Rassegna di informazioni e notizie

MAGGIO 2012








LIBRI

Leggere rafforza la memoria

Quando la giovane età vien meno, purtroppo il nostro corpo comincia a “perdere i colpi”. E così, anche la memoria fa un passo indietro, se non la si rafforza o con le medicine o, meglio ancora, esercitandola a mantenersi viva con la lettura. Leggere, oltre ad aumentare la nostra cultura, stimola la mente a tener viva appunto la memoria. Basta provare per… credere. Ma l’essere umano è pigro e non vuole più leggere, nemmeno il giornale. La ormai nota casa editrice Leo S. Olschki di Firenze pubblica testi letterari di straordinaria importanza. Uno di questi è “Indro Montanelli-Il giornalismo, la storia, la narrativa” a cura di Alberto Malvolti (pagine 300, € 30,00). Un saggio diretto a tutti coloro i quali intendono, giornalisti professionisti e praticanti, addentrarsi sempre più sia nella vita sia nell’opera del grande maestro del giornalismo non solo italiano, ma internazionale. Questo volume, con prefazione di Paolo Mieli, contiene le testimonianze dirette di Contorbia, Pratesi, Bergamini, Chiarini, Castronovo, Romano, Cervi, Staglieno, e tanti altri, tutti concordi nel ricordare di Montanelli il modo di fare giornalismo, di narrare la storia con brillante divulgazione, di porsi soprattutto quale giornalista-cronista indipendente ed obiettivo. La modestia era la sua ragione di vita: “amava definirsi giornalista, soltanto un giornalista”, come scrive Sergio Romano. Mordace, caustico, pungente: ogni suo scritto o articolo o libro, scritti con la maestria e con il rigore del “chi, che cosa, dove, quando, come, perché”, erano chiavi di verità assoluta, anzi, di una realtà oggettiva persino insistente, quasi ossessionante. Fucecchio, ove nacque nel 1909, diede a Montanelli la toscanità linguistica del suo scrivere e raccontare, Milano, ove morì nel 2009, lo incoronò maestro di vero giornalismo. Impossibile dimenticarlo, Indro, perché oggi si ha estremo bisogno di giornalisti come lui. “L’artiglio del leone” è un’opera di narrativa storica pubblicata da Corbaccio Editore (pagine 325, € 18,60). L’autore, C.W. Gortner, da sempre appassionato alla storia del Rinascimento, ha descritto quasi in forma cinematografica, il periodo in cui nell’estate 1553 la monarchia inglese fu travolta da vicissitudini ingarbugliate e tali da mettere a repentaglio tanto se stessa quanto il suo futuro. L’azione si svolge in una intricata ragnatela di spionaggi e di omicidi efferati, mentre sul trono siede il figlio adolescente di Enrico VIII, Edoardo VI, malato e succubo del potente duca di Northumberland. I complotti non mancano e così avvincenti da coinvolgere il lettore, trascinandolo lontano nel tempo in una vicenda che sa più di fantasia che di storia reale. 

                                                                    UGO LO RUSSO



ARTE & CULTURA

Hai presente il tuo passato? Scoprilo a Fiavé

Il 14 aprile ha aperto i battenti il nuovo Museo delle Palafitte di Fiavé, alle spalle del Garda non lontano dal biotopo del lago di Carera dove si scorgono ancora i pali originali delle primordiali abitazioni sull’acqua. Un “atto dovuto” per un monumento di straordinaria importanza, entrato con gli altri siti palafitticoli del Trentino nella Lista del Patrimonio dell’Umanità stilata dall’Unesco. Là dove fino a cinquant’anni fa era il Lago Carera, poi scomparso per intorbamento, la bellissima Torbiera di Fiavé è un gioiello di storia e natura al tempo stesso. Splendido museo sotto il cielo, custodisce i resti di più villaggi palafitticoli databili dal 2300 al 1200 a. C. I reperti rinvenuti e gli studi fin qui effettuati hanno permesso di delineare il profilo della tribù insediatasi sul lago: economicamente autosufficiente, piuttosto benestante, culturalmente vivace. Il sito palafitticolo, imponente, presenta un numero altissimo di resti di pali di pino, larice e abete ricavati dai boschi che fiancheggiavano il lago. Nonostante la corrosione degli agenti atmosferici, in alcuni si riconoscono ancora insellature e incavi ricavati con l’ascia. Su queste erano incastrati altri travi, a formare il pavimento delle abitazioni sovrastanti. In realtà l’area, ancora da scandagliare a fondo, nasconde molte più testimonianza dell’era preistorica e si sono trovate tracce di ulteriori insediamenti, precedenti e posteriori a quello palafitticolo, sull’isoletta del lago Carera. Questo complesso abitativo su terraferma aveva però un prolungamento sull’acqua. Spessi accumuli di rifiuti, formati da resti di cibi e suppellettili varie, rinvenuti ai piedi dell’abitato e tra i pali hanno permesso di ricostruire abitudini e usanze di queste antiche genti. Certo è che vivevano di agricoltura, allevamento, raccolta di frutti selvatici e, seppure in misura minima, di caccia. Attrezzi di lavoro e suppellettili di uso quotidiano erano ottenuti per lo più dal legno e, grazie alla torba, ne sono giunti interessanti esempi fino a noi. Tra le altre attività documentate, la lavorazione di bronzo e terracotta, la concia delle pelli, la filatura e la tessitura. Oggi tutto questo – reperti, ricostruzioni e risultati di lunghi studi – ha una casa. E’ Casa Carli, nel centro di Fiavé, sapientemente ristrutturata appositamente per accogliere il nuovo Museo delle Palafitte. Il museo, curato dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento, racconta le vicende dei diversi abitati palafitticoli succedutisi  lungo le sponde del lago Carera, tra tardo Neolitico ed età del Bronzo. Rende conto degli scavi, che hanno portato alla luce resti di capanne costruite sulla sponda lacustre (3800-3600 a.C.), ma anche secondo il classico modello della palafitta in elevato sull’acqua (1800-1500 a.C. circa). Testimonia dell’evoluzione di questa tipologia nelle capanne su pali ancorati a una complessa struttura a reticolo adagiata lungo la sponda e sul fondo del lago (1500-1300 a.C.) e del trasferimento, negli ultimi secoli del II millennio a.C., dell’abitato sul vicino Dos Gustinaci con abitazioni dalle fondamenta in pietra. Il museo espone una selezione di reperti straordinari come vasi in ceramica e monili in bronzo ma anche in ambra baltica e oro, rarissimi all’epoca. Unica in Europa, poi, la collezione di circa 300 esemplari oggetti in legno: stoviglie. utensili da cucina e strumenti da lavoro come secchi, mazze, falcetti, trapani, oltre a un arco e alcune frecce. Le particolari condizioni ambientali dei depositi lacustri hanno restituito persino derrate alimentari come spighe di grano, corniole, nocciole, mele, pere. Un  intero piano del museo è dedicato alla ricostruzione della vita quotidiana al tempo delle palafitte, grazie a un grande plastico di quello che è stato battezzato il villaggio “Fiavé 6” e grazie a diverse ambientazioni che raccontano il lavoro di contadini e pastori, la vita attorno al focolare domestico, la cucina, la moda, i segreti dei matallurghi e cacciatori. Tel. 0461 492161.


Festival Internazionale della Cultura

Dal 10 al 31 maggio 2012 arte e territorio altoatesino raccontati attraverso l’acqua.
Arte e territorio legati insieme dall’elemento dell’acqua: questo il tema  del festival internazionale di cultura intitolato LanaLive che si tiene a Lana e dintorni dal 10 al 31 maggio. Musica, pittura, cinema e arte a 360° sono un omaggio all’acqua quale preziosa fonte di vita. I fiumi Valsura e Adige e i torrenti che attraversano o confinano con il comune di Lana regalano teatri a cielo aperto per rappresentazioni di alto livello artistico che appassionano il pubblico di turisti e di gente del posto. LanaLive quest’anno si propone come un evento dedicato non solo all’arte in tutte le sue espressioni ma anche al territorio e in particolare all’importanza dell’elemento dell’acqua, in una zona ricca di torrenti e fiumi come Lana e dintorni. L’obiettivo è di mettere in evidenza gli effetti che i due fiumi principali della zona (Valsura e Adige) hanno sull’uomo e di conseguenza sulla sua cultura. Dal 10 al 31 maggio, sono tre le settimane dedicate alle esibizioni di artisti di grande valore artistico rivolte a tutte le età. Compositori tirolesi della scuola di musica di Lana si esibiscono nello splendido scenario della Tenuta Rosengarten e jazzisti altoatesini nell’enoteca Bacchus di Lana. Le opere dell’artista Mattias Schönweger si possono ammirare nel giardino vicino alla Latteria e concerti di musica tradizionale altoatesina si tengono alla stazione di Postal. Ci sono inoltre star internazionali come l’ecclettico praghese David Cajythami, che espone le proprie opere al Werkbank di Lana, e il jazzista sudafricano Rus Nerwich, che propone suoni provenienti dalla cultura ebrea mescolati ai ritmi africani sul palco allestito alla piscina naturale di Gargazzone. Rappresentazioni teatrali vengono messe in scena sulla riva del lago biotopo di Lana e un’escursione lungo il fiume Valsura, un omaggio alla riflessione sul rapporto tra uomo e l’elemento dell’acqua, si conclude con la performance sonora di Lana-Art e Marcello Fera. Non solo musica e canto ma anche appuntamenti letterari, pittura e cinema immersi totalmente nella natura del territorio. LanaLive conferma la volontà, da parte degli organizzatori, di comunicare un messaggio preciso e cioè che la cultura è parte del territorio e può esprimersi in qualsiasi forma raccontando la storia dell’uomo e della sua terra. www.lanalive.it - tel. 0473 561770.


Castello Visconteo di Pavia: Prova D’Artista

Il 4 maggio presso la Sala Mostre del Castello Visconteo di Pavia, inaugura la mostra Prova d’artista. Sperimentazioni tra grafica, segno e colore, organizzata dai Musei Civici di Pavia e aperta al pubblico dal  5 maggio al 3 giugno. L’esposizione collettiva curata da Susanna Zatti e Francesca Porreca mette in rilievo la “prova d’artista”, il momento di sperimentazione che precede la realizzazione dell’opera, ovvero: la fase intermedia tra idea e opera finita. L’evento contemporaneo si affianca alla grande mostra “Rembrandt. Incidere la luce” – alle Scuderie del Castello -, accostando passato e presente e mettendo in risalto i differenti percorsi artistici sul tema dell’incisione e della grafica. Gli artisti presenti in mostra con una decina di opere ciascuno sono: Alessandra Angelini, Monica Anselmi, Giovanna Fra, Rossana Schiavo, Teresa Sdralevich, Ada Eva Verbena. Sono esposte, quindi, circa 60 opere, tra cui diversi lavori inediti esito di recenti sperimentazioni, accompagnati da disegni, progetti e video che documentano le diverse fasi preparatorie. Per l’occasione si potranno ammirare opere di grafica realizzate con diverse tecniche: xilografie, linoleografie, calcografie, serigrafie, acquaforte, frottage, monotipi, oltre ad uno specifico nucleo composto da libri d’artista. I partecipanti alla rassegna sono pavesi di nascita e d’adozione, scelti prestando attenzione sia alla ricerca delle giovani generazioni, sia alle creazioni di artisti più affermati, al fine di rafforzare il dialogo tra arte contemporanea e territorio. Prova d’Artista. Sperimentazioni tra grafica, segno e colore a cura di Susanna Zatti e Francesca Porreca. Per informazioni tel. 0382 33853 – www.museicivici.pv.it


William Congdon a Venezia (1948-1960)

A Venezia, tornano per la prima volta le “Venezie” di William Congdon amate da Peggy Guggenheim. La mostra ospitata negli spazi di Ca’ Foscari Esposizioni, curata da Giuseppe Barbieri e Silvia Burini, con il prezioso apporto di Rodolfo Balzarotti, riunisce molti degli esiti più significativi della produzione di William Congdon sul soggetto veneziano, tra le prime Piazze del 1948 e il Crocefisso 1b (1960), realizzato dall’artista dopo la clamorosa conversione alla chiesa cattolica che finì per escluderlo dal sistema e dal mercato dell’arte statunitense, in cui tra le due ali delle Procuratorie compare l’immagine del Cristo crocefisso in luogo delle Basilica marciana. Oltre che dalla Fondazione Congdon le opere provengono da collezioni private italiane e americane, nonché da numerosi musei americani e da quello inglese dell’Università di Cambridge. Le tele di Congdon saranno esposte nelle sale del piano nobile, affiancate da gigantografie del suo soggiorno veneziano, da bacheche con lettere e schizzi, dalla proiezione di disegni, appunti grafici e opere di soggetto veneziano o coeve non convocabili nel percorso della mostra. Ca’ Foscari Esposizioni, Ca’ Giustinian dei vescovi – Dorsoduro 3246 – 30123 Venezia. Dal 5 maggio all’8 luglio 2012. Con il supporto di: Assicurazioni Generali. Da lunedì alla domenica dalle 10 alle 18. Chiuso il martedì. Per informazioni tel. 0412346947.


Incredibile Carta – Galleria Casa Dugnani

Dal 6 al 27 maggio nello splendido scenario di Galleria Casa Dugnani, a Robecco Sul Naviglio, gli artisti: Caterina Crepax, Satsuki Oishi, Daniele Papuli, Elise Valdorcia e Nikki van Es offrono al pubblico inedite installazioni realizzate in carta. La mostra Incredibile carta rende omaggio a questo materiale, da sempre protagonista nel mondo dell’arte. I lavori esposti mostrano le differenti interpretazioni riguardo l’utilizzo della carta nelle sue varie declinazioni, mettono in evidenza la trasformazione del semplice foglio di carta in struttura tridimensionale, che crea interconnessioni tra scultura, pittura, design, decorazione, impianti scenografici, site specific. Spiccano, infatti, lavori di cartapesta, sperimentazioni con carta tagliata a mano, da cui nascono veri e propri abiti di carta e creazioni dal forte impatto visivo, spesso legate a elementi naturali. Commenta Vevé Benini curatrice dello spazio espositivo: “La carta da secoli ci porta la conoscenza del passato e del mondo che ci circonda: i costumi, l’arte, le leggi, la storia. Nelle mani degli artisti, la carta si trasforma, si piega, si colora: protagonista e interprete delle espressioni più diverse”. All’interno delle antiche sale di Casa Dugnani, i lavori esposti introducono il visitatore in un mondo esclusivamente realizzato in carta. A partire dal salone d’ingresso s’incontra la suggestiva installazione a pavimento “Cartoframma” di Daniele Papuli; un’opera site specific dalle imponenti dimensioni, composta da moduli realizzati con strisce di carta che simulano le onde del mare e il movimento lento e ripetitivo della risacca. Si procede negli abissi marini, dove l’installazione di Satsuki Oishi, artista giapponese, crea un ambiente fantastico e tra coralli, stelle marine e onde colorate conduce il visitatore in una grotta dalle lunghe e sottili protuberanze rocciose. In stretta connessione con la natura è il lavoro di Nikki van Es, le cui installazioni indagano sulle micro e macro-strutture del regno vegetale, unendo fantasia e osservazione scientifica. Leggeri fogli di carta, accuratamente scelti in base a peculiarità specifiche del materiale, scendono dall’alto, traforati e colorati, riproducono una sorta di foresta sospesa di cui si ammirano foglie, rami e i loro dettagli microscopici. Un luogo senza tempo è quello creato da Elise Valdorcia, la cui arte si caratterizza attraverso la realizzazione di sculture in cartapesta e oggetti d’uso domestico, quali specchi, candelieri, tavolini, lampade tra cui spicca la “Lampe Méduse”, che riproduce la delicata struttura a ombrello di una medusa. Un immaginario filo di Arianna che percorre tutte le sale è rappresentato dalle opere di Caterina Crepax. L’artista, abile creatrice di abiti e sculture in carta e attenta al riciclo, riutilizza giornali, scontrini, carte di vario tipo, che danno vita alle opere d’arte. In occasione della mostra ha modellato diverse sagome che si aggirano in tutte le sale, come visitatori inattesi. I loro abiti, ricchi di dettagli e dalle fattezze accurate ed eleganti, le cui pieghe, arricciature, sbuffi ed intarsi prendono ispirazione dal mondo animale, vegetale o da elementi di decorazione architettonica. Essi sono rappresentativi della creatività dell’artista e istituiscono un divertente gioco ironico. Come arrivare: Autostrada: A4 Milano-Torino, uscita Marcallo Mesero, direzione Magenta. Strada Provinciale 114: uscita Bisceglie, direzione Abbiategrasso. Tangenziale Ovest uscita n° 4 Cusago. Autobus Stav Z551-R: linea Bisceglie-Robecco.Info tel. 02 9471745 www.casadugnani.it


Tecnica Mista. Come è fatta l’arte del Novecento

Uno sguardo dietro le quinte dell’arte del Novecento per capire come e perché gli artisti hanno inventato nuove tecniche, come il collage, l’assemblaggio e il fotomontaggio, o utilizzato nuove classi di materiali, o di dispositivi, come la plastica e il video. Sarà dedicato spazio anche alla performance, all’uso del suono in arte e all’installazione, la tipologia di opera più rappresentativa della contemporaneità  Nello Spazio mostre al primo piano, saranno esposte anche alcune opere appartenenti al patrimonio del Museo del Novecento ma poco note, come Rossogiallonero (1968) di Carla Accardi, o appena restaurate come Coma (2000) di Alexander Brodsky, nuove donazioni come la Scultura da prendere a calci (1960) di Gabriele De Vecchi e le opere di Andrea Mastrovito e Marta dell’Angelo. A cura di Marina Pugliese. Termine della mostra 9 settembre. Museo del Novecento.


La Vaccara e Maillet a Sondrio

Filippo La Vaccara (Catania 1972) esporrà un importante gruppo di lavori recenti. Si tratta di una decina di grandi tele e di un numero quasi uguale di sculture, tutte ispirate alla sua poetica, cui ci ha ormai abituato sin dai suoi esordi alla fine degli anni Novanta. Un immaginario sognante ma non surreale, fatto di episodi quotidiani dotati però di una grazia speciale, di una sorta di sospensione temporale raggiunta attraverso una scelta pittorica figurativa apparentemente infantile, ma di fatto raffinatissima. La stessa grazia è nelle sculture, spesso in cartapesta dipinta, ora anche in terracotta, dove animali comuni – un cane, dei colombi, un orso – “osservano l’osservatore”, presenze gentili e domestiche che suggeriscono però una vita interiore tutt’altro che banale. La mostra di Daniel Maillet (nasce a Zurigo nel 1956) si puù considerare a tutti gli effetti una retrospettiva, dagli esordi a oggi, suddivisa in tre sezioni. La prima fa riferimento al periodo compreso fra i primi anni ’80 con xilografie espressioniste che lo avvicinano al mondo del padre Leo e il finire degli anni novanta con un’elegante edizione incisoria denominata “Il volto dell’architetto” in cui compaiono i ritratti dei principali architetti svizzeri. Il secondo periodo si può definire milanese-ticinese in quanto realizzato negli anni in cui Maillet ha abitato in quest’area geografica. Esso risente degli studi di design compiuti dall’artista in Ticino; la leggerezza del supporto cartaceo e l’eleganza del tratto grafico stanno a sottolineare una cura per il dettaglio e un riferimento al disegno rinascimentale italiano. Le figure rappresentate hanno una postura ieratica, la loro fissità conferisce autorevolezza ai modelli e la loro sospensione nel vuoto costringe l’osservatore a un confronto diretto, senza infingimenti. Il terzo periodo si riferisce al periodo brasiliano che l’artista sta vivendo attualmente. La sua pittura si fa più densa e i colori a olio hanno maggior luminosità e pastosità. Le figure rappresentate appartengono a un ceto sociale più povero rispetto a quello occidentale, ma la fierezza e la dignità che le contraddistingue accompagnata da una malinconia di fondo, conferiscono loro un’autorevolezza non comune. Dall’11 maggio al 29 luglio. Galleria Credito Valtellinese e MVSA. Info tel. 0342.522.738 . www.creval.it


Wassily Kandinsky. L’arte astratta tra Italia e Francia

Il museo Archeologico Regionale di Aosta dal 26 maggio al 21 ottobre presenta al pubblico la grande mostra “Wassily Kandinsky. L’arte fra Italia e Francia” a cura di Alberto Fiz. La rassegna, realizzata dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta in collaborazione con Fondazione Antonio Mazzotta, focalizza l’attenzione sulla ricerca astratta del maestro russo. In esposizione un nucleo importante di opere di Kandinsky, dipinti e tecniche miste provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, ed alcuni capolavori degli anni Trenta e Quaranta mai presentati prima d’ora in Italia. Si ammirano inoltre significativi lavori di artisti con cuo Kandisky ha instaurato un dialogo vivo e creativo come Hans Arp, Sophie Taeuber-Arp, César Domela, Piero Dorazio, Alberto Magnelli, Joan Mirò, Francis Picabia e Luigi Veronesi. Non mancano poi riferimenti al design di Alessandro Mendini.  Il carattere trasversale della mostra, che comprende circa 80 opere, arricchita da lettere, documenti e lavori di confronto con gli artisti a lui più vicini e da lui influenzati, offre l’opportunità di un’approfondita analisi critica della sua ricerca in un contesto che coinvolge Italia e Francia. Accompagna la rassegna un esaustivo volume in italiano e francese pubblicato da Edizioni Gabriele Mazzotta. Info tel. 0165.274401.


TEATRI E SPETTACOLI

Teatro Nuovo

Dal 1 al 6 maggio GIUSEPPE GIACOBAZZI in APOCALYPSE di Andrea Sasdelli. Spettacolo comico – regia di Giancarlo Bozzo. Torna dopo il grande successo della passata stagione Giuseppe Giacobazzi con un nuovo esilarante spettacolo. Quasi 20 anni di palchi, radio e tv, fino al trionfale approdo a Zelig: Giuseppe Giacobazzi si racconta a teatro. Nel nuovo spettacolo in allestimento, Apocolypse, Giacobazzi continua a pendere in esame l’attualità italiana con la mimica e il suo umorismo unici. Dal reality show ai telegiornali, dalla pubblicità alle mode del momento. Ovviamente fondamentale, poi, è il suo rapporto con le donne all’interno del rapporto di coppia. Non manca infine l’ironia sempre affettuosa con cui Giacobazzi analizza gli stereotipi del quarantenne “perennemente giovane”. Questo ma non solo il nuovo spettacolo comprenderà nuovi innesti al momento ancora “top secret”.

Dall’8 al 20 maggio MAURIZIO CASAGRANDE – MICHELE CARFORA in QUANTI AMORI di Edoardo Tartaglia con le più belle canzoni di Gigi D’Alessio. Musical con Eleonora Di Miele e Pamela Camassa – regia di Edoardo Tartaglia. Storie d’amore, racconti di emozioni, avventure del cuore unite dalle più grandi canzoni di Gigi D’Alessio. Attraverso le varie vicende sentimentali, che di intersecano, getteremo uno sguardo non superficiale sui nostri giorni difficili, talvolta contradditori eppure così bisognosi di una speranza per il domani. In un flash back che ci riporta all’America di inizio ‘900, seguiremo le trepidanti storie di tanti personaggi di oggi e di ieri: seguiremo con passione le vicende sentimentali ed umane di Antonio ed Anna; Sebastiano e Donatella; Jasmine e Luana; Romolo e Consuelo…Incontreremo tanti personaggi che con i loro intrighi, i loro sorrisi, le loro speranze e le loro tribolazioni, contribuiranno a tratteggiare il ritratto di due epoche così lontane eppure così vicine ed affini per tanti motivi. Uno spettacolo che sarà capace di intrattenere il pubblico con emozioni sincere.


Teatro Degli Arcimboldi

Mercoledì 9 e giovedì 10 maggio EIFMAN BALLET THEATRE DI SAN PIETROBURGO. Anna Karenina. Balletto in due atti basato sull’omonimo romanzo di Lev Tolstoj. Universalmente riconosciuto come uno dei romanzi più tragici di tutti i tempi, Anna Karenina è incentrato sulla storia di una donna adultera che si innamora di un affascinate soldato di cavalleria, lascia i marito e si suicida piuttosto che accettare il rifiuto del suo amante. La versione coreografica di questo capolavoro del 1877 è incentrata sul triangolo amoroso tra Anna, Vronskij e Karenin. Il Karenin di Eifman è un uomo che non riesce a capire perché la sfortuna lo colpisce: ama sinceramente sua moglie e l’infedeltà della donna è per lui una vera e propria catastrofe.

Domenica 13 maggio PINO DANIELE in concerto. Autore di blues graffianti e di successo, come quelli che hanno costellato la prima parte della sua carriera, e cantautore fine ed elegante, che ha regalato al suo pubblico ballate dolci e raffinate come Quando – brano che accompagnava le immagini di Pensavo fosse amore invece era un calesse dell’indimenticato Massimo Troisi – Pino Daniele ha scritto una parte importante della storia della musica leggera italiana. Tra i blues e le sonorità mediterranee il suo nuovo tour, 8 maggio, entusiasmerà la platea del Teatro degli Arcimboldi.

Da mercoledì 16 maggio OPERADOMANI  Flauto Magico, Sconfiggere i Mostri da Wolfgang Amadeus Mozart . Opera domani, il progetto didattico di As.Li.Co ideato per avvicinare i ragazzi all’opera lirica, si cimenta questa stagione con Flauto Magico di Mozart. Il singspiel mozartiano è una fiaba; una fiaba popolare sulla vita, la morte e la rinascita, in cui le peripezie degli eroi sono i passi di un cammino verso la maturità e la conoscenza. La versione di Operadomani mantiene la struttura dell’originale e le sue peculiarità, proprio per proporre ai ragazzi una vera e propria opera in miniatura, in modo da metterli in contatto con un mondo straordinario ma a loro ancora sconosciuto.

Mercoledì 23 maggio PADRE CICOGNA. Racconto sinfonico per quattro voci, voce recitante e orchestra. Versi: Eduardo De Filippo. Musica: Nicola Piovani. Voce recitante: Luca De Filippo. Orchestra Sinfonica I Pomeriggi Musicali

Teatro degli Arcimboldi Viale dell’Innovazione, 20 Milano tel. 02 64 11 42 212/214.


Teatro San Babila

Dall’8 al 27 maggio La Compagnia Rivelazione Degli Ultimi Anni in un’esilarante commedia. “Diaghilev” presenta “TI SPOSO, MA NON TROPPO” di e regia Gabriele Pignotta. Con Gabriele Pignotta – Fabio Avaro. E’ la prima commedia sentimentale tratta da una storia vera iniziata su Facebook dove una coppia in crisi prima del matrimonio, un single convinto che seduce per mestiere, un cuore spezzato che sogna l’amore eterno, entrano causalmente in contatto!


Teatro Carcano

Compagnia del Teatro Carcano – Marina Bonfigli – Isa Barzizza  presenta “GUIDA ALLA SOPRAVVIVENZA DELLE VECCHIE SIGNORE” di Mayo Simon – Traduzione di Mariella Minnozzi – Scene e costumi di Carla Ricotti – Regia di Giuseppe Pambieri. Da mercoledì 2 a domenica 13 maggio 2012. Guida alla sopravvivenza delle vecchie signore – nuova produzione della Compagnia del Teatro Carcano – narra di Nitty, un’anziana signora che vive in perfetta autonomia finché non inizia ad accusare seri problemi alla vista. Pragmaticamente, Nitty adotta Spritzy, che ha con lei in comune l’età avanzata, ma non la spiccata indipendenza, come “occhi surrogati”, ma il loro rapporto riserverà più di una sorpresa. Questo ritratto sincero e onesto della vacchiaia, alla ricerca del difficile equilibrio tra senso di sé ed egoismo, dipendenza e relazione, è un eccezionale banco di prova per due attrici brillanti, sensibili e ricche d’esperienza del calibro di Marina Bonfigli e Isa Barzizza, dirette da un altro attore di grande popolarità come Giuseppe Pambieri. Simon ci mostra come due persone così diverse, proprio attraverso le loro differenze individuali, sia fisiche che emotive, riescano, al di là delle reciproche insofferenze, a intrecciarsi in un mutuo soccorso d’amore. E tutto questo dovrà essere evidenziato dalla messa in scena che, da una parte terrà conto di un clima realistico, quasi intimista fra le due protagoniste, dall’altra cercherà, attraverso elementi scenografici assolutamente essenziali, di, per così dire, astrarre il tutto in un’atmosfera quasi surreale che sottolinei l’elemento poetico. Lo spettatore si troverà davanti a momenti di delicato umorismo, di comicità esplicita e talvolta di una dolce melanconia che segna il trascorrere del tempo tra un battibecco e l’altro. E’ un momento questo della nostra storia attuale dove la violenza, la prepotenza, l’apparire e tutti i costi, sembrano diventati strumenti necessari per imporsi nella vita. La tenera storia di Nitty e Spritzy ci invita per un attimo a fermarci e guardarci dentro. A considerare quanto sia importante, proprio per la nostra “sopravvivenza” come recita il titolo, la solidarietà e la comprensione umana.
Giuseppe Pambieri


Teatro Manzoni

a.ArtistiAssociati presenta Zuzzurro & Gaspare in “La cena dei cretini” di Francis Veber – traduzione Filippo Ottoni e con Dario Biancone – Gianfranco Candia – Alessandra Schiavoni – scene e costumi Pamela Aicardi – Regia Andrea Branbilla. Scritta dal francese Francis Veber negli anni Novanta. “La cena dei cretini è una delle commedie più famose al mondo, diventata un cult dopo essere approdata al grande schermo nel 1998 per la regia dello stesso Veber. La trama è semplice ma di grande impatto comico come si addice alle migliori commedie. Ogni mercoledì sera un gruppo di amici, ricchi e annoiati, organizza per tradizione la cosiddetta “cena dei cretini”, alla quale i partecipanti devono portare un personaggio creduto stupido e riderne sadicamente per tutta la serata. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta. Una sera il “cretino” di turno riesce, infatti, a ribaltare la situazione passando, per così dire, da vittima a carnefice. Creando una serie di problemi al suo potenziale anfitrione arriva quasi a mettergli in crisi il matrimonio, in un crescendo di errori, gags e malintesi veramente divertenti. “La cena dei cretini! è un’esilarante commedia che coinvolge il pubblico in un turbinio di risate, di fronte alle paradossali situazioni che i protagonisti sono costretti a vivere loro malgrado. La forza di questa commedia sta proprio nella semplicità e genuinità della risata che provoca, nella mancanza assoluta di volgarità e in quella punta di moralismo che non guasta. Si ride e si riflette senza accorgersene. La vicenda si svolge nel salone di un appartamento di lusso. Un ambiente molto piacevole, arredato con gusto, ricco di sculture, quadri di valore e oggetti preziosi, ideato da Pamela Aicardi che oltre alle scene cura anche i costumi dello spettacolo. Dal 2 al 21 maggio.


TURISMO

L’ostello della gioventù nel Castello di Laufen

Più di 15.000 anni fa il Reno fu deviato in un nuovo letto da movimenti tettonici dell’era glaciale. Le Cascate del Reno si sono originate nel punto in cui il pietrisco friabile si sostituisce al calcare compatto. Parecchie centinaia di metri cubi d’acqua al secondo precipitano fragorosamente nel vuoto per 23 metri da un bacino della larghezza di 150 metri. Al centro si erge una possente roccia che da millenni costringe la potenza degli elementi ed è raggiungibile con un giro panoramico sul Reno che permette di assaporare lo spettacolo naturale a distanza ravvicinata. Quasi al centro delle Cascate si può sostare anche sulle piattaforme costruite  parzialmente al di sopra del Reno. Con il battello sono raggiungibili i Castelli di Wörth e di Laufen, a disposizione degli audaci c’è addirittura un noleggio di canoe. Il Castello di Laufen, originario del IX, brilla di nuovo splendore da marzo 2010. Accanto al nuovo centro visitatori è stato allestito un parco giochi per bambini e l’”Historama” (mostra interattiva sulla cascata del Reno) Il nuovo sentiero avventura con un doppio ascensore e il percorso belvedere consente l’accesso senza ostacoli allo spettacolo naturale della cascata del Reno. Da segnalare l’Ostello della Gioventù di Dachsen, aperto dal 1946, che occupa l’ala dove un tempo si trovava la lavanderia. E’ uno degli ostelli storici della Svizzera che affascinano sia per la posizione a picco sulle cascate, sia per l’ambientazione medievale.
Per informazioni: www.youthhostel.ch/dachsen - n. verde 0080010020030. Per informazioni turistiche generali sulla Svizzera, per prenotazioni alberghiere e richieste di brochure (inviate gratuitamente a domicilio), sito web www.svizzera.it


C’è una casa nel bosco

Chalet nel Doch, maso alpino nel Parco Naturale di Paneveggio-Pale di San Martino-Primiero (TN): la vera baita in edizione deluxe Quella dello Chalet nel Doch, maso apino nel Parco Naturale di Paneveggio-Pale di San Martino (TN), è una storia di caparbietà e passione, che giustifica e spiega la filisofia non solo di un albergo ma di tutti gli 11 membri di Trentino Charme – consorzio che riunisce strutture gestite con l’amore e con la fierezza di chi sa di poter offrire un territorio unico in spazi esclusivi attorniati dalla straordinaria bellezza dei laghi e dei monti del trentino. Lo Chalet è in  realtà formato da tre baite con un cuore di larice che custodisce piccoli segreti di comfort e design integrati in un ambiente tradizionale per valorizzarne gli aspetti più suggestivi. Capita dunque di trovare una poltrona Barcelona vicina alla grande stufa o un divano Le Corbusier disposto, come prima fila, davanti al panorama dell’alpeggio tra la catena del Lagorai e le Pale di San Martino, nella valle del Lozen, dove il silenzio della foresta è rotto soltanto dal fruscio dei caprioli, dei cervi e di qualche scoiattolo. Chi arriva in questo angolo non usuale non lo fa per caso. A guidarlo è la ricerca dei dettagli – dal cibo bio di provenienza locale ai prodotti agli olii essenziali – che definiscono lo spazio del ritorno dall’avventura scoperta dei luoghi circostanti, dalle passegiate a cavallo alle escursioni, dal nordic walking ai corsi di arrampicata, fino alle uscite in alta montagna con guida alpina, sci di fondo, sci alpinismo e ciaspolate, quando i pascoli diventano bianchi e degli animali che riposano rimangono soltanto le impronte nella neve. Per informazioni: Via Villanuova, 22/A Prade Canal San Bovo (TN) tel. 0439.719619 335-6565395.


In vacanza dal rumore

Dal 6 al 31 maggio 2012 all’Isola d’Elba per riscoprire la natura e il piacere del silenzio, per un vero e proprio relax tecnologico. “Il tempo, lo spazio, la tranquillità, l’ambiente sono beni sempre più desiderati soprattutto in vacanza, e sono beni scarsi e rarefatti nelle grandi città”. Lo dichiarò il sociologo Hans Magnus Enzensberger. E se è vero che in vacanza si cerca ciò che più si desidererebbe quotidianamente, per maggio 2012 l’Isola d’Elba propone un nuovo viaggio ad di fuori della solita routine perché privo di inquinamento acustico, tecnologico, visivo e ambientale. Si chiama il Festival del Silenzio perché vuole dare il via a uno spettacolo naturale dove a calcare il palcoscenico è il silenzio nelle sue innumerevoli sfumature solitamente camuffate dei rumori. Una parentesi dalle troppe sollecitazioni a cui si è sottoposti quotidianamente che invece di stimolare nuove sensazioni provocano una sorta di immobilismo verso l’universo, la terra, la natura e gli animali. Una vacanza che possa in qualche modo aiutare a riacquistare la sensibilità dei sensi…da quello visivo di autentica bellezza a quello uditivo e tattile di una natura ruvida, certi di non essere da meno sono il gusto e l’olfatto che qui trovano un’innata amplificazione. “Organizzatore del Festival” è il Boutique Hotel Ilio, situato a Capo Sant’Andrea, dove le alture si uniscono al mare tra ripide scogliere e una caletta di spiaggia bianchissima, il punto dove il Mediterraneo è più trasparente e non si sottrae dal mostrare tutta la bellezza dei suoi fondali. Il punto di partenza ideale per escursioni in mezzo alla natura e per riscoprire i più autentici sapori e profumi dell’Isola. Ogni giorno sarà possibile avere un personal guide tour che a seconda delle proprie esigenze organizzerà un giro alla scoperta di un nuovo angolo dell’Elba, via terra o via mare, alla luce del sole o al chiaro di luna. Dal 6 al 31 maggio l’Hotel Ilio propone soggiorni a partire da 55 euro a persona con trattamento di mezza pensione fino a 95 euro a persona (a seconda della tipologia della camera). E l’opportunità di poter riservare la propria guida per percorsi personalizzati (da 1 a max 6 partecipanti) al costo di 160 euro al giorno (da suddividere a seconda del gruppo). Archeotrekking per chi non vuole perdere la bellezza di unire al relax una sorta di passeggiata culturale attraverso le testimonianze artistiche e culturali del passato. Bird trek aiuta a ritrovare il legane innato dell’uomo con gli abitanti del cosmo, gli appassionati e i più silenziosi potranno scorgere la pernice rossa, la poiana, il gheppio e l’astore, il ghiro, la lepre, il cinghiale e la martora. Per chi invece non potrebbe mai rinunciare a farsi cullare dal rumore della pagaia nel mare, sarà il Kayak a trasportare in emozionanti avventure ritrovando tutta la pace che gli amanti del mare ricercano guardando il suo orizzonte. C’è solo una regola inderogabile: vietato portare cellulari, palmare, e qualsiasi cosa di tecnologicamente attiva per tutta la durata delle escursioni!. Tel. 0565.908018 www.hotelilio.com/it


I mille volti del golf in Friuli Venezia Giulia

Sette percorsi immersi in paesaggi da sogno, circondati da una natura tanto mutevole quanto incontaminata e avvolti da un clima mite tutto l’anno. Dai percorsi sull’acqua di Grado e Lignano ai boschi della montagna tarvisiana, dai dolci pendii della fascia  collinare ai vigneti e ai castelli del Goriziano. Dovunque ricada la vostra scelta, il golf in Friuli Venezia Giulia ha lo straordinario sapore della scoperta e della sfida. In una regione che in poco più di 100 chilometri raccoglie montagna, mare e collina, 7 campi e un campo pratica da 9 buche distribuiti omogeneamente su tutto il territorio permettendo di fruire di una ricchissima varietà di scenari naturali di rara bellezza. Il Friuli Venezia Giulia è anche capofila del progetto di eccellenza Italy Golf&More, programma di promozione del golf di sette regioni (Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sicilia, Veneto) e FIG (Federazione Italiana Golf), che punta a valorizzare i circuiti golfistici nazionali integrando l’offerta sportiva con attività collaterali quali tour enogastronomici, visite guidate alle città d’arte, escursioni, uscite a cavallo, turismo rurale e molto altro. Golf Club di Lignano: 18 buche (6301 mt, par 72) costellate da laghi e bunkers, ma adatte a tutti. Dispone di campo pratica con 9 postazioni coperte, puttin green, pitchin green, pro shop, spogliatoi, bar, ristorante, albergo, noleggio sacche, e-carts, palestra, beauty center. Golf Club di Grado: 18 buche (5746 mt, par 72) caratterizzate da numerosi ostacoli d’acqua con la laguna a fare da sfondo, Il circolo situato nella splendida Tenuta Primero, è attrezzato con chipping e putting green, driving range con 12 postazioni coperte, pro-shop, sacche e carrelli a noleggio, club house, bar, ristorante, spogliatoio. Golf Club di Trieste: 18 buche (5810 mt, par 70) rese insidiose da green apparentemente piatti e un vento, la bora, imprevedibile. La Club House accoglie spogliatoi, sala video, tavoli verdi, bar e un rinomato ristorante. Il circolo è attrezzato inoltre con un driving range, da 10 postazioni coperte, un pitching green e un nuovo putting green. Golf Country Club Castello di Spessa: 18 buche (5540 mt, par 70) immerse nel bucolico scenario dei vigneti del Collio. Il circuito è dotato di Club House, spogliatoi, campo pratica illuminato, pro shop. Golf Club di Udine: 18 buche (6088 mt, par 72) per un percorso disegnato dall’ombra dei ciliegi e dalle curve di dolci colline. L’annessa Club House dispone di bar, sala da the, ristorante, sala ritrovi e tv, pro-shop, spogliatoi, scuola golf, campo pratica. Golf Club Castel d’Aviano: 18 buche (5980 mt, par 72) circondate da un parco secolare. E’ attrezzato con bar, ristorante, pro-shop, campo da tennis. Golf Country Clun di Tarvisio: 18 buche (5693 mt, par 69) disegnate dal celebre architetto canadese Graham Cooke, tra ampi fairway sull’altipiano, green spaziosi e insidiosi bunker. Dotato di bar, ristorante, spogliatoi, driving range con postazione coperta, pattingreen, chipping, bunker di pratica, noleggio golf cart, campo da calcetto, servizio baby sitting, eliporto, maneggio. Golf Club Friuli: 9 buche (1470 mt, par 30), adatte a chi vuole tirare i primi colpi. Dispone di driving range, putting e pitching green, bunker di pratica, club house, bar, ristorante, foresteria, pro-shop, piscina


Escursioni e Dolcevita in Alto Adige

Il DolceVita Hotel Preidlhof****s organizza una settimana dedicata alle escursioni, mirate a percorrere l’intera Alta Via di Merano in quattro giornate con un tempo di percorrenza di quattro ore e un dislivello di 400 metri. Percorrere l’Alta Via di Merano significa godere di circa 100 km di sentieri nei boschi, torrenti di montagna, vecchi paesaggi contadini, ponticelli, fiori e vedute panoramiche sulle Alpi e la Val Venosta all’interno parco naturale del Gruppo del Tessa. L’Alta Via di Merano o “Meraner Höhenweg” è percorribile su un lato settentrionale che passa per la Val di Fosse, in cui è facile incontrare rare specie di flora e fauna, come il ranuncolo dei ghiacciai, fiore alpino che cresce a maggiore altitudine, e lo stambecco, fino a poco fa a rischio di estinzione; si sospinge fino al sentiero in forte salita del passo Eisjöchl (2908 mt) per poi scendere piano piano per arrivare ad Ulfas (1369 mt). Inizia qui il lato meridionale dell’Alta Via che scende fino a Lonfall (1075 mt) e raggiunge il punto più alto a Casa del Valico (1839 mt). Il tracciato è sempre segnalato con il numero 24 e con i colori bianco e rosso. Il DolceVita Hotel Preidlhof propone escursioni guidate da un accompagnatore esperto con il pranzo al sacco giornaliero, uno zaino e il noleggio di tutta l’attrezzatura necessaria per affrontare il cammino tra le bellezze incontaminate dell’Alto Adige: orologio da polso con cardiofrequenzimetro, parapioggia e bastoni telescopici per il Nordic Walking. Durante il percorso sono numerosi i punti di ristoro a disposizione per degustare i prodotti tipici locali, in particolare speck e formaggi di montagna. Il momento di relax è al rientro in albergo dalle escursioni: il DolceVita Hotel Preidlhof propone il “paradiso del Wellness” tra saune, piscine, trattamenti estetici, antistress e con le pietre, snellenti, rituali benessere e massaggi Ayurveda e Hamam. A cena sono proposti il menu “Vital” tra insalate fresche e zuppe leggere e il menu “gourmet” à la carte di sette portate. Dopocena tra degustazioni di vini nella cantina nella roccia e serate danzanti. Pacchetto Settimana Alta Via di Merano dal 5 al 12 maggio e dal 30 giugno al 7 luglio. Sette giorni con trattamento pensione ¾, quattro escursioni, noleggio attrezzatura e animazione a partire da euro 903,00 a persona. www.dolcevitahotels.com www.dolomiti.it


Dolomiti: itinerari sensoriali alle Sorgenti delle Streghe

In Saltria località nel cuore delle Dolomiti dell’Alto Adige, sul più alto e incantevole altopiano d’Europa quale l’Alpe di Siusi, si riaccende il rapporto tra uomo e Natura grazie agli itinerari sensoriali alle Sorgenti delle Streghe. Il Tirler Dolomites Living Hotel (quattro stelle superior), sito a 1752 . di altitudine, propone per tutta la famiglia un programma di percorsi avventurosi e magici a stretto contatto con la natura tra giochi antichi, grotte e sorgenti naturali di acqua sulfurea. Accompagnati dalla piccola strega Curadina e dal suo gufo Emma, gli ospiti potranno vivere esperienze dense di fantasia ed energia. Sentieri fatti di grotte, radure, monumenti di pietra e sculture in legno fatte a mano in un’ampia varietà di piante e animali. La figura leggendaria di Curadina, conoscitrice delle virtù terapeutiche tipiche della zona, guiderà grandi e piccini lungo le varie stazioni che costituiscono l’itinerario sensoriale, percorso immerso nella magia della natura da vivere in tutta la sua purezza. Ad ogni fermata la strega Curadina invita alla riflessione fornendo dei cartelli con delle brevi note che spiegano come percepire l’effetto magico e ispiratore della sezione. Da sperimentare il sentiero da percorrere a piedi nudi, per favorire la circolazione del sangue e sensibilizzare il contatto con la natura. La sorgente d’acqua sulfurea di proprietà del Tirler renderà la vostra pelle ancora più morbida grazie alle sue doti benefiche. Infine il corno acustico per individuare gli straordinari suoni che la natura ci regala. La famiglia Rabanser, proprietaria del Tirler Dolomites Living Hotel, propone un concetto di qualità legata alla familiarità e al benessere, un mix di natura e comfort che trova il suo più alto livello nella bioedilizia con la quale la struttura è stata da poco ampliata. Quest’anno ha ricevuto il Marchio di Qualità WCARF (European Centre for the Allergy Research Foundation) aggiudicandosi il titolo del primo hotel in Italia idoneo alle allergie. Design moderno, materiali naturali che offrono un ottimo effetto distensivo e un panorama mozzafiato. Tutto questo per vivere la Natura da vicino in modo tonificante, autentico e sostenibile. Info tel. 0471 727 927 - www.tirler.com


Identità Immutate® e Spino Fiorito in nome di BIO!

“Come BIO comanda”: è il tema dominante della settima edizione di Spino Fiorito- “Le piccole Grandi Italie del bicchiere”, mostra-mercato biennale, che si terrà al Castello Malaspina di Massa, da sabato 28 aprile a martedì 1 maggio, con l’esposizione dei prodotti enogastronomici di oltre 100 aziende di Identità Immutate®. Nella suggestiva location storica, l’agricoltura “senza chimica”, e non solo, sarà il clou della manifestazione-madre del movimento non-profit, voluto dall’Assessorato all’Agricoltura di Massa-Carrara e ideato nel 2002 dalla giornalista Rosanna Ercole Mellone per unire in una rete solidale piccoli territori italiani custodi di produzioni artigianali di qualità e poco conosciute. L’associazione, che, come di consueto, a fine aprile torna nel suo luogo d’origine (il Castello Malaspina) e la provincia capo-fila del progetto accoglieranno gli altri aderenti o ospiti illustri, tra cui Beppe Bigazzi (paladino della tipicità), per raccontare, discutere e fare programmi su tutto quanto ruota intorno al mondo del naturale. Al loro fianco, un partner con voce in capitolo: Lunigiana Amica, organizzazione della Coldiretti che promuove l’agricoltura locale e quanto di buono e di bello offre quest’area massese. Durante i quattro giorni di Spino Fiorito, si succederanno, all’insegna del biologico convegni e workshop, tra cui quello sotto l’egida del progetto transfrontaliero “Marte più” di cui è capofila Grosseto e che comprende le province toscane e la Corsica. Nel percorso espositivo, tra gli stand, nelle sale e sugli spalti, da cui si gode un panorama mozzafiato che abbraccia le Apuane e il Tirreno, il pubblico troverà una novità: l”Angolo dei Vini Biologici di Massa-Carrara”, che permetterà di fare conoscenza, sotto la guida di eno-esperti, dei nuovi ed emergenti “nettari di Bacco” di lavorazione organica. La rassegna, che ogni volta conta circa 30.000 visitatori, anche quest’anno ospiterà vini nobili, come quelli locali Doc di Candia e dei Colli di Luni, l’Igp Val Magra e gli analoghi di microaree di molte regioni, come Sicilia, Puglia e Liguria, accompagnati da rare bontà, quali il prosciutto crudo Igp di Norcia, la ricotta affumicata al ginepro della montagna abruzzese e l’olio extravergine d’oliva siciliano. Come sempre, durante la manifestazione, verrà assegnato lo Spino Fiorito d’oro a un produttore, a un enologo e a un giornalista che si sono distinti per aver sostenuto la cultura del territorio in ambito nazionale e locale. A Spino Fiorito non mancheranno i momenti di spettacolo, dalle esibizioni degli sbandieratori ai cortei in costume storico, e le mostre artistiche, come quella del giornalista Antonio Mellone, già art-director del quotidiano milanese “Il Giorno”, che, in omaggio alla terra dei signori Malaspina, esporrà tele ispirate alla Lunigiana e ai cavalieri d’arme e d’onore. Orario 10-20. Info tel. 0585/816573 – 574-575-566-567.


Nel Medioevo per un giorno

Il 13 maggio torna al Castello di Gropparello (PC) la nuova edizione del Mercato Medievale, una giornata dedicata agli antichi mestieri e una sorta di viaggio nel tempo in carne e ossa. A partire dalle 10 i battenti apriranno per tutti i curiosi, grandi e piccini, che vorranno immergersi nelle atmosfere del commercio e della nostra tradizione artigianale. La roccaforte, che risale all’810 d.C., sarà popolata per un giorno da attori e figuranti che coi loro banchetti mostreranno i costumi, i gesti e i materiali utilizzati un tempo, coinvolgendo il pubblico in prima persona. Il fabbro, la fioraia, la tessitrice, lo scalpellino, la lavandaia del Borgo, il venditore di indulgenze e molti altri e maestranze andranno in cerca di nuovi  “apprendisti” da istruire e introdurre nel complesso mondo delle arti di un tempo. E come allora, viandanti, mendicanti e postulanti potranno chiedere udienza al Re e alla Regina. Come non approfittare? Seduti sul trono, attenderanno tutti gli avventurosi ospiti per condurli nel vastissimo Regno della Fantasia, fra scorribande reali e immaginarie, in un’atmosfera che trasporterà i piccoli nell’età adulta e riporterà gli adulti alla loro infanzia. I primi indosseranno i costumi medievali e saranno condotti da un Cavaliere in carne ed ossa a vivere avvincenti peripezie, mentre i secondi, liberi di girare per il mercato, riceveranno nel pomeriggio la visita dei sovrani. Ai baby cavalieri sarà poi affidato il compito impegnativo di difendere il Regno dagli attacchi di forze malvagie, proprio come accade nei sogni. Durante la visita potranno tutti fare esperienza delle varie attività artigianali presenti, in un’atmosfera di festa incantata. Si consiglia, data la grande richiesta, di prenotare per tempo i biglietti .
Info tel. 0523.855814 www.castellodigropparello.it


La Sardegna è a Km zero!

C’è che sceglie la Sardegna come meta delle proprie vacanze e chi è follemente innamorato del Sud della Sardegna, e non riuscirebbe a non trascorrere almeno qualche giorno all’anno in questo paradiso profumato di mirto selvatico. Perché quello che richiama è qualcosa di istintivo, fatto di immagini, di sapori, di consistenza della brezza, di corposità della sabbia La strada è quella per Teulada, le spiagge sono quelle di Chia, di Tuerredda e delle insenature dorate che caratterizzano questo litorale, le dune sono quelle di Porto Pino: è la parte sud occidentale della Sardegna, è l’Aquadulci di Chia (CA). Un hotel quattro stelle che si armonizza con le linee e i colori naturali di questa singolare parte dell’isola, congiungendole nella forma perfetta: la quiete del mare. Dal benessere alla cucina qui la parola d’ordine è: Mediterraneo. Si possono riequilibrare le energie, rigenerarsi e rilassarsi profondamente grazie ai massaggi e ai trattamenti Open air. Un nuovo modo di intendere il wellness, che comprende anche il vivere direttamente il luogo, con l’aria, i profumi e il panorama. I prodotti usati sono creati con le piante che qui crescono spontaneamente come il mirto, il ginepro, la lavanda, il rosmarino, l’elicriso. A chiudere il cerchio di piacere è il gusto dei prodotti a km zero del ristorante. Le ricette dello chef sono una miscela di creatività e rigore, tra la fantasia degli accostamenti e l’accuratissima scelta delle materie prime, rigorosamente autoctone come l’aragosta di Sant’Antioco, il prosciutto di Villagrande e la bottarga di Cabras. E anche il risveglio è dolce con le torte e croissant appena sfornati. Dall’Aquadulci è inoltre possibile partire per esplorare il mondo attorno, una miriade di suggestioni e itinerari tra paradisi naturalistici e reperti storici. Dall’azzurro trasparente del mare al verde profondo della foresta di Is Cannoneris, fino a Punta Sebera. Gli amanti dell’archeologia troveranno anche appassionanti vestigia di antiche civiltà: le fiabesche domus de janas della necropoli di Montessu, il teatro romano e i pavimenti a mosaico di Nora, infine i complessi archeologici di Sant’Antioco e Monte Sirai. Per informazioni: tel. 070.9230555. www.aquadulci.com  info@aquadulci.com


CUCINA

Indian touch sul Lago Maggiore

Sapori freschi, design green e un’atmosfera piacevolmente contemporanea: questi gli highlights del Giardino Lounge e Ristorante di Ascona, delizioso angolo-food sulla sponda svizzera del lago Maggiore. Ma per questa primavera è in arrivo un’interessante novità in cucina: un nuovo chef, direttamente da New Delhi. Jagpreet Singh Alang – 29 anni – porterà un tocco speziato alla proposta gourmet del locale. Nel suo curriculum ci sono diversi hotel di prestigio, come il The Grand New Delhi e ancora il leggendario Shangri-La New Delhi. Ma il giovane chef è stato anche in Cina, a Pechino, dove ha viziato gli ospiti dello Shangri-La China World Hotel. Pieno di entusiasmo, Jagpreet Singh Alang prenderà “possesso” della cucina a partire dal primo maggio. In menu, dunque, ci saranno alcune proposte esotiche, accanto alle classiche specialità mediterranee che hanno sempre caratterizzato l’offerta gastronomica del ristorante ticinese. Green design. Uno spazio di design, progettato da Matteo Thun, perfetto per un light lunch, un tè pomeridiano, un aperitivo o una cena romantica: questo è il Giardino Lounge e Ristorante, l’avamposto cittadino – si trova in pieno centro ad Ascona – di Giardino Hotelgroup, il gruppo svizzero che “firma” anche l’Hotel Giardino (sempre ad Ascona), e i nuovissimi Giardino Mountain (St. Moritz) e Giardino Lago (Minusio). Comodi divanetti, tavolini all’aperto e un bancone accogliente caratterizzano “esteticamente” questo luogo, che unisce bar, ristorante e lounge. Ma è il Glamorous Garden l’angolo più affascinante, con le sue pareti verdi, fatte di piante e fiori veri: un giardino verticale a tutti gli effetti, lungo 12 metri e alto 3, che crea uno spazio ampio e rilassante. Il tutto sempre perfettamente in linea con l’identità di Giardino Hotelgroup, basato su sostenibilità e qualità della vita. Soggiornare all’Hotel Giardino di Ascona o al Giardino Lago Minusio, e optando per la formula mezza-pensione, gli ospiti possono scegliere di cenare dove preferiscono: oltre al Giardino Lounge e Ristorante, si può scegliere infatti l’Aphrodite (all’Hotel Giardino, www.giardino.ch/en/restaurants-2/ristorante-l’aphrodite9) o ancora ristorante del Giardino Lago (www.giardino-lago.ch/it/ristorante-lago).
info tel. +41 (0) 91 791 89 00 aperto ogni giorno dalle 8 del mattino fino all’una di notte.


Ecco la linea di casa Guardini dedicata alle cuoche dall’anima green

Una linea completa di stampi e teglie, da quello con cerniera alla fiorella, dallo stampo a forma di cuore a quelli per crostate e plum cake, sei referenze che non possono mancare nella cucina di chi ama vivere…e cucinare green! GREN BAKE, per dare un tocco di colore alla cucina e portare in tavola l’allegria del colore della natura, perfetta per presentare le tue ricette a km 0. GREEN BAKE, per una cucina salutare, perché il rivestimento interno antiaderente di qualità con cui è realizzata permette di cucinare utilizzando meno grassi. Inoltre, non contiene PFOA né metalli pesanti, con il suo interno beige chiaro, in linea con i più recenti trend del mercato- Packaging realizzato con carta riciclata al 100%. GREEN BAKE, come simbolo dell’attitude green che da sempre caratterizza Guardini, oggi più che mai impegnata in un rinnovamento ecosostenibile ed ecocompatibile dell’azienda. La linea è composta da 19 stampi. www.guardini.com


BLOC NOTES
Bolzano Vigneti e Dolomiti

Vino in Festa 2012: tanti appuntamenti per scoprire etichette, terroir e cultura dell’Alto Adige. E poi gran finale con la Notte delle Cantine. Dal 18 maggio al 16 giugno torna la manifestazione enogastronomica più attesa di Bolzano e dintorni: un’occasione unica per conoscere il mondo vinicolo altoatesino nell’area geografica con maggior vocazione. Ma non solo: tanti gli eventi culturali, le mostre e gli itinerari alla scoperta del territorio. Infine, il 16 giugno, l’appuntamento clou: la Notte delle Cantine, una festa speciale, lungo la celebre Strada del Vino dell’Alto Adige. Protagonista assoluto, il vino: dal 18 maggio al 16 giugno nell’area vacanze Bolzano Vigneti e Dolomiti, si va alla scoperta dell’affascinante universo enologico sudtirolese. Torna infatti Vino in Festa, la manifestazione che porta in primo piano le eccellenze – vinicole, ma non solo – legate a questo magnifico territorio. Per il sesto anno consecutivo, i sedici comuni lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige (www.suedtiroler-weinstrasse.it)  ospitano una serie di appuntamenti che intrecciano tradizioni e novità. Per quattro settimane cantine, ristoranti, castelli e rocche diventano lo scenario per seminari, degustazioni per intenditori, incontri con enologi, produttori e vignaioli, senza naturalmente dimenticare il grande spazio dato agli “assaggi” delle specialità gastronomiche locali: un calendario ampio ed eterogeneo, pensato per soddisfare le esigenze degli esperti a far divertire i semplici curiosi. Infine, non poteva esserci conclusione migliore: Vino in Festa quest’anno si chiude con la Notte delle Cantine, un evento speciale che rende omaggio ai migliori vini del territorio sudtirolese. Il 16 giugno, a partire dal pomeriggio fino a tarda notte, le cantine vinicole lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige saranno aperte a tutti: un’occasione unica per conoscere le diverse tipologie di cantine – dalle piccole alle grandi, da quelle storiche e tradizionali a quelle più moderne e innovative – e poi gustare vini pregiati, confrontarsi con i produttori e approfondire le proprie conoscenze grazie all’aiuto di enologi ed esperti. E’ in percorso assolutamente libero e divertente, che unisce la voglia di conoscere a momenti di festa, tra concerti, atmosfere romantiche, cene deliziose e gustosissimi assaggi. Un comodo servizio navetta condurrà i visitatori di cantina in cantina. Per l’elenco completo delle cantine partecipanti e il programma della manifestazione, consultate i file allegati.
Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti - tel. 0471 633 488 info@bolzanodintorni.info http://www.bolzanodintorni.info


Tenute La Montina di Monticelli Brusati, le  “più accoglienti” della Franciacorta

La “cantina che ci racconta”, visite con degustazioni guidate di Franciacorta, una Card a punti che premia con regali e bottiglie di Franciacorta i clienti dello Wine shop, porte aperte durante tutti i week end: queste le novità con cui le Tenute La Montina di Monticelli Brusati, in Franciacorta, accolgono da questa primavera gli enoturisti. La cultura del vino e l’accoglienza in cantina, d’altra parte, sono sempre stati un elemento caratterizzante dell’azienda dei fratelli Bozza, il cui impegno ultraventennale in tal senso è stato riconosciuto con l’assegnazione del Premio Accoglienza Essere Franciacorta, indetto dalla Strada del Franciacorta in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano, che ha decretato le Tenute La Montina l’azienda vinicola franciacortina con il più elevato e qualificato livello d’accoglienza. La “cantina che si racconta” e le degustazioni. Una cantina da visitare, quella scavata, per oltre 7.000 m2 nella collina tappezzata i vigneti, per scoprire quanta passione, lavoro, storia c’è dietro al perlage finissimo e persistente, alla piacevole sapidità e freschezza dei suoi Franciacorta. Agli ospiti vengono illustrati i complessi passaggi che portano dalla vigna alla bottiglia finita, viene raccontato quanto lavoro c’è dietro un calice di Franciacorta, le 70 volte che una bottiglia viene toccata nell’arco di 3 anni che minimo passa in cantina. Una serie di grandi tabelle esplicative, in italiano e inglese, scandisce il percorso e spiega in modo semplice e chiaro le varie lavorazioni passo per passo. Il Tour guidato prevede anche la visita alla settecentesca Villa Baiana (nobile dimora attigua alla sede aziendale) e alle mostre d’arte contemporanea allestite ciclicamente nella Sala delle Esposizioni Temporanee del Museo d’arte Contemporanea Remo Bianco in Franciacorta. A conclusione, i visitatori possono scegliere fra 3 generi di degustazioni (da uno a tre tipologie di Franciacorta), abbinate a Grana Padano e salame Bresciano. Su richiesta, vengono organizzati buffet e pranzi a Villa Baiana. Info Tel. 030.653278.
Per info e prenotazioni:comunicazione@lamontina.it. Nello Wine Shop, aperto anche nei giorni festivi, i visitatori della cantina trovano – oltre ai pregiati Franciacorta delle Tenute La Montina – prelibatezze gastronomiche provenienti da una nutrita schiera di produttori della Franciacorta e delle Valli Bresciane e una raffinata selezione di oggetti per il vino e la tavola. Una Card a punti premia con regali e bottiglie di Franciacorta i clienti affezionati, che acquistano dalle 12 bottiglie in su.


I Preparatori d’Uva fabbricatori di idee del Nordest

I Preparatori d’Uva, fabbricatori di idee del Nordest: è stato infatti loro assegnato il prestigioso Premio Città Impresa 2012 “per il contributo portato, attraverso la loro attività creativa, allo sviluppo economico, sociale e culturale del Nord Est e dell’intero Paese”. Friulani, Merco Simonit e Pierpaolo Sirch, hanno messo a punto il Metodo Simonit&Sirch di potatura ramificata della vite, che rende le piante notevolmente più sane e longeve ed è applicato da aziende leader italiane e straniere e studiato da Università e istituti di ricerca. A loro si deve la creazione della prima Scuola Italiana di Potature della Vite. In occasione della quanta edizione del Festival Città Impresa (2-6 maggio 2012), Corriere della Sera e Nordesteuropa, ideatori della manifestazione, intendono con questo Premio riconoscere e celebrare pubblicamente il contributo di 1.000 fabbricatori di idee del Nordest, siano essi imprenditori, giovani talenti, lavoratori e amministratori pubblici o responsabili di associazioni ed enti: un’iniziativa che renderà con forza la straordinaria dimensione progettuale di quest’area d’Italia. La cerimonia di consegna del Premio si terrà mercoledì 2 maggio 2012, ore 17,30, alla Fiera di Vicenza alla presenza del Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, il cui intervento sarà preceduto dalla lectio magistralis di Oded Shenkar, autore del libro Copycats. www.simonitesirch.it - tel. 0432.752417. preparatoriuva@preparatoriuva.it


Pompe di Calore

La pompa di calore CMTAirwave serie VSFN si propone come soluzione per la climatizzazione ambientale nelle applicazioni civili e residenziali. L’estrema compattezza, la semplicità d’installazione (il gruppo idronico è incluso) rendono la pompa di calore VFSN CMTAirwave la soluzione ideale sia nelle sostituzioni che nelle nuove installazioni. La serie domestica, in GAS R410a comprende n.° 3 modelli di varia potenza (13-16-22 kW) con alimentazione monofase (220V 50Hz), ideale per le applicazioni domestiche di case indipendenti, ville e/o piccoli complessi residenziali. Questa serie si contraddistingue per il peso contenuto e la particolare silenziosità che la rende idonea a diversi luoghi e tipologie d’installazione. La serie VSFN è deducibile al 55% poiché rientra nei COP minimi richiesti. Le unità sono multi compressore e multi circuito (n°2 compressori per unità 013 e 016 e n°3 per l’unità 022). La gamma industriale comprende 2 modelli di potenza (25 e 45 kW in raffreddamento e riscaldamento) alimentazione trifase (400/3/50 Hz). E’ dotata di batterie di scambio termico a V che ne aumentano notevolmente le prestazioni garantendo ingombro ridotto ed elevata silenziosità, particolarmente adatta alle applicazioni civili all’interno di zone residenziali. Le unità sono multi compressore e multi circuito (n°2 compressori per unità 025 e n°3 per l’unità 045, oppure n°2 compressori per unità 068 e n°4 per l’unità 108). Caratteristica principale della serie VMN è quella della modularità, le unità infatti possono essere collegate idraulicamente in serie abbinando fino a n°6 moduli da 108 oppure n°8 moduli da 068; è possibile coprire con un unico modello un’ampia fascia di potenze frigorifere e termiche.
CMT S.r.l. – via S. Maria, 180 - 20015 Parabiago (MI) - tel. +39 0331 58.87.37 - fax +39 0331 58.42.93 - valeria.venditti@cmtclima.comwww.cmtclima.com


Stokke® presenta un nuovo marsupio

Stokke® presenta un nuovo marsupio 3 in 1 per un trasporto del bambino. Stokke® MyCarrier cresce con lui, senza compromettere il comfort e l’ergonomia sia dei genitori che del bambino. Le ricerche dimostrano che siamo nati già in interazione con le persono intorno a noi. Il ritmo protettivo dei movimenti nel ventre materno, il suo respiro e la voce attutita del futuro papà danno al bambino un senso di protezione e sicurezza. Durante i 9 mesi della gravidanza il bambino si abitua al ritmo della mamma: perché smettere? Stokke® MyCarrier è un nuovo marsupio 3 in 1 per il trasporto del bambino che consente di tenerlo vicino mantenendo, con il contatto, un legame durante la crescita. Regolabile e di facile impiego, cresce con il bambino e si adatta alle diverse necessità di crescita. La posizione regolabile della seduta sostiene i glutei, le cosce e il bacino in una posizione naturale detta “Happy Hips”. A differenza di altri marsupi, questa posizione con il sostegno è regolabile anche quando il bambino è più grande e desidera guardare il mondo. A partire dai 12 mesi, Stokke® MyCarrier può essere portato sulla schiena e il suo design particolare consente di mettere il bambino al suo interno prima di indossarlo sulle spalle. Si tratta di una soluzione sicura, confortevole e semplice, con l’imbracatura totalmente regolabile in grado di soddisfare pienamente le esigenze di mamma e papà. Disponibile in 3 splendidi colori adattabili al passeggino Stokke® Xplory®: Rosso, Blu Navy e Marrone.


Il Lago di Caldaro ieri, oggi e domani

“Il Lago di Caldaro ieri, oggi e domani” è il titolo di un simposio in programma per venerdì 4 maggio alle 11.00 presso l’Accademia del Vino Alto Adige a Caldaro. Guidati da Marco Sabellico – illustre esperto della guida enologica Gambero Rosso – un gruppo di esperti discuterà del singolare percorso intrapreso dai produttori del Lago di Caldaro. Il paesaggio di Caldaro, infatti, ha un vino che può fregiarsi del suo nome. Un vino che come nessun altro ha determinato la storia e lo sviluppo del proprio territorio diventando icona di un’intera zona viticola. Al Gambero Rosso il Lago di Caldaro è piaciuto e per la prima volta nella sua storia, nel 2012 gli ha assegnato gli ambiti Tre Bicchieri. Sono ben quattro i produttori ad essere stati insigniti dei Tre Bicchieri: Kellerei Kaltern con il Passito Serenade 2008 – Erste + Neue con il Puntay Lago di Caldaro classico superiore 2010 – Minincor con il Pinot bianco Eichhorn 2010 – Peter Sölva & figli con il DeSilva Terlaner Pinot bianco DOC 2010. Giovedì 3 maggio, Marco Sabellico si farà cicerone per una visita intesa a svelare le origini di tanta qualità. Accompagnerà gli interessati (per un massimo di 30 partecipanti su prenotazione) a vedere le aziende che hanno ricevuto i Tre Bicchieri 2012. Stupende cantine inserite in contesti architettonici di grande valore. Per parlare con gli uomini che hanno costruito una storia di amore e qualità.


Firmato contratto Roberto Cavalli – Arnolfo di Cambio

Nell’ambito del progetto “Roberto Cavalli Home Collection”, il Gruppo Roberto Cavalli, uno tra i più prestigiosi brand italiani a livello internazionale e Arnolfo di Cambio – Compagnia del Cristallo, azienda leader delle manifatture italiane del cristallo dal 1963, annunciano la firma di un contratto di licenza per lo sviluppo, la creazione, la produzione e la distribuzione de “l’Art de la Table” a marchio “Roberto Cavalli”. “Siamo fieri di aver definito l’accordo con Arnolfo di Cambio – Compagnia del Cristallo, che da tre generazioni ha assimilato l’abilità e la tradizione della lavorazione dei cristalli e non solo – ha commentato Roberto Cavalli, Presidente del Gruppo Cavalli. Essere, partner di Arnolfo di Cambio – Compagnia del Cristallo, ambasciatore del made in Italy nel mondo, è per noi motivo di orgoglio e rappresenta una sfida ed un’opportunità che raccogliamo con entusiasmo”. “Sono molto contento di riprendere i rapporti con il marchio Roberto Cavalli: memore del successo e della bellezza della “collezione casa” di qualche anno fa, sono convinto che la nuova HOME collection continuerà a sorprendere per qualità, creatività e innovazione dando un segno significativo di rinnovamento alle collezioni per la tavola, pur mantenendo le forti origini di tradizione della manifattura” ha dichiarato Gabriele Bagnasacco, amministratore Unico di Arnolfo di Cambio-Compagnia Italiana del Cristallo Srl.


GIARDINI in Fine Bone China

“Sono la piccola “Viola del Pensiero! Non mi curo di cieli imbronciati” Questi versi della poetessa Emily Dickinson sembrano scaturire direttamente dalla collezione “Giardini”, autentica esplosione di fiori primaverili che porta in tavola tutta la freschezza di un giardino di campagna. Quattro pezzi da portata in Fine Bone China, declinati in forme rotonde, ovali o rettangolari, adatti a un allestimento contemporaneo così come una mise en place più tradizionale, che in un tripudio di colori primari – gialli, rossi, blu – celebrano l’infinita joie de vivre di un giardino fiorito. Che sia reale o nel Paese al do là dello Specchio, non fa differenza, perché la bellezza, prima di tutto, è negli occhi di chi guarda. (4 pezzi da portata + Tea Pot).


CARAIBI in Fine Bone China (4 pezzi da portata)

Anche il mare, culla di ogni forma di vita, è un giardino selvaggio. Qui i fiori sono pesci coloratissimi di tutte le dimensioni, come nella nuova linea di complementi “Caraibi”, concepita per essere abbinata alla precedente collezione “Mare” dal sontuoso decoro corallino. Piatto da portata rettangolare, tondo e ovale, e insalatiera rotonda in Fine Bone China, costituiscono il nuovo ensemble ispirato alla sgargiante vitalità dei mari tropicali, dal folle caleidoscopio dei pesci angelo ai guizzi geometrici di migliaia di piccoli pesci argentei, portandoci per un attimo al limite della barriera corallina, sull’orlo di un mondo diverso fatto di luce, trasparenza e colore. Info tel. 0290780606 – www.taitu.it


Alcune porcellane Lladrò®

Radura incantata – Edizione limitata a 1.000 pezzi. “Radura  incantata” fa parte di quel gruppo di opere di Lladrò che dà vita a un mondo ideale, senza spazio e senza tempo. Un mondo che è familiare a tutti noi perché esprime i valori autentici e genuini comuni a tutti gli esseri umani. Opere che esprimono storie semplici di amore, di affetto e amicizia con un semplice gesto o con un sorriso. Una dama elegante e malinconica, alza lo sguardo dalla sua lettura nel bosco. A sottolineare il gesto, una vegetazione rigogliosa che crea uno spazio dove il vero protagonista è il paesaggio che dona a tutta la scena un’atmosfera bucolica. E’ realizzata in porcellana, con il decoro degli alberi e della natura messo in risalto dall’uso di moltissimi smalti. Misure: 56x40 cm.

Angelo con pavone reale
Edizione limitata a 1.000 pezzi. “Angelo con pavone reale” propone un’altra visione di un tema classico di Lladrò: gli angeli. Un punto di vista innovativo dove l’artista si è ispirato ai “putti”, gli angioletti barocchi, per il loro carattere terreno, la loro opulenza e la celebrazione della vita. Queste caratteristiche di vitalità, più ludiche ed edonistiche sono rafforzate dalla maestosità e dalla ricchezza del piumaggio del pavone reale, una creatura che nei secoli ha assunto diversi significati. Per la sua immensa bellezza, certe culture lo considerano il simbolo della vanità, della superbia e dell’arroganza; altre culture lo vedono come simbolo della buona fortuna, dell’armonia, della serenità e della pace spirituale. La sofisticatezza e la vitalità associata al Barocco si esprimono in quest’opera grazie al raffinato e minuzioso trattamento del piumaggio, alla gamma dei colori (soprattutto nei toni verdi, azzurri e ocra) e all’uso degli smalti brillanti e dorati che fanno risaltare al massimo la texture. Misure: 29x36 cm.

Foxtrot elegante. Edizione limitata a 3.000 pezzi. Un pezzo che rappresenta il foxtrot, un noto ballo da sala, che segue lo stile di “Tango appassionato”. Lo scultore di Lladrò ha catturato lo spirito del foxtrot, un ballo liscio caratterizzato da un movimento ampio e continuo lungo la pista da ballo. L’attimo della danza impresso nell’opera, con le gambe dei ballerini completamente estese all’indietro, rendono molto complesso l’equilibrio dell’opera. Gli abiti tipici del foxtrot sono fedelmente rappresentati in questo lavoro: abiti eleganti per entrambi i ballerini, con un contrasto di bianco e nero che aumenta l’espressività dell’opera. Misure: 37x36 cm. Lladrò Italia: via G. Meli 36 Milano tel. 0227201787 - www.lladrò.com


Coniglietti e papere in morbido peluche

I coniglietti più morbidi sono in peluche NICI e sono i protagonisti della collezione primaverile 2012. Orecchie troppo grandi ed il pelo arruffato sono le caratteristiche irresistibili dei Spring Rabbids, disponibili in display in tre colori diversi. Ma cosa c’è lì tra le erbette? Sono il coniglietto nella versione gamba lunga e la sua amica la papera. Oltre ai due spiritosi personaggi in peluche in varie dimensioni, l’allegro assortimento comprende anche degli accessori primaverili, come l’originale timer a forma di uovo, il set per colorare le uova, e molti altri bellissimi articoli, ideali da nascondere tra l’erba del giardino. www.waldmueller.it e scoprite tutta la collezione!


Adunata Nazionale Alpini Bolzano 2012 – 11, 12, 13 maggio

Si è tenuto al Teatro Puccini di Merano, messo gratuitamente a disposizione del comune, il terzo appuntamento di “Aspettando l’Adunata”.
Nell’occasione sono stati presentati alla cittadinanza la medaglia e il manifesto ufficiali dell’85^ Adunata Nazionale degli Alpini  dell’11, 12 e 13maggio.


MODA & BELLEZZA

La Polinesia è vicina

I rituali polinesiani sono l’esotica novità delle Terme delle Salvarola: un viaggio polisensoriale sulle colline di Modena. Il sogno di terre lontane non è mai stato così vicino…se ne avverte il profumo suadente di spezie inebrianti che, mescolate alla benefica acqua termale delle Terme della Salvarola, provocano emozioni da vivere sulla pelle! Non serve andare troppo lontano per concedersi l’eccitazione di un viaggio: sulle dolci colline di Modena, la sapienza di antichi rituali sposa le fragranze di cocco, vaniglia e sali oceanici in un’avvolgente atmosfera, tra luci soffuse e dolci musiche in sottofondo. Bastano due giorni per farsi ammaliare dal benessere esotico e dimenticare tensioni, stress e stanchezza con la proposta “Rituale Polinesiano”. Il “viaggio sensoriale” comprende 1 pernottamento in camera doppia Classic con trattamento di prima colazione a buffet, 1 “Taha’a” delizioso body gommage al cocco, vaniglia e sali oceanici, per ammorbidite e vellutare  la pelle, 1 doccia in acqua termale. 1 “Bora Bora Massage” dalle manualità lente e potenti, con fagottini di erbe ed oli esotici caldi, dall’effetto altamente rilassante (40 minuti), 2 giornate di benessere da trascorrere alla SPA Termale Balnea (dotata di 5 tra vasche e piscine termali a varie temperature con idromassaggi e giochi d’acqua, camminamenti vascolari, sauna, bagno di vapore con aromi, luci colorate e zona relax). E ancora assistenza medica, utilizzo della grande palestra cardiofitness e infusi ai fiori e alla frutta durante i trattamenti. Per informazioni: tel. 0536.871788. www.termesalvarla.it


Lichtena® Sole: l’Innovativa Linea che protegge e stimola la pelle

Dall’unione dell’avanzata ricerca farmaceutica Giuliani e della ricerca dermatologica Lichtena® nasce Lichtena® Sole, una nuova generazione di solari, per pelli sensibili ed irritabili, che non solo offre la protezione dai raggi UV ma in più contribuisce ad aumentare la capacità di adattamento al sole della pelle, attivando i suoi meccanismi naturali di difesa contro i danni solari. I solari Lichtena®, rinnovati anche nella grafica, offrono una rivoluzionaria protezione attiva grazie a Sun Adaptive, un principio attivo brevettato** (brevetto depositato) che ha dimostrato di aumentare le difese al sole attivando le prime risposte di adattamento della pelle. Rigorosi studi clinici* dimostrano che Sun Adaptive esercita una doppia attività: Azione protettiva, Azione di rinforzo: più difese antiossidanti fisiologiche. Lichtena® Sole non è solo protezione attiva dai raggi solari ma anche difesa aumentata. La protezione delle pelli più sensibili è infatti rafforzata da un complesso di attivi per pelli sensibili che possiede proprietà lenitive e di prevenzione degli eritemi. Brevetto AR GB-11® neutralizza selettivamente l’eccesso di radicali liberi e mantiene le difese auto immunitarie che si riducono durante l’esposizione al sole – 18 Beta-Glicirretico, ottenuto dalla liquirizia, ad azione lenitiva e disarrossante.  Su tutta l’innovativa linea Lichtena® Sole la sicurezza filtrante è totale grazie all’esclusiva tecnologia Liquisome® S. Questa innovativa tecnologica di rivestimento dei filtri aumenta la protezione dai raggi UVA e UVB, migliorandone inoltre la tenuta all’acqua. Inoltre, ottimizza la copertura e la protezione dai raggi creando un reticolo uniforme sulla pelle ed evita l’assorbimento dei filtri da parte dell’epidermide. Si ottiene in tal modo un’efficacia schermante potenziata che permette, a parità di SPF, di ridurre la quantità di filtri. Non contengono parabeni e sono water resistant. In vendita in Farmacia.


Deodorante per pelli sensibili

Lichtena® Deodorante Vapo no-gas, con due diverse profumazioni, e Lichtena® Deodorante Roll on (senza alcool) sono deodoranti per pelli sensibili che assicurano efficacia prolungata per 24 ore e, grazie alla formula arricchita con attivi specifici ad azione lenitiva ed anti-arrossamento, garantiscono delicatezza per le pelli sensibili ed il rispetto del ph cutaneo. Ipoallergenici e testati clinicamente. Non macchiano. L’azione intelligente di Deo Vapo no-gas e Deo Roll on assicura un’efficacia anti-odori che si rinnova durante il giorno grazie a specifici componenti che si attivano nel momento di maggiore bisogno, assicurando 24 ore di freschezza. Agiscono infatti riportando il pH della pelle ai suoi valori fisiologici e bloccando sul nascere la degradazione del sudore da parte dei batteri. Le formule delicate dei tre deodoranti permettono il controllo della traspirazione, senza ostacolare il naturale processo di respirazione della pelle, e svolgono un’azione lenitiva grazie ad AR-GB11®, ad attività lenitiva ed anti-arrossamento. In vendita in Farmacia.


MEDICINA

Se i denti della Burocrazia prevalgono sulla dentatura dei pazienti

Per un dentista le sfide da affrontare sono indubbiamente più numerose e difficili che in passato. I continui progressi scientifici e tecnici, grandi e piccoli, che giustamente richiedono un aggiornamento pressante. La maggior presa di coscienza della qualità e disponibilità delle cure da parte dei pazienti, essi stessi oggetto di affollati messaggi promozionali. La concorrenza da parte di grosse strutture “industrializzate” e la difficile congiuntura economica attuale. Sono situazioni tutte che s’impongono verso un’ottima preparazione clinica professionale. Ma tutta questa moderna professionalità non basta, anzi è messa a rischio da ottusità della Burocrazia. Perché negli ultimi anni si assiste ad un aumento esponenziale delle incombenze burocratiche: documenti, attestati, protocolli, autocertificazioni, corsi sulla sicurezza, ECM e quant’altro… Risulta necessario tutelarsi per ogni minima azione con firme di accettazione da parte del paziente sul consenso informato “e sul rispetto della privacy, ma d’altro canto bisogna invece sbandierare ogni singola prestazione in fattura, per non incorrere in sanzioni fiscali: tendono a moltiplicarsi a macchia d’olio gli esperti qualificati necessari. A fronte di tutte queste complicazioni, di semplificazione neppure l’ombra: si continuano a pretendere certificati inutili ma complicati da ottenere. Passando poi ad analizzare la burocrazia fiscale, da anni lottiamo con uno studio di settore malfatto, che punisce il Dentista che assume personale a ciò attribuendo un valore moltiplicativo d’introito, maggiore rispetto a quello attribuito per un collaboratore, e che in pratica equipara il binomio assistente-dentista a quello operaio-padrone d’una qualsiasi ditta. La semplificazione ci porta per l’anno corrente lo spesometro  e per il futuro il redditometro. Tutte queste complicazioni burocratiche rendono sempre più competitive/“aggressive” le grosse strutture che erogano prestazioni standardizzate, cui viene automaticamente adattato il paziente, e non viceversa le procedure a lui. Strutture “industrializzate”, pronte per i numerosi ragionieri e commercialisti a disposizione per fare fronte alle innumerevoli incombenze che abbiamo appena accennato. Grandi strutture che infatti si specializzano sempre più ad affrontare e risolvere questi aspetti che servono per stare sul mercato, mettendo piuttosto in secondo piano quelli clinici, spesso affidandoli a giovani neo-laureati “sbattuti” in prima linea. Contemporaneamente il singolo professionista, che ha come scopo primario la cura e il benessere del paziente, sempre di più viene scoraggiato dal tempo e dalle risorse che deve dedicare alla pletora di incombenze extracliniche, che lo allontana dalla sua vera “mission” ch’è innanzitutto quella di dialogare col paziente, stabilire con lui un adeguato piano terapeutico ed attuarlo  coscienziosamente. E qui siamo al paradosso che l’Odontoiatra sempre più impegnato alla soluzione delle problematiche cliniche reali del paziente, ne viene invece “distratto” da una burocrazia sempre più invadente e che pretende incalzantemente la sua parte. Orbene, se è chiaro che una parte delle incombenze burocratiche sono indispensabili per garantire sicurezza per operatori e pazienti e vanno sicuramente mantenute, un’altra grossa fetta serve solo a mantenere in vita un apparato che le produce ed uno che le controlla e che nulla ha a che vedere con la qualità dei trattamenti. Sarebbe di certo conveniente per clinici e pazienti fare evaporare tutta una serie di procedure e incombenze che hanno come lo scopo “non dichiarato” di appesantire la vita al clinico e alleggerire il portafoglio al paziente. Dr. Luigi PAGLIA, Direttore Dipartimento Odontoiatria Infantile – Dr. Sergio MORENA Vicedirettore Dipartimento Odontoiatria Infantile – Istituto Stomatologico Italiano – Milano.


Un Simposio per respirare meglio

Venerdì 4 a sabato 5 maggio si terrà in Valle di Tures e Aurina (BZ) un importante Simposio dedicato alle “Nuove vie complementari nella terapia dell’asma bronchiale”. Ad ospitarlo saranno la Sala Comunale di Predoi, il primo giorno, e la Sala della Cassa Rurale di Lutago, il secondo. Nel dettaglio, venerdì 4 a Lutago si comincerà dalle 16 alle 18 con una serie di visite guidate  al Centro Climatico in miniera, vero fiore all’occhiello della Valle. L’aria pura, priva di pollini e allergeni del Centro, contribuisce ad alleviare problemi allergici così come sintomi di bronchite cronica, asma bronchiale e allergica ed enfisema polmonare. La galleria – unica struttura in Italia di questo tipo – è un’ex cava di rame che si trova a circa 1100 metri nel cuore della montagna che si raggiunge col trenino dei minatori. I pazienti, una volta entrati, effettuano 30 minuti di ginnastica respiratoria, per poi disintossicare le vie aeree semplicemente rilassandosi sulle comode poltrone, leggendo, ascoltando musica o anche dormendo. Accompagnatori esperti seguono in genere i bambini proponendo loro giochi e attività, e personale medico qualificato è a disposizione di tutti per garantire l’assistenza. L’incontro proseguirà alle 18 con un saluto musicale, l’apertura ufficiale e il benvenuto del sindaco Robert Alexander Steger. Seguiranno gli interventi del Dr. Peter Deetjen, noto professore universitario, che tratterà delle “Nuove possibilità nella terapia dell’asma”, del Dr. Paula Eder – “Esperienze di terapia dell’asma nel centro climatico di Predoi” – e del professore universitario Dr. Arnulf Hartl “Sugli effetti terapeutici della cascate nell’asma bronchiale” A concludere, i clienti del Centro Climatico parleranno delle loro esperienza. Sabato 5 si inizia la mattina alle 9 con musica e saluto agli ospiti d’onore e del sindaco Helmut Klammer. Seguiranno vari interventi di grandissimo livello e interesse: il Dr. Peter Deetjen tratterà di “Asma e speleo terapia”, il Dr. Michael Leichsenring de “L’efficacia della speleo terapia nei bambini asmatici”, il Dr. Barbara Pasqualoni della “Valutazione e terapia dell’asma bronchiale nell’età infantile ed evolutiva”. Dopo una breve pausa, l’incontro riprenderà nel pomeriggio col Dr. Lorenzo Bettoni con un intervento su “Il coinvolgimento respiratorio nelle malattie ambientali: stato dell’arte e prospettive terapeutiche di un’emergenza occulta”. A seguire il Dr. Ingrid Haas con “Galleria terapeutica di Oberzeiring – successi nell’asma bronchiale”, il professor Dr. Markus Ritter con “Nuovi risultati sui successi delle risorse terapeutiche naturali” e infine con le considerazioni conclusive del Dr. Peter Deetjen. Info tel. 0474.652081 info@tures-aurina.com