, dal primo  al secondo piano, lascia intravedere venature di abete e riflette in maniera  magica alcuni capi della  collezione couture. L’illuminazione della boutique è creata da due lucernai,da un perimetro di luce diffusa a soffitto, e da punti luce che mettono in risalto i singoli capi. Ampia la vetrina che, oltre ad esporre i capi della  collezione, prevede una pedana a monitor dove vengono proiettate le sfilate Ermanno Scervino. Il Gruppo Ermanno Scervino è, oggi, presente con monomarca diretti in Italia, Inghilterra, Francia, Spagna, Europa, Russia, Giappone, Corea, oltre a 500 multibrand e shop, tra i più importanti nel mondo.




MEDICINA


Rivaroxaban: nuova alternativa terapeutica nei pazienti con fibrillazione atriale

Una riduzione del 21% di ictus con rivaroxaban rispetto alla terapia standard con warfarin finora utilizzata. Lo studio Rocket AF, presentato recentemente a Chicago alla comunità scientifica internazionale riunita per l’AHA (American Heart Association), ha dimostrato, in particolare, la superiorità di rivaroxaban in pazienti con fibrillazione atriale (FA) non valvolare nel ridurre il rischio di ictus emorragico (0,26% contro 0,44%) e di eventi embolici sistemici non a carico del sistema nervoso centrale (0,04% contro 0,19%), rispetto a warfarin nella popolazione effettivamente trattata secondo quanto previsto dal protocollo e che ha completato lo studio. Altri importanti risultati a favore di rivaroxaban sono la diminuzione, rispetto a warfarin, del rischio di emorragie intracraniche e in organi critici e di morti legate al sanguinamento. Questi dati rappresentano un enorme passo avanti nell’affrontare un problema sanitario in costante aumento: sono 200.000 gli italiani colpiti ogni anno da ictus che vanno incontro a grave disabilità permanente o morte. “Nel 25% dei casi l’ictus cerebrale ischemico è causato dalla fibrillazione atriale che si manifesta con irregolarità del battito cardiaco, sintomi di affaticamento, palpitazioni, dispnea – afferma il prof. Diego Ardissimo, direttore della Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera dell’Università di Parma – La malattia colpisce 2 persone su 100, spesso non dà sintomi e per questo è molto pericolosa. I cardiologi sono fortemente impegnati per scoprirla e prevenire le conseguenze più drammatiche”. “Chi ne soffre è a rischio – spiega il prof. Antonio Carolei, professore ordinario di Neurologia all’Università degli Studi dell’Aquila – perché, in presenza di fibrillazione atriale non valvolare, a livello del cuore si formano più facilmente emboli che, migrando, possono ostruire i vasi che portano sangue al cervello e provocare l’ictus”. La comunità scientifica internazionale ha accolto con grande interesse i risultati presentati all’AHA di Chicago, in cui l’Italia ha svolto un ruolo importante con 139 pazienti arruolati.


Anziani: aumenta l’età, diminuiscono le cure

Sempre più numerosi e bisognosi di cure, gli anziani del bel Paese non accedono ai trattamenti che con i progressi della medicina potrebbero garantire loro una maggior sopravvivenza e una migliore qualità di vita. Man mano che l’età avanza, la qualità delle cure peggiora. Con l’aumento dell’età dei pazienti, infatti, si riducono drasticamente, fino a dimezzarsi, le prescrizioni farmacologiche ed i controlli diagnostici raccomandati dalle linee-guida. Ma è dimostrato che monitoraggi e terapie farmacologiche corrette rappresentano un salva vita. E’ quanto emerge dai dati preliminari della più ampia indagine sulle condizioni degli anziani italiani e sul livello delle cure che vengono loro offerte. “Salute e benessere dell’anziano”, condotta negli ultimi 12 mesi dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria con la collaborazione della Fondazione Sanofi-Aventis, sulla base degli archivi ASL 2006/2008 relativi a 440.000 assistiti. “Siamo molto soddisfatti di aver collaborato con la SIGG alla realizzazione di uno studio di così grande rilievo – commenta Arturo Zanni, Direttore Generale Sanofi-Aventis – Si tratta di un’indagine di particolare importanza, oltre che per il numero di pazienti analizzati, soprattutto perché abbiamo in mano dati reali, che si basano sugli archivi di varie ASL. Questo ha permesso di ottenere una fotografia molto precisa e dettagliata delle problematiche sanitarie degli anziani nel nostri Paese. Il 70% degli anziani soffre di almeno una patologia cronica tra quelle più comuni. Il primo dato che emerge è l’incremento considerevole del numero di casi fra gli anziani per tutte le principali patologie. Ogni anno, infatti, in Italia 150.000 over 65 vanno a ingrossare le fila dei pazienti che hanno subito un infarto miocardico o un ictus. Altri 150.000 scoprono di avere il colesterolo alto, oltre 100.000 si ammalano di bronco pneumopatia cronica ostruttiva, 60.000 sviluppano un disturbo depressivo; i nuovi casi di osteoporosi fra gli anziani sono 60.000 all’anno, di diabete circa 45.000. Un esercito di nuovi pazienti che però, spesso, non riceve le cura adeguate: man mano che l’età sale, cala il numero degli anziani a cui vengono prescritti i farmaci più indicati o che vengono sottoposti alla visite e agli accertamenti raccomandati. L’aumento continuo del numero di over 65 ammalati è prevalentemente attribuibile all’aumentata aspettativa di vita media, che consente a più individui di raggiungere la tarda età: “A questo però non è corrisposto un analogo aumento delle cure prestate a questi pazienti che, anzi paiono sempre più “trascurati” dal Servizio Sanitario man mano che l’età avanza – spiega Niccolò Marchionni, presidente SIGG – Nel caso di malattie cardio-cerebrovascolari, che riguardano il 60% degli over 65 sono le patologie più frequenti in questa classe di età, abbiamo ad esempio registrato nel 76% dei casi un sostanziale sotto-trattamento con i farmaci raccomandati dalle linee guida nazionali e internazionali. Lo studio condotto non si limita a documentare il sotto-trattamento, progressivamente più rilevante all’avanzare dell’età, ma ne valuta anche le conseguenze. Per ogni fascia di età, anche quella degli ultra85enni, la mortalità e la morbilità dopo infarto miocardico è risultata in media del 70% inferiore nei pazienti che avevano ricevuto tutte le terapie farmacologiche raccomandate, rispetto a quelli trattati in modo inadeguato. “Anche in pazienti molto anziani colpiti da un infarto, nei quali i farmaci vanno utilizzati con cautela per un maggior rischio di eventi avversi, la loro corretta prescrizione si rivela efficace e fornisce un contributo fondamentale per allungare la vita, migliorarne la qualità e ridurre eventi letali” commenta Marco Scatigna, Direttore Generale della Fondazione Sanofi-Aventis, Direttore Scientifico di Sanofi-Aventis e Docente di Farmacologia Clinica all’Università di Milano.